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America "impero del male" o "patria delle libertà"? Una nazione creatrice di miti e valori o un Paese in declino e diviso al suo interno? Come si misura la "vera distanza" tra San Francisco e Miami? Perché è impossibile avere una conversazione in inglese con un tassista di New York? Come si spiegano la tragica sequenza delle sparatorie e nel contempo il record delle start-up, la scarsa disoccupazione giovanile e la migrazione interna dalla California verso la Florida?

«He creuat mitja Europa intentant conèixer l’enemic, però com més respostes trobo més preguntes em faig. Segueixo convençut dels meus ideals, però ara tinc clar que la nit serà molt més fosca del que ens pensem. Som just en aquell punt tan ben definit per Antonio Gramsci: “El vell món es mor. El nou triga a aparèixer. I en aquest clarobscur, sorgeixen els monstres”.»

A la Terra Alta, davant la descoberta d’una bomba nazi que havia llençat la Legión Cóndor, un Jordi Borràs adolescent pren consciència que la memòria i la justícia són els millors antídots contra el feixisme...

Ce livre audacieux fournit un plan clair et éprouvé pour guider les entrepreneurs – même débutants – jusqu'à leur premier million de dollars. Le programme d'un an est structuré en trois parties :

El esfuerzo griego por construir un espacio humano donde fuera posible la justicia y donde el destino común estuviera regido por la voluntad de los hombres se vinculó desde el origen a la existencia de ciudadanos: ellos eran la ciudad y, por tanto, el Estado.

"Es precisamente esa otra consolación ante la vejez […] lo que me mueve a mí […] a dirigirte ahora esta larga misiva desde Atenas. […]. Tú has dejado claro en tu obra, al hablarnos de que las dificultades de la vejez no provienen tanto de la edad como del carácter y de la actitud vital de las personas, que envejecer es, en un alto grado, un empeño ético; y yo deseo ahora que reflexionemos sobre si el hecho de que nuestra sociedad esté o no organizada y facultada para posibilitar dicho empeño no hace del envejecer, también, un propósito político".

Weshalb Optimismus uns nicht immer guttut - der Ratgeber zum Phänomen "Toxic Positivity". "Good vibes only": Dieses Motto ziert heute etliche Plakate, T-Shirts, Instagram-Posts und Vision-Boards. Hinter diesem Gute-Laune-Spruch verbirgt sich mehr, als man auf den ersten Blick ahnt. In jeder Situation gut drauf zu sein, positive Energie auszustrahlen und keine negativen Gefühle zuzulassen ist der Anspruch, den man erfüllen soll. Hier zeigt sich das Phänomen des Toxischen Optimismus, das laut der bekannten Psychotherapeutin Whitney Goodman zu einem immer größer werdenden Problem unserer Gesellschaft wird.

Negli ultimi anni il tranquillo mondo delle discipline classiche è in subbuglio. Annibale è alle porte? Non proprio: questa volta il nemico sembrerebbe arrivare da oltre le colonne d'Ercole. Dagli Stati Uniti, infatti, giunge la richiesta di una radicale messa in discussione di questo campo, che affronti innanzitutto quelli che sembrano essere i suoi due maggiori limiti. Il primo è il ruolo che lo studio del mondo antico avrebbe svolto al servizio dell'idea che i valori della società bianca occidentale siano superiori agli altri e, di conseguenza, vadano diffusi anche con la forza.

Immagina per un attimo di poter dedicare una parte del tuo tempo a una questione sociale che ti sta a cuore. Qual è il problema che vorresti contribuire a risolvere? Una delle soluzioni alla crisi della partecipazione alla vita pubblica è nel lobbismo civico: quell’insieme di pratiche che, partendo dal basso, possono influenzare le decisioni di chi ci governa.

Nel discorso pubblico italiano e internazionale c’è una formula che ritorna costantemente: "la Germania ha saputo fare i conti con il nazismo". Se però andiamo a verificare quanto c’è di vero in questa frase, ci accorgiamo quanto il passato nazista abbia condizionato il lungo dopoguerra tedesco, generando una tacita e continua tensione, ma producendo solo occasionalmente effettive prese di responsabilità. In questo libro scopriremo come, dopo decenni di oblio e di silenzio interessato, si è cominciato ad affrontare questo tema.

Catherine Bréchignac montre comment l'homme a cherché à comprendre le monde qui l'entoure. Pourquoi cet être étrange qu'est l'humain est-il attiré par ce qui est énigmatique au point de fabriquer lui-même ses propres mystères et d'en avoir peur ? Il y a cent cinquante ans, l'électricité était considérée comme une innovation dont il fallait se méfier, une source de dangers, une invention diabolique même. L'idée fait aujourd'hui sourire, y compris ceux-là mêmes qui se méfient de la 5G ou du cloud, dont on ne saurait dire à quel nuage il est arrimé.

Se un attacco nel cuore dell'Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell'Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L'ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare.

Finito di scrivere nella notte di capodanno tra il 1992 e il 1993, "Come si cura il nazi. Iperliberismo e ossessioni identitarie" torna oggi con una nuova postfazione dell'autore. A quasi trent'anni dalla sua pubblicazione, con lucidità di analisi e chiarezza di linguaggio, il libro esplora l'emersione di tutte quelle politiche identitarie e populiste che oggi hanno preso pienamente possesso della scena politica e sociale globale.

Chi è Mario Draghi? Perché il Cavaliere bianco, che ha salvato l'euro e l'Italia dal suo Cigno nero del 2011, viene chiamato esattamente dieci anni dopo dal capo dello stato, Sergio Mattarella, a disincagliare il Titanic Italia? Perché viene indicato come il primo attore poli- tico della nuova Europa e ha la stima dei grandi leader internazionali? Che cosa può significare tutto questo per un paese che da vent'anni ha crescita zero?

L'epoca che viviamo si distingue per una continua e inesauribile corsa al debito che cresce, inesorabile, ovunque: negli stati, nelle aziende e nelle famiglie, in occidente come nei paesi emergenti. La causa e, al contempo, il principale strumento di espansione del debito è il capitalismo finanziario che nasconde, dietro un indebitamento sempre maggiore, i problemi reali che esso stesso causa. Questo sistema utilizza la globalizzazione finanziaria come veicolo per espandersi e continuare ad alimentare un pericoloso circolo vizioso.

Il carcere Luigi Pagano lo conosce come pochi. Perché ha dedicato un'esistenza intera al superamento della distanza che separa i principi fissati nella Costituzione italiana dalla realtà della detenzione. "Il Direttore" racconta le nostre prigioni dall'interno, in un viaggio umano e professionale lungo quarant'anni, dal primo incarico a Pianosa negli anni di piombo fino alla nascita del pionieristico "progetto Bollate".

Siamo su una nave in tempesta, in cerca della rotta giusta per una terra ancora sconosciuta. Ma stiamo attraversando una crisi economica o una vera e propria rivoluzione? Per capirlo non serve paragonare la fase che stiamo vivendo con il crollo finanziario del 2008 o la Grande Depressione perché in quei casi si era inceppato il motore economico. Oggi invece assistiamo all'aggravarsi di una mancata crescita, per ragioni sanitarie.

Hasta el coño de lo trans. Así está Elizabeth Duval. Cansada de ser la jovencísima activista antes que la escritora o la filósofa. Está harta y de ese mismo aborrecimiento nace la rabia que mueve este libro, el último de sus esfuerzos para desprenderse del sambenito de lo trans. Pero esto no es una autoficción ni mucho menos un panfleto que pueda repetirse sin digerir. Después de lo trans es un ensayo visceral y ambicioso que acierta en la médula de las guerras culturales e identitarias de nuestro siglo.

La extrema derecha está dejando de raparse la cabeza y cada vez emplea menos el saludo romano; ahora se pone traje y corbata, y, junto al emoji de carita sonriente y el de la taza de café, continúa la cadena de fake news y comparte los titulares con mayor clickbait que le han llegado a través de sus redes sociales para dar los buenos días. Aunque aquella resulta clara y llanamente amenazadora, la nueva versión encierra peligros que pasan fácilmente inadvertidos.

Is our democracy corroding? In this original, eloquent essay, Waleed Aly and Scott Stephens explore the ethics and politics of public debate—and the threat it now faces. In a healthy society we need the capacity to disagree. Yet Aly and Stephens note a growing tendency to disdain and dismiss opponents, to treat them with contempt. This toxic partisanship has been imported from the United States, where it has been a temptation for both left and right.

Estados Unidos como potencia económica es objeto de deseo mundial. Tanto entre las elites, que lo ven como lo más cercano a la utopía del libre mercado, la competencia y la privatización, como entre los más pobres, embebidos por un incesante imperialismo cultural que les graba a fuego el American Dream de la tierra de las oportunidades. Sin embargo, la realidad difiere bastante de la imagen que Washington proyecta ante el mundo, especialmente en el caso de la clase media y trabajadora.