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Il miracolo economico senza retorica
- La porta sbagliata 2
- ナレーター: Federico Fubini
- 再生時間: 59 分
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あらすじ・解説
Federico Fubini, giornalista, autore, osservatore della società contemporanea e cronista dei grandi eventi della crisi finanziaria e della pandemia per le pagine di Repubblica e del Corriere della Sera, accompagna gli ascoltatori in un viaggio nella parabola dello sviluppo italiano degli ultimi novant'anni, a partire dalla risposta del regime fascista alla Grande depressione fino ai nostri giorni. L'intero percorso è un'indagine alla ricerca di indizi sulle radici, le cause e le strutture psicologiche e sociali del paese che possano fare luce sul presente che viviamo. Non è solo un percorso nella storia dell'economia, ma anche della cultura e della psicologia italiane, collegate all'economia da fili sotterranei, che a volte restano nell'ombra ma che Federico cerca di riportare alla luce.
Lo scopo della serie è porre e cercare di rispondere ai grandi interrogativi dei nostri anni: perché un Paese come l'Italia, dotato di storia, cultura, bellezza, talento, spirito imprenditoriale, di una moneta di riserva internazionale, con libero accesso ai mercati internazionali e con una solida rete di alleanze ha smesso di crescere negli ultimi trent'anni? C'è qualcosa di inadeguato nella nostra società, qualcosa che è andato storto nel passaggio da una generazione all'altra negli ultimi decenni? Com'è possibile che, mentre tutto cambia intorno a noi, l'Italia rimanga ferma, come prigioniera di un incantesimo che la condanna a non crescere più? Una serie podcast per cercare di gettare un po' di luce su questo vero e proprio mistero che coinvolge tutti noi e per ripartire con uno spirito nuovo.
Un podcast prodotto da Frame-Festival della Comunicazione per Audible Original.
Il miracolo economico senza retorica
L'Italia all'indomani della guerra è economicamente debole e politicamente umiliata dalla disfatta. Eppure negli anni dal '48 alla fine degli anni '60 attraversa quel periodo di rinascita che chiamiamo "miracolo economico". Fubini ne ripercorre le tappe, riconoscendo aspetti che, in verità, hanno poco di miracoloso e in cui non mancano errori di valutazione, come quello dello stesso Luigi Einaudi che ripropone un modello di austerità e dell'allora presidente di Confindustria che si mostra poco fiducioso nella potenzialità produttiva dell'industria italiana. Perfino i comunisti accusano la stessa miopia votando nel '57 contro il Trattato sulla CEE.
Nonostante tutto, però, l'Italia si mette in moto, copiando dalle tecnologie estere, producendo a basso costo, e facendo affidamento su un Piano Marshall che vale solo il 2% del Pil. E pur con una profonda sfiducia nei confronti dell'imprenditoria privata (come dimostra il caso Olivetti), l'Italia percorre la sua parabola che la porta ad una crescita del 5% del reddito medio. Ma l'Italia non si può adagiare: la discesa è dietro l'angolo, bisogna innovare.