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Appassionanti monologhi nei quali Franca Rame interpreta di volta in volta una vistosa casalinga frustrata e alienata, un'operaia in corsa affannosa contro il tempo mentre si prepara a portare il bambino all'asilo e andare al lavoro, una madre cattocomunista che diventa fricchettona per seguire il figlio contestatore fuggito di casa. Va in scena per la prima volta nel 1977.

La commedia racconta la storia di un attore condannato a morte per aver recitato un'opera proibita. Dal patibolo il protagonista narra le avventure di Cristoforo Colombo che tenta con l’inganno di convincere la regina a finanziare la sua spedizione alla scoperta dell’America. Va in scena per la prima volta nel 1963, è frutto di ricerche documentate. La registrazione dalla quale è stato estratto l’audio è del 1977.

Dario Fo tiene una straordinaria lezione per rendere omaggio al genio di Vinci e alla sua opera più complessa e misteriosa, dipinta tra il 1495 e il 1498. Ripercorre con un ritmo che trascina e incanta le tappe salienti della vita di Leonardo, comprese quelle che non si raccontano sui banchi di scuola. Va in scena per la prima volta nel 1999. Di e con Dario Fo e Franca Rame, con collaborazione di Silvia Varale.

Uno spettacolo scritto a tre mani da Franca, Dario e il figio Jacopo che, partendo dal racconto delle proprie esperienze personali, parla di amore e di sesso, del vuoto della conoscenza del proprio corpo, di tabù, paure e inibizioni. Uno straordinario monologo di Franca Rame che affronta temi delicati e intimi con un irresistibile contrappunto di commenti comici e grotteschi ma anche con grande delicatezza e pudore.

Tre atti unici che puntano l'obiettivo sulla condizione della donna nella società contemporanea. In L'Eroina il tema è quello della droga, Grasso è bello! è dedicato invece alla rivalità fra donne nella carriera come nei sentimenti, in Una Giornata qualunque una donna tutta sola è alle prese con la telecamera cui tenta di affidare il suo ultimo messaggio per il marito fedifrago prima di suicidarsi. Va in scena per la prima volta nel 1991. Le registrazioni dalle quali è stato estratto l’audio sono del 1991 e del 1986.

Non c'è canzone al mondo capace di scatenare entusiasmi di piazza, cori ed euforia come Bella ciao, ma allo stesso tempo non c'è canzone così capace di suscitare dibattiti e dividere gli animi. Le note e le parole che tutti conosciamo nascondono un'energia che non ha pari nella musica popolare. In ogni manifestazione pubblica, a ogni anniversario, le note di Bella ciao sono simbolo di libertà e di liberazione. Ma dove nasce questa canzone?

Si encara no tens clar si ets pijo o no, aquest és el teu llibre; si ho tens clar, també.

Tenim tan poca idea dels pijos, del seu món i del seu modus vivendi que el Marc Giró s'ha vist en l'obligació d'escriure aquest nou llibre, desobeint el principi més bàsic de la vida regalada, que diu que el més important a la vida de tot pijo és no pencar mai, sota cap concepte, que això és cosa de les classes proletàries de la Lower-Diagonal.

Val a dir, en la nostra defensa, que avui, en temps de Zara, qualsevol persona per quatre duros pot vestir-se de pijo...

No hi ha una sola Roma; n'hi ha tantes com mirades hi reposen, tantes com passejades o cafès. Roma és un pòsit d'hores viscudes, d'esglésies on tornes a entrar, de columnes i negronis, de l'art que fascina i els ocres que t'atrapen. Aquesta és una Roma íntima, feta de records personals, de viatges i anècdotes, de les veus d'uns altres i de la pròpia veu que mira de copsar-la a través dels detalls. Un poble que és capital sentimental. No és una guia turística ni una enciclopèdia històrica, sinó un retrat de la ciutat i, alhora, un autoretrat de qui la mira i la viu.

"Mistero Buffo" è il testo più celebre e significativo della ricerca di Dario Fo sulle radici del teatro popolare. Dario Fo, moderno giullare, ricorre a un linguaggio reinventato – il grammelot, gioco verbale e mimico con cui recitavano i giullari di un tempo per raccontare con ironia e sarcasmo la tacita, millenaria storia delle classi subalterne. anche a fini di protesta e di contestazione sociale. Va in scena per la prima volta nel 1969. La registrazione dalla quale è stato estratto l'audio è del 1977.

Tre esilaranti monologhi scritti e interpretati da Dario Fo ispirandosi ai fabliaux francesi del XI-XII secolo: giullarate scurrili che, per indurre il pubblico all’ilarità più sfrenata, ricorrevano a situazioni grottesche o scabrose. Il tutto è impreziosito dalla mimica insuperabile di Fo e dall’uso del suo colorato ed espressivo dialetto padano. Va in scena per la prima volta nel 1982. Le registrazioni dalle quali è stato estratto l’audio sono del 1991 e del 2002.

La storia di un matrimonio "democratico" e "progressista" vissuto sulla scia di un Sessantotto interpretato in maniera discutibile, dove le spinte alla liberazione sessuale e al rifiuto dei tabù e delle convenzioni "borghesi" si scontrano con gli equivoci di una morale ipocrita. Va in scena per la prima volta nel 1983. La registrazione dalla quale è stato estratto l’audio è del 1991.

"Mistero Buffo" è il testo più celebre e significativo della ricerca di Dario Fo sulle radici del teatro popolare. Dario Fo, moderno giullare, ricorre a un linguaggio reinventato – il grammelot, gioco verbale e mimico con cui recitavano i giullari di un tempo per raccontare con ironia e sarcasmo la tacita, millenaria storia delle classi subalterne. anche a fini di protesta e di contestazione sociale. Va in scena per la prima volta nel 1969. La registrazione dalla quale è stato estratto l'audio è del 1977.

“Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il Poeta si fa veggente attraverso una lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi.” Tra l’aprile e il maggio 1875 per alcune settimane Arthur Rimbaud, il grande autore di Vocali, Il Battello ebbro e Una stagione all’inferno, dall’esistenza scandalosa e ricca di colpi di scena, si ferma a Milano dove sembra essere ospitato nella casa di una misteriosa vedova, affacciata su piazza Duomo.

Wanting to be a dancer while growing up in a large military family made Christine Barker somewhat of a black sheep, but she followed her dreams to New York City, where—in a moment of almost unbelievable good fortune—she was chosen for the London cast of A Chorus Line. London, and then New York, in the '70s and '80s opened up Christine’s world. The creativity, culture, and nightlife were intoxicating, enough so to compel her older brother Laughlin to join her. Once there, the divorced father, veteran, and corporate lawyer met rising fashion star Perry Ellis.

Nel 1933 viene lanciato nei cinema USA "I tre porcellini" di Walt Disney. Questo piccolo avvenimento segna l'inizio della parabola della cultura mainstream promossa dai film delle majors hollywoodiane, raccolta e amplificata dalla radio e dalla tv. Questo tipo di cultura, basata su un'idea consolatoria dell'intrattenimento, fondata su una visione manichea del bene contro il male e sul must del lieto fine, prende forma allora e mette radici nell'immaginario collettivo dell'Occidente.

¿De qué bailaora era la foto que llevaban los soldados en la Primera Guerra Mundial? ¿y de quién se prendó el rajá de Kapurthala?, ¿Quiénes eran las puellae gaditanae? ¿Cuáles son las grandes dinastías flamencas? ¿En qué ciudad estadounidense nació el cantaor y tocaor John Lane, Pollito? ¿Cómo terminó el reto entre Rosario la Mejorana y Gabriela Ortega en el escenario, y cuál de ellas perdió el hijo que esperaba?

La Cappella Sistina è uno dei luoghi più celebri al mondo. È il capolavoro che segna il pasSaggio dalla bottega rinascimentale al trionfo del genio creativo moderno. Quello in cui l'opera d'arte inizia a essere riconosciuta come prodotto di puro ingegno. Quello attraverso cui la politica realizza pienamente il potenziale comunicativo e propagandistico dell'arte.

Our buildings are making us sick. Our homes, offices, factories, and dormitories are, in some sense, fresh parasites on the sacred Earth, Nahasdzáán. In search of a better way, author Jim Kristofic journeys across the Southwest to apprentice with architects and builders who know how to make buildings that will take care of us. This is where he meets the House Gods who are building to the sun so that we can live on Earth. Forever.

Esta desternillante antología de ensayos, reseñas, autopsias y semblanzas rescata del más inmisericorde de los olvidos algunas de las piezas más delirantes del impenitente grafómano y crítico por antonomasia del rock.

Carlos Ferrando es uno de los grandes nombres del periodismo de sociedad. Habrá quien le recuerde por su paso en Crónicas marcianas, otros por ser La Avispa de la Ser, unos pocos por sus columnas de Diario 16, los más adultos por su participación en Qué tiempo tan feliz y los más jóvenes por sus intervenciones televisivas. Pocos sabrán que fue jefe de prensa de películas míticas o director de Archy y Bocaccio, locales emblemáticos de la noche madrileña.

Tras más de cincuenta años en el candelabro, por fin se ha lanzado a publicar sus memorias...