検索キーワード： "?????" オリンピック・パラリンピック

Cast aside by his family at an early age, abandoned and left to fend for himself in the woods of Washington State, young Joe Rantz turns to rowing as a way of escaping his past. What follows is an extraordinary journey, as Joe and eight other working-class boys exchange the sweat and dust of life in 1930s America for the promise of glory at the heart of Hitler's Berlin. Stroke by stroke, a remarkable young man strives to regain his shattered self-regard, to dare again to trust in others–and to find his way back home.

The number one New York Times best-selling story about American Olympic triumph in Nazi Germany, the inspiration for the PBS documentary The Boys of '36, broadcast to coincide with the 2016 Summer Olympics and the 80th anniversary of the boys' gold medal race. Out of the depths of the Depression comes an irresistible story about beating the odds and finding hope in the most desperate of times - the improbable, intimate account of how nine working-class boys from the American West showed the world at the 1936 Olympics in Berlin what true grit really meant.

In this exhilarating memoir, three-time World Champion and Olympic gold-medalist Nathan Chen tells the story of his remarkable journey to success, reflecting on his life as a Chinese American figure skater and the joys and challenges he has experienced—including the tremendous sacrifices he and his family made, and the physical and emotional pain he endured.

Lorsqu'il édita ces Mémoires olympiques, Pierre de Coubertin avait 69 ans en 1931. Ce livre est particulièrement utile pour comprendre l'Esprit des Jeux Olympiques de l'ère moderne tels qu'ils ont été recréés sous l'impulsion de Pierre de Coubertin. Car Pierre de Coubertin dut batailler ferme avant de pouvoir imposer son œuvre qui s'inscrit dans un contexte politique précis dont on retrouve la trace dans son récit.

"Athletes first" is a slogan the International Olympic Committee often touts, but the reality is very different, as preeminent Olympics expert Jules Boykoff shows in this book. While the world’s attention is riveted by the triumphs and tribulations on their screens, there is much that goes on behind the scenes that is deeply troubling: athletes are increasingly voicing concerns over physical, mental and sexual abuse, and they are collectively expressing grievances around equity and human rights.

Even today, it’s considered one of the most thrilling races in Olympic history. The one-hundred-meter sprint final at the 1924 Paris Games, featuring the world’s three fastest swimmers—American legends Duke Kahanamoku and Johnny Weissmuller and Japanese upstart Katsuo Takaishi—had the cultural impact of the Super Bowl and Wimbledon and the World Cup finals put together. Never before had a major swimming event featured athletes of different races, and never had it been broadcast live. Across the globe, fans held their breath.

Professional distance runners Elvin Kibet and Shadrack Kipchirchir grew up in rural Kenyan villages. Though their lives began in poverty, both were driven to reach their full potential, to gain an education, and make a difference. And they would find their way to do just that through the high-pressure world of distance running.

De ses débuts en patinage de vitesse à son dernier tour de piste, en passant par l’intimidation dont il a été victime à l’école, son ascension parmi l’élite et les hauts et les bas de sa vie personnelle, Charles Hamelin s’ouvre à Luc Bellemare avec une grande générosité. Charles Hamelin a remporté 6 médailles olympiques, 142 médailles en Coupe du monde et 38 médailles aux championnats du monde. Sa longue et florissante carrière sportive a été marquée par de très grands moments, mais aussi par de cuisantes déceptions.

Jessie Owens, atleta americano nero, che in pieno nazismo dominò a Berlino 1936 lasciando di sasso Hitler e gli altri gerarchi impettiti in tribuna d'onore; Livio Berruti, studente di chimica, capace, a Roma 1960, di dominare i duecento metri piani con una corsa perfetta e leggera; Bob Beamon, un altro statunitense di colore che, a Messico '68, nel pieno della rivolta studentesca e operaia, saltò, nel lungo, otto metri e novanta, lasciando il mondo a bocca aperta [...] Sara Simeoni, veronese, principessa del salto in alto a Mosca 1980 [...]

5 settembre 1972, ore 4:30, villaggio olimpico di Monaco di Baviera. Un commando palestinese di Settembre nero fa irruzione negli alloggi della squadra israeliana. Comincia così la pagina più tragica della storia delle Olimpiadi e si concluderà 20 ore dopo con 17 morti. In quella squadra c'è anche Shaul Ladany, marciatore che, bambino, fu deportato a Bergen-Belsen, il campo in cui morì Anna Frank. Per la seconda volta Ladany sopravvive alla Storia. La sua vita è stata una lunga sequenza di passi, quasi un Forrest Gump che ha attraversato il XX secolo.

Con orígenes en la Depresión norteamericana y a pocos años de la Segunda Guerra Mundial, Daniel James Brown narra la epopeya del equipo de ocho remeros y su timonel de la Universidad de Washington, y su épica misión de ganar la medalla de oro en 1936 en los Juegos Olímpicos del Berlín de Hitler. El equipo de remo estadounidense que sorprendió al mundo y que transformó este deporte atrajo la atención de millones de personas. 

On the eve of the opening of the 30th Olympiad in London this summer, sports activist and writer Mark Perryman presents a sharply critical take on the way the Games have been organized and an imaginative blueprint for how they could be improved. The London Olympics have been promoted as of great benefit for the host city and nation. The organizers insist that the lasting value of the facilities built, the tourism the Games will attract, and the popular participation in sport they will promote, all make the spending of billions of pounds of public money an excellent investment.

Michael Phelps nel 2000 aveva solo 15 anni, ma nuotava già alle Olimpiadi di Sidney. Quattro anni più tardi arriva all'edizione di Atene 2004 con l'intenzione di battere il record dei sette ori di Mark Spitz. Ci va vicino, ma non riesce nell'impresa: si porta a casa 6 ori e 2 bronzi. Si prepara già per le Olimpiadi di Pechino 2008: il suo unico obiettivo è conquistare le otto medaglie olimpiche. Decolla dagli Stati Uniti con quello scopo.

Uno, due! Uno due! Uno due! Rigido. Di solito gli atleti del getto del peso sono così. Elefanti in cristalleria. Lo sai che prima o poi si voltano e fanno cascare tutto quanto. Lui no. Werner Günthör da Uttwil, canton Turgovia, Svizzera, sembrava danzare. Quando camminava e quando lanciava la sfera di sette chili e 270 grammi a più di venti metri di distanza. Da dove gli veniva tutta quella eleganza?

25 settembre 2000, stadio olimpico di Sydney. Finale dei 400 mt femminili. 112000 spettatori, centododicimila presenti, una finale che per l'Australia assume un significato particolare. Può essere la finale della riconciliazione, può essere la finale della restituzione, del superamento di una storia di razzismo, di segregazione, di isolamento nei confronti della popolazione Aborigena.

Quattro medaglie d'oro sono quattro medaglie d'oro. Ma quattro medaglie d'oro vinte da un nero dell'Alabama in faccia a Hitler sono un'altra cosa. Il granello che inceppa la macchina di quelle celebrazioni del nazional-socialismo che furono i giochi di Berlino del '36. Lui. James Cleveland Owens, detto Jesse. Il figlio del vento e di un povero agricoltore emigrato in Ohio per provare a sfamare lui e i suoi nove fratelli.

La superficie della Guinea Equatoriale è attraversata da est a ovest dal Rio Mbini, a nord il fiume Ntem percorre il confine col Camerun, a Sud il Rio Muni quello col Gabon. Lo sport più diffuso è la pelota, importata dagli spagnoli. "Unità, pace e giustizia" recita il motto del popolo Fang, un'etnia, tra le più diffuse del Paese, Eric Moussambani Malonga nel 2000, a 22 anni, ha potuto partecipare alle Olimpiadi, quelle Sidney. Specialità: 100 metri stile libero. Eric prima d'ora non era mai stato in Australia, non aveva mai visto una piscina olimpionica lunga 50 metri e fino a pochi mesi prima, otto per l'esattezza, non sapeva nuotare.

Il favorito dei 10mila metri di atletica leggera, alle Olimpiadi di Tokio 1964, è Ron Clarke, australiano, detentore del record del mondo. Ma a vincere, dopo un ultimo giro pieno di colpi di scena, è Billy Mills, un atleta americano pressoché sconosciuto. Billy è un nativo americano, nato e cresciuto in una riserva, orfano dall'età di 12 anni.

"Lunedì 6 corrente furono organizzate le feste per i giuochi olimpici. L'aspettativa grandissima che vi era per questi giuochi non fu certamente superiore al risultato. La prima giornata fu splendida e per il concorso del pubblico e per i giuochi stessi che dal lato sportivo nulla lasciarono a desiderare." Così scrisse la neonata Gazzetta dello Sport il 13 aprile 1896.

This unique audiobook history of the Olympics, first issued in 2008, has been updated to include the Beijing Olympics and released to coincide with the London event. Written by the prize-winning sports journalist John Goodbody, and with a fascinating personal documentary featuring one of Britain's leading Olympians, Sebastian Coe, who is now heading the 2012 Games, this is an ideal opener!