『Olboblo. Arte potenziale』のカバーアート

Olboblo. Arte potenziale

Olboblo. Arte potenziale

著者: Inclusive Humanities
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このコンテンツについて

Benvenute e benvenuti al canale Olboblo, nato per essere audioguida dell'omonima mostra Olboblo. Arte potenziale, frutto di un accordo fra l’Accademia delle Belle Arti di Verona e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere all'interno del Progetto di Eccellenza Inclusive Humanities. L'accordo prevede che ogni anno cinque studenti o studentesse dell’Accademia espongano le loro opere negli spazi del Dipartimento.

Questa guida nasce non solo per accompagnarvi tra i quadri e le installazioni della mostra, quanto più per trasmettere arte, colori e sfumature a chi non le può vivere pienamente a causa di una qualche diversa abilità, in un’ottica di inclusione e accessibilità.

Montaggio a cura di: Martina Cerpelloni (Università degli Studi di Verona)Copyright Inclusive Humanities
アート
エピソード
  • OLBOBLO - 8 - La soglia
    2025/10/08
    La Soglia è un’opera di Chiara Salin, nata a Rovereto nel 1990. L'opera è stata realizzata nel 2025 presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e forma oggi parte della mostra OLBOBLO del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere - Università di Verona.

    La Soglia è un patchwork di stoffe, fili, fettucce e vestiti usati, assemblati e cuciti insieme. Un tessuto nero fa da sfondo alle varie applicazioni multicolore, tra cui spiccano giallo, celeste, bianco e rosso, di varie dimensioni e di vari materiali.

    L’arazzo è stato realizzato cercando di recuperare abiti usati, scelti per il loro valore simbolico e per la loro capacità di custodire tracce di vite, in modo tale da diventare una trama narrativa che rappresenta il limen tra mondi differenti. Accanto al suo significato poetico e concettuale, l’opera fa emergere il tema del riciclo e della sostenibilità ambientale, dimostrando come anche lo scarto possa rivivere in forme nuove.
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    2 分
  • OLBOBLO - 7 - Echi
    2025/10/08
    Celeste Bombardieri è nata in provincia di Bergamo nel 2002 ed ha realizzato Echi nel 2025 presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, ora esposta presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Verona in occasione della mostra OLBOBLO.

    Echi è una grande composizione di due metri per uno e venti, creata unendo fogli e materiali di diverse misure. Alcuni fogli sono lisci e sottili, altri sono più spessi, altri ancora presentano differenti texture. Attraverso la tecnica della collagrafia, in Echi sono stati rappresentati vari animali in migrazione. Si possono riconoscere quelli che volano: uccelli, pipistrelli e farfalle; quelli che attraversano il mare: sardine, balene e tartarughe; infine quelli che si spostano sulla terra: renne, elefanti ed esseri umani. Il tema centrale dell'opera è la migrazione, rappresentata non solo come fenomeno sociale ma come un processo naturale, antico e necessario per l'equilibrio del pianeta.

    Ogni foglio, ogni immagine ed ogni rilievo racconta una storia di viaggio, sopravvivenza e resistenza, intrecciando le esperienze del mondo animale a quelle umane. Echi vuole trasmettere così la percezione che il migrare è un fenomeno naturale, che vivere è un diritto e che conoscere è il primo passo per accogliere.
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    3 分
  • OLBOBLO - 6 - Untitled
    2025/10/08
    Untitled è un’opera di Celeste Bombardieri, nata a Bergamo nel 2002. Untitled è stata realizzata nel 2025 presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e forma oggi parte della mostra OLBOBLO, nel corridoio degli oblò che collega l’edificio ai Palazzi di Lingue e Lettere. Tra due caratteristiche finestre ad oblò è appeso un collage che riproduce una cartina del mondo.

    A prima vista, l'opera si presenta come un mondo intero, fragile e potente. Si tratta di una mappa che tesse continenti e mari con un mosaico di colori brillanti e vivaci, rosso, giallo, verde, blu, che si mescolano e creano giochi cromatici. L'impatto visivo è immediato e incantatore, trasmettendo un senso di armonia e leggerezza. Tuttavia, sotto questa bellezza superficiale si nasconde una verità più profonda e inquietante.

    L'intera cartina è realizzata con migliaia di granuli di plastica, un materiale che non è solo il mezzo dell'opera, ma anche il suo messaggio stesso. Il risultato è un'opera che non ha bisogno di parole, perché i suoi granuli raccontano una storia allo stesso tempo personale e universale, la storia del nostro mondo, scolpito e ridefinito dall'intervento umano. Untitled è una profonda riflessione sul nostro pianeta, luminoso in superficie, ma inciso e modificato dalla nostra presenza. Ci invita a osservare e sentire oltre la prima impressione, a cogliere le contraddizioni e a chiederci quale traccia vogliamo lasciare sulla Terra.
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    2 分
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