“La mia mente crede, a volte, che il mio corpo la tradisca”: così Ale, qualche tempo fa, ci parlava di sé. Conoscere Ale è incontrare un nuovo corpo celeste, una costellazione fluida: alcuni suoi punti sono stelle ferme, altri li pensa, li disegna, a volte li fissa anche nel cielo, e poi si stanca e li cancella, perché alla fine siamo tutti corpi in continuo cambiamento. In questa puntata, si parlerà di design, immagini, metafore, clubbing e i femminielli napoletani, ché finalmente hanno contorni di persone e non di fate. Perché la storia di Ale, come tutte le nostre, è fatta di altre storie, piccole e grandi. Ascoltare la sua è resistere.