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Over the course of the past twenty-five years, Julia Cameron has taught thousands of artists and aspiring artists how to unblock wellsprings of creativity. And time and again she has noticed an interesting thing: Often when her students uncover their creative selves they also undergo a surprising physical transformation - invigorated by their work, they slim down. In The Writing Diet, Cameron illuminates the relationship between creativity and eating to reveal a crucial equation: Creativity can block overeating.

In July 1995, San Jose Mercury-News reporter Gary Webb found the Big One - the blockbuster story every journalist secretly dreams about - without even looking for it. A simple phone call concerning an unexceptional pending drug trial turned into a massive conspiracy involving the Nicaraguan Contra rebels, L.A. and Bay Area crack cocaine dealers, and the Central Intelligence Agency.

APE's thesis is powerful yet simple: filling the roles of Author, Publisher, and Entrepreneur yields results that rival traditional publishing. We call this "artisanal publishing" - that is, when writers who love their craft control the publishing process and produce high-quality books. APE is 411 minutes of step-by-step, tactical advice and practical inspiration.

In Made in America, Bryson de-mythologizes his native land, explaining how a dusty hamlet with neither woods nor holly became Hollywood, how the Wild West wasn't won, why Americans say 'lootenant' and 'Toosday', how Americans were eating junk food long before the word itself was cooked up, as well as exposing the true origins of the G-string, the original $64,000 question, and Dr Kellogg of cornflakes fame.

Published in 1904, The Golden Bowl is the last completed novel of Henry James. In it, the widowed American Adam Verver is in Europe with his daughter Maggie. They are rich, finely appreciative of European art and culture, and deeply attached to each other. Maggie has all the innocent charm of so many of Jamess young American heroines. She is engaged to Amerigo, an impoverished Italian prince; he must marry money, and as his name suggests, an American heiress is the perfect solution.

Sinclair Lewis (1885-1951) was an American novelist and playwright who, in 1930, became the first American to win the Nobel Prize for literature. His last distinctive pulp novel, The Innocents, follows a longtime married couple as they vacation away from their home in New York City and contemplate starting a business.

Occuparsi del linguaggio pubblico e della sua qualità non è un lusso da intellettuali o una questione accademica. È un dovere cruciale dell'etica civile. Non è possibile pensare con chiarezza se non si è capaci di parlare e scrivere con chiarezza. Sono parole del filosofo John Searle, teorico del rapporto fra linguaggio e realtà istituzionali. Le società vengono costruite e si reggono essenzialmente su una premessa linguistica: sul fatto cioè che dire qualcosa comporti un impegno di verità e di correttezza nei confronti dei destinatari.

Le idee sbagliate sono sempre pericolose, ma ne esistono due che sembrano resistere nel tempo e, se combinate, costituiscono una miscela deflagrante. Sono la convinzione che esistano lingue migliori di altre, lingue banali e lingue geniali, lingue musicali e lingue stonate, e quella che la realtà si veda in modo diverso secondo la lingua che si parla, come se potesse condizionare i nostri sensi e i nostri ragionamenti. Andrea Moro affronta questi pregiudizi, e ne scopre i limiti, con ogni arma a disposizione: dalla filosofia, alla linguistica, alle neuroscienze.

"In letteratura è come in teologia: valgono le sole domande. O meglio: è l'intelligenza delle domande che costringe a elaborare risposte alla loro altezza. Se chi si appresta a leggere questo libro spera di trovare enunciati regole e precetti più o meno ovvii su come scrivere cosa, allora forse è meglio che abbandoni il libro e l'idea di diventare scrittore. Il talento, l'istinto sono necessari. Vanno educati, certo, ma sono necessari. Uno scrittore autentico i fondamentali li avverte ben prima ancora di elaborarli in concetti."

"Ciao". Una delle nostre parole più famose nel mondo origina dal veneziano sciavo, nel senso di schiavo, usato per salutare qualcuno ponendosi al suo servizio, come a dire Servo vostro! Si è affermata come saluto confidenziale tra Otto e Novecento, per poi diventare di uso generalizzato in tempi più recenti. È una parola-azione: ciao "si dice" e "si fa". La sua fortuna internazionale passa attraverso il made in ltaly, ma è debitrice anche di episodi particolari connessi a canzoni o film di successo.

La letteratura salverà il marketing? Questo apparente paradosso è la chiave del successo per molte aziende che creano messaggi innovativi ed efficaci ispirandosi alle intuizioni dei grandi scrittori. Da Eraclito a Italo Calvino, da Stephen King ad Alessandro Baricco, la letteratura ha alimentato il nostro immaginario con idee, storie e personaggi indimenticabili.

In un libro diventato un classico, che ha contribuito a rendere i lettori italiani più aperti e curiosi verso il mondo anglosassone, Beppe Severgnini ci guida nella Gran Bretagna sempre più amata e sempre poco conosciuta dagli italiani: con la sua inconfondibile verve, l'autore riflette sui cambiamenti portati dalla Thatcher prima e da Blair poi, esplora fenomeni mondiali come Harry Potter, si interroga sulle curiose bizzarrie britanniche, dai lavabi con due rubinetti separati alle migliaia di ragazze che affrontano gli inverni a gambe nude e non sanno spiegare il perché.

Would you receive a ‘char and a wad’ with a grateful smile? If asked to take a ‘dekko’, would you be offended? And if spotted reading the ‘yellow press’, would you be embarrassed?The meaning of these and many other intriguing phrases are defined, and their loss lamented, in this wonderfully nostalgic look at how language has changed over the past few decades.

People do bad things. They misspeak, mislead, and misbehave. They lie, cheat, steal, and kill. Often, afterward, they apologize. But what makes a successful apology? Why does Joe Biden's 2007 apology for referring to Barack Obama as "articulate and bright" succeed, whereas Mel Gibson's 2006 apology for his anti-Semitic tirade fails? Naturally, the effectiveness of an apology depends on the language used, as well as the conditions under which we offer our regrets.

O aparecimento da argumentação, seu uso intensivo, sua codificação fazem parte da marcha civilizatória. Ao abdicar do uso da força para empregar a persuasão, o homem se torna efetivamente humano. Todo discurso tem uma dimensão argumentativa. Alguns de forma explícita, como discursos políticos ou publicitários, enquanto outros não se apresentam como tal, como textos romanescos, didáticos ou líricos. Porém, todos são argumentativos. Apesar disso, faltavam estudos relevantes – e claros – sobre argumentação do ponto de vista discursivo.

Sem a linguagem não seríamos os humanos que somos. Assim, entrar nesse complexo universo é fascinante. Este audiolivro trata tanto de questões mais gerais, como “Por que falamos?”, “Como nascem as palavras?”, até das mais específicas, como “Nossa língua é machista porque usamos o masculino quando nos referimos a um conjunto de pessoas de ambos os sexos?”, “Só existe a palavra "saudade"em português mesmo? E isso quer dizer que os falantes de outras línguas não lidam com esse sentimento?”.

Em meio a uma torrente de populismo e desinformação, sete nomes da imprensa refletem sobre os desafios do jornalismo no Brasil.

"Daniel Matamala ingresa, con la lucidez que lo caracteriza, al territorio siempre necesario de la deconstrucción inteligente de las tramas en que se articulan las elites políticas y económicas. Unas tramas que permiten leer un tejido social donde el poder del dinero avanza sobre el poder político para contaminarlo. La reunión de columnas que el libro presenta permite leer cómo operan los privilegios múltiples e incesantes que posibilitan que la ley se retire de las zonas más privilegiadas o trabaje débilmente, o sencillamente no opere." (Diamela Eltit)

We all learn at least one language as children. But what does it take to learn six languages...or seventy? In Babel No More, Michael Erard, "a monolingual with benefits," sets out on a quest to meet language superlearners and make sense of their mental powers. On the way he uncovers the secrets of historical figures like Italian cardinal Giuseppe Mezzofanti, who was said to speak seventy-two languages; Emil Krebs, a pugnacious German diplomat, who spoke sixty-eight languages; and Lomb Kat, a Hungarian who taught herself Russian by reading Russian romance novels.

L’Autobiogrammatica che avete tra le mani è un gioco sorprendente e vertiginoso: il racconto di un’esistenza – unica e comune – come la storia di un linguaggio. Esiste un legame segreto tra le due linee sinuose lungo cui si snoda la nostra vita: da una parte l’apprendistato dell’alfabeto, dei nomi, del lessico famigliare, dell’insulto, dello scherzo, delle lingue straniere, dei codici segreti, della poesia; dall’altra l’invadente amore per i genitori, la scuola che è un viaggio nell’ignoto, le seduzioni e dilazioni dell’amicizia e del desiderio, la contrattazione di un posto nel mondo.