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Question from the Club

Question from the Club

著者: Business International Events
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このコンテンツについて

🔥 Cosa puó nascere da una semplice domanda? Quali mondi si possono aprire? Cosa si puó conoscere e imparare?- Scopriamolo insieme ogni giovedì alle 11 per un quarto d’ora😎Copyright Business International Events 政治・政府
エピソード
  • Consumer Education: la vera chiave per un business di successo
    2025/06/06
    In questo nuovo episodio di Question From the Club, lo spazio virtuale nel quale, come di consueto, cerchiamo di comprendere meglio i trend da seguire, le sfide da affrontare e le opportunità da cogliere che guidano e influenzano il mondo del business, parleremo di come il mondo della consumer education rappresenti ormai un segmento del business sempre più importante per il successo dell’impresa contemporanea.

    Infatti, anche se non è ancora quantificato con dati specifici pubblici come un vero e proprio settore a sé stante, risulta evidente come questo ambito assuma un ruolo fondamentale nella creazione di un rapporto di fiducia, e quindi di coinvolgimento propositivo, tra brand e clienti. Una relazione che propone un chiaro vantaggio competitivo per le marche in un contesto di forte trasformazione digitale e di sviluppo dell’ambiente eCommerce, che nel 2025 supererà i 62 miliardi di euro nel nostro Paese, con oltre 35 milioni di nuovi consumatori e una crescita del +6% rispetto all’anno precedente, e che favorisce in questo modo, da parte delle organizzazioni, anche l’adozione di nuove strategie, utili alla generazione di efficaci leve per l’incremento delle vendite, soprattutto in industry ad alta innovazione, come quelle del Food&Grocery, dell’hospitality e del Beauty&Pharma. Comparti che, secondo i recenti dati dell’osservatorio della school of management del Politecnico di Milano, prevedono un tasso di crescita composito annuo sotto questo punto di vista pari al +7%.

    Un argomento di grande attualità, questo, che abbiamo voluto approfondire meglio insieme ad Alberto Pirrone, Direttore Generale di Altroconsumo. Scopri di più su www.businessleaders.it
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    36 分
  • Speciale Formazione: qual è lo stato dell'arte del settore in Italia?
    2024/07/30
    In un mondo del lavoro nel quale l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando dinamiche eprocessi, a tal punto che, secondo una recente ricerca Ipsos, l’87% dei professionisti italiani ritiene che l’IA trasformerà significativamente il modo in cui funziona l’azienda in cui opera e il 43% si dice disposto a seguire un corso di aggiornamento per acquisire nuove e necessarie competenze digitali, risulta chiaro come il comparto della formazione diventi sempre più strategico e sia anche chiamato a trasformare la logica lavorativa da "workfare" a "learnfare". Un’evoluzione che, in Italia, non è ancora a pieno regime, ma che offre già spunti di miglioramento con una quota di imprese con almeno 6 addetti che ha investito nel 2021nell’aggiornamento e nello sviluppo delle conoscenze del proprio personale che è stata pari al 60,3% - come indicato dalla IV edizione dell’Indagine INDACO-Imprese (rilevazione campionaria svolta da INAPP che ha coinvolto oltre 20mila aziende) che conferma come la propensione a realizzare interventi formativi cresca all’aumentare della dimensione aziendale e sia tendenzialmente più ridotta nelle regioni meridionali e insulari. Il tasso di incidenza delle imprese formatrici (sul totale delle imprese italiane) è infatti pari al 50,2% fra le microimprese e sale al 66% fra le piccole imprese, all’83,4% fra le medie fino al 92,8% fra le grandi imprese. Il divario territoriale Nord-Sud rimane però importante con circa 10 punti percentuali.
    Una tendenza che evidenzia anche un miglioramento notevole del posizionamento dell’Italia nella formazione continua delle imprese. Il quale, pur rimanendo a livello intermedio e non arrivando alle eccellenze dei paesi scandinavi, in Europa occupava nel 2020 la quindicesima posizione per la percentuale di imprese con 10 addetti e oltre che forniscono formazione ai propri dipendenti, con un valore del 68,9% (in un range che va dal 17,5% della Romania al 96,8% della Lettonia) e con un guadagno di ben sette posizioni rispetto a cinque anni prima: nelranking UE28 l’Italia occupava, infatti, la ventiduesima posizione nel 2015(60,2%).

    Qual è però oggi il reale stato dell’arte di questo mercato e come si stanno muovendo enti formatori, istituzioni, università e imprese per guardare davvero in maniera propositiva a quel presente esteso che chiamiamo futuro?

    Ne abbiamo parlato approfonditamente, nel corso di questa puntata, insieme a numerosi esperti, come Kevin Giorgis e Stefano Marchese di EFI - Ecosistema Formazione Italia, Roberto Angotti di INAPP, Nicola Neri di Ipsos Italia, Damiano Previtali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, i professori Claudio Rorato e Luca Gastaldi del Politecnico di Milano, Mauro Meda di ASFOR, Egidio Sangue di Fonditalia, Nicola Minelli di Confimprese e Servizi, Italo Piroddi di Aruba e Guido Stratta dell’Accademia della Gentilezza, che abbiamo avuto l’opportunità di incontrare nel corso della prima edizione dell’Innovation Training Summit, organizzato a Roma da EFI – Ecosistema Formazione Italia.
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    3 時間 3 分
  • Speciale sostenibilità e impresa: dove stanno andando e quali sono i prossimi passi per le aziende italiane?
    2024/07/09
    Mentre il Green Deal europeo sta lentamente prendendo forma, affrontando numerosi ostacoli politici e anche rischi imprevisti, soprattutto sotto un profilo economico e degli investimenti, secondo i dati della ricerca “Sostenibilità e innovazione: dalla visione all’azione”, realizzata da Impronta Etica con il contributo di Sustainability Makers, in Italia la sostenibilità è sempre più centrale per il mondo del business.

    Il 79,3% delle aziende nella nostra penisola ha intrapreso percorsi di innovazione e cambiamento, focalizzandosi sul miglioramento dell’impatto sociale e ambientale delle proprie attività. Il 51,1% ha al suo interno gruppi di lavoro impegnati nell’innovazione sostenibile. Mentre, il 53,3% ha destinato un budget specifico ad attività sostenibili.

    Dati questi che fanno ben sperare, anche se, come sottolinea l’ultima analisi proposta da Cerved sul tema, l’Italia ha ancora molta strada da fare in questo senso, posizionandosi, rispetto alle altre nazioni del Vecchio Continente, come ultima sotto il profilo dello sviluppo economico legato alla sostenibilità, 15esima nella classifica generale e 9* sotto il profilo della sicurezza ambientale.

    Qual è allora il vero stato dell’arte della sostenibilità italiana? Ne abbiamo parlato in questo speciale dedicato al tema insieme al Ministro dell’ambiente e sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, Monica Mantovani, Client Officer di Ipsos e Alessandro Foti di AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza, che abbiamo avuto modo di incontrare nel corso dell’ultima edizione dell’Innovation Training Summit di Roma, organizzato da EFI – Ecosistema Formazione Italia.

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    29 分

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