Nel quinto episodio del mio videopodcast, vi porterò nel mondo affascinante e misterioso di un artista fotografo unico: Liu Bolin. Ho avuto l'onore di incontrarlo personalmente a Lugano, in occasione della sua recente performance e mostra, ospitata a Villa Ciani in collaborazione con la Deodato Art Gallery, evento che potrete visitare fino al 15 ottobre. La nostra chiacchierata non si è concentrata solamente sulle sue opere esposte, ma ha approfondito le metodologie e le filosofie che alimentano il suo celebre progetto. Bolin è riconosciuto a livello internazionale per la sua straordinaria capacità di 'scomparire' nelle sue fotografie, fondendosi completamente con gli sfondi urbani e naturali che sceglie come tela per la sua arte. Sorprendentemente, spesso è un altro fotografo a scattare l’immagine finale delle sue opere, dato che Bolin diventa parte integrante del paesaggio stesso.

La serie 'Hiding in the City', per la quale Bolin è maggiormente noto, rappresenta non solo un'impresa artistica e fisica ma anche un commento socio-politico sulla vita contemporanea e la perdita di identità individuale nel tessuto sempre più omogeneo della società moderna. Nelle sue opere, Liu Bolin non è semplicemente il soggetto, ma diventa il medium attraverso il quale lo spettatore può ri-esplorare ambienti familiari da una prospettiva nuova e spesso sconcertante. Non perdetevi questo episodio ricco di intuizioni e scoperte direttamente dall'artista che rende l'invisibile visibile e il visibile invisibile, creando un dialogo costante tra visibilità e invisibilità, essenza e apparenza.