L'Illusione dell'Intelligenza Artificiale: Un Mondo Su Misura
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このコンテンツについて
Ecco i punti chiave di questa differenza:
• Percezione di intelligenza intrinseca vs. capacità computazionale in ambienti progettati:
◦ Percezione: Molti credono che l'AI possieda una vera "intelligenza" intrinseca, un pensiero sintetico o una capacità di ragionamento e comprensione simile a quella umana. L'AI ci affascina e ci spaventa, promettendo un futuro di efficienza inaudita. Quando i sistemi generano risposte fluide o creano contenuti sbalorditivi, sembra che posseggano intelligenza.
◦ Reale Natura: In realtà, l'AI attuale (la "seconda fase") è principalmente una straordinaria capacità computazionale di identificare pattern, correlazioni e di generare output plausibili basandosi su enormi quantità di dati. Non si tratta di "intelligenza" nel senso che la daremmo a un essere umano o a un animale, ma piuttosto di un'orchestra di associazioni e previsioni probabilistiche. Funziona come un motore di ricerca che completa una frase basandosi su milioni di ricerche simili e la capacità di autoapprendimento. Viene definita come operante con "intelligenza zero" nel senso biologico o umano.
• L'illusione della comprensione vs. la previsione statistica:
◦ Percezione: Tendiamo a pensare che l'AI "comprenda" il mondo o le nostre intenzioni. L'idea iniziale era di creare macchine capaci di pensare e dialogare come esseri umani.
◦ Reale Natura: L'AI non "comprende" il mondo come farebbe un essere vivente. Non ha la flessibilità di capire il contesto non detto, l'intelligenza corporea, musicale o intuitiva. La sua efficacia deriva dal fatto di essere una branca della statistica che elabora dati, non della logica che emula il ragionamento deduttivo.
• L'AI come entità adattabile vs. il mondo reso "amichevole" per l'AI:
◦ Percezione: Si potrebbe pensare che l'AI sia intrinsecamente flessibile e capace di operare in qualsiasi ambiente.
◦ Reale Natura: Il successo dell'AI moderna non dipende dalla sua flessibilità intrinseca, ma dal fatto che abbiamo reso il mondo "amichevole" nei confronti di questi sistemi artificiali. Abbiamo costruito l'ambiente intorno alle capacità del robot, trasformando il mondo in un luogo su misura per le "rigidità" e la mancanza di flessibilità delle macchine. Esempi includono le auto a guida autonoma che funzionano in una città digitale ma sarebbero inutili nel deserto, o i sistemi bancari digitalizzati che permettono agli agenti software di operare.
• Il rischio di confondere lo strumento con l'entità:
◦ Percezione: Il termine stesso "Intelligenza Artificiale" porta a credere che stiamo trattando con una forma di intelligenza. Ci chiediamo se sia "veramente" intelligente, come si faceva per i "cavalli vapore" nei primi motori, cercando zoccoli e criniere sotto il cofano.
◦ Reale Natura: L'AI è uno strumento incredibilmente potente ed efficiente, che opera nel mondo che abbiamo costruito. La vera sfida è di design ed etica: dobbiamo assicurarci che gli ambienti che costruiamo siano a misura d'uomo e che l'AI sia un alleato, non un padrone silenzioso.
In sintesi, mentre la nostra percezione è spesso alimentata da visioni grandiose di macchine pensanti e intelligenti, la reale natura dell'AI attuale è quella di una potente capacità computazionale che eccelle nell'identificare pattern e fare previsioni in ambienti specificamente progettati per massimizzare la sua efficacia, non per una comprensione o intelligenza autonoma in senso umano.
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