Globalization: come pesto nel mortaio
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Giovani di Pax Christi, Legambiente, Arci, Giovani del Leoncavallo, volontari della rete Lilliput ispirata a Padre Zanotelli. Manifestanti pacifici, allegri e colorati venivano da tutta Italia.
Operai, studenti, psicologi, medici volontari, professori, persone socialmente impegnate di ogni colore politico stavano dando seguito al movimento iniziato a Seattle.
E poi il buio.
E poi i Black bloc, schedati e conosciuti da molto tempo. Venuti anche dall'estero, passati dalla Francia, scesi dalla Germania.
Black bloc, blocchi neri così come vennero chiamati la prima volta dalla Polizia di Amburgo.
I black bloc con la loro inaudita violenza, devastazione e saccheggio.
I black bloc con il loro nichilismo, i loro caschi, le loro casacche nere, le loro armi.
A fronteggiare i Black bloc c'erano gli operanti delle Forze dell'Ordine, spesso molto giovani, inesperti, esausti dopo giorni di veglia e stanchezza senza un'educazione profonda e reale per capire dov'erano stati messi, abituati a fronteggiare solo gli ultrà alle partite di calcio, alcuni di loro spesso eccitati e violenti nell'animo.
Ma un documento anonimo scritto in gergo dei servizi segreti aveva previsto tutto, aveva previsto anche gli spari.
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