エピソード

  • Eurovision 25, a Basilea la grande adunanza della musica europea
    2025/05/04

    Nata nel 1956, la manifestazione è stata a lungo trattata con sufficienza, ora invece è un momento centrale dell'intrattenimento europeo. Marta Cagnola e Giacomo Natali, analista di geopolitica attento agli aspetti culturali e simbolici dei conflitti e autore di "Capire l'Eurovision. Tra musica e geopolitica" (Vololibero) ci accompagnano nel dietro le quinte di un evento che richiama di fronte al piccolo schermo quasi 200milioni di persone. Con i protagonisti e l'immancabile coda di polemiche, Eurovision Song Contest è ormai il più europeo tra tutti gli spettacoli. Vi raccontiamo come una gara di canzoni ci abbia raccontato per quasi 70 anni i cambiamenti del nostro continente.

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  • XXV Aprile, la Libertà da conquistare ogni giorno
    2025/04/27

    La celebrazione della librazione dal nazifascismo è un valore che il nostro paese ancora discuta. Perché non tutti gli danno lo stesso peso, perché l'Italia di ieri e quella di oggi, sono "la stessa cosa 80 anni dopo". Proviamo a dare attualità alla festa, e a rendere omaggio a chi ha rischiato e dato tutto tutto contro i totalitarismi. A Europa Europa parliamo di libertà nel presente: con il racconto di Yarina Grusha su Viktoria Amelina (Guardando le donne guardare la guerra, ed ) e poi con l'esperienza di Patrice Schneider, a capo di una ONG (MDIF) impegnata sul fronte della libertà di espressione, che il nostro tempo mette in discussione, anche all'interno dell'Europa.

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  • L'Europa del mosaico diplomatico. Da Washington a Istanbul
    2025/04/20

    Giorgia Meloni a Washington per l'Italia e per l'Europa. Così la premier italiana nel suo messaggio al presidente Trump, che apre dopo settimane di dichiarazioni antieuropee ad un incontro con i vertici dell'Unione europea. Un confronto che sarà l'inizio di un "disgelo" tra Washington e Bruxelles? O sarà invece un precedente pericoloso per l'identità stessa ed il ruolo dell'Unione europea? Ne parliamo a Europa Europa, in onda domenica alle 11,30. Nella seconda parte facciamo invece tappa a Istanbul, la città senza tempo tra Europa e Asia, accompagnati da Marta Ottaviani e dal suo "Istanbul. Cronache graffianti dalla città degli imperatori".

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  • Cambi di rotta europei. Dal riarmo alla prontezza
    2025/04/13

    L'Unione europea ha presentato la sua nuova strategia per la sicurezza interna, volta ad aiutare l'Unione a superare le acque agitate che la attendono nei prossimi cinque anni. Con lo pseudonimo di ProtectEU, questa strategia individua numerosi ambiti d'azione. Tra questi, il potenziamento della condivisione di intelligence, il rafforzamento della resilienza alle minacce ibride da parte di "Stati stranieri ostili e attori sponsorizzati da Stati" e la lotta alla criminalità organizzata, alla criminalità informatica, al terrorismo e all'estremismo violento. Ne parliamo a Europa Europa spingendo lo sguardo ai tentativi falliti di rendere più sicura l'Europa. Ospite di questa settimana è Maurizio Serra, diplomatico e scrittore, autore di "Scacco alla Pace - Monaco 1938" (Neri Pozza Editore). Il racconto di quando sperando di salvare la pace, Gran Bretagna e Francia, con la mediazione di Mussolini, cedettero a Hitler i Sudeti, non accorgendosi di compiere il passo decisivo verso l'abisso della Seconda guerra mondiale.

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  • Patrice Schneider: "piccole isole di coerenza per cambiare le cose"
    2025/04/06

    Nella settimana di "Liberation Day" e dei dazi di Donald Trump parliamo con un ospite che progetta "piccole isole di coerenza". Patrice Schneider con MDIF applica all'editoria gli studi del premio Nobel Ilya Prigojin. Il chimico belga di origine russa aveva dimostrato che persino in un sistema caotico una "piccola isola di coerenza" può avviare la trasformazione dell'intero sistema. Ne parliamo a Europa Europa, in onda domenica alle 11,30 con Patrice Schneider, già reporter nella guerra afgana, oggi guida MDIF (Media Development Investment Fund), una Ong che interviene nel mondo per sostenere e rafforzare la stampa indipendente. "È proprio quello che cerchiamo di fare nel campo della libertà di espressione, attraverso il sostegno all'editoria: dal Guatemala, allo Zimbabwe, da Myanmar all'Ucraina".

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  • Usa-Europa, il grande freddo
    2025/03/30

    Un'Europa scroccona e patetica, che ha sempre bisogno dell'aiuto degli Stati Uniti per risolvere i problemi e che non è mai disposta a fare la sua parte. È questa l'immagine che emerge dalla chat di alcuni dei membri chiave dell'amministrazione americana. Lo scambio di messaggi è stato reso pubblico per il clamoroso errore di avere inserito nel gruppo anche un giornalista americano. A oltre due mesi dall'insediamento di Trump la distanza tra Europa e Stati Uniti aumenta ancora. Ne parliamo a Europa Europa, domenica alle 11,30 con noi Gianluca Pastori, professore di Storia e specialista di rapporti transatlantici alla Cattolica di Milano.

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  • Guardando le donne guardare la guerra
    2025/03/23

    L'Europa discute a Bruxelles le prossime mosse: i dazi e la guerra in Ucraina sono stati i temi al centro dell'ultimo Consiglio europeo. Ne parliamo in apertura con Beda Romano, corrispondente del Sole 24 Ore da Bruxelles.

    Nella seconda parte è con noi Yarina Grusha, docente universitaria a Milano e Bologna, specialista di letteratura ucraina e traduttrice dell'ultimo libro di Viktoria Amelina, "Guardando le donne guardare la guerra" (edito da Guanda).

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  • Bosnia, tensione alle stelle. E la lezione di Prijedor
    2025/03/16

    Tensione alle stelle in Bosnia-Erzegovina, dove la Procura statale ha emanato un ordine di arresto per Milorad Dodik, il leader nazionalista serbo-bosniaco e presidente della Republika Srpska con l'accusa di attentato all'ordine costituzionale. Provvedimento che acuisce il duro braccio di ferro tra le autorità centrali della Bosnia-Erzegovina a Sarajevo e il leader serbo-bosniaco, da tempo nell'occhio del ciclone e nel mirino della comunità internazionale per le sue crescenti aspirazioni separatiste. Ci risiamo? O forse siamo in un altrove comunque molto pericoloso? Di certo a 30 anni da Dayton la "pace giusta" in Bosnia non c'è. Ne parliamo con Simone Malavolti, storico dei paesi jugoslavi e dei Balcani occidentali nell'età contemporanea, autore di Nazionalismi e "pulizia etnica" in Bosnia-Erzegovina. Prijedor (1990-1995), edito da Pacini Editore.

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