
EP.5 ALFA ROMEO
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Ciao a tutti e benvenuti al nostro viaggio nella storia di un'icona dell'automobilismo italiano! Oggi parliamo di Alfa Romeo, un nome che evoca passione, velocità e design inconfondibile.
Fondata nel 1910 a Milano, nel quartiere del Portello, con il nome originale ALFA (Anonima Lombarda Fabbrica di Automobili), l'azienda ereditò la Società Italiana Automobili Darracq. Da subito, scelse di legare la sua identità alla città di Milano, adottando come marchio la croce rossa e il drago dei Visconti. La prima vettura a uscire dalle officine fu la 24 HP Torpedo del 1910, seguita a breve dalla 40/60 HP Corsa del 1913, capace di toccare i 147 km/h. Un momento chiave fu l'arrivo dell'imprenditore napoletano Nicola Romeo, che non solo aggiunse il suo cognome al nome dell'azienda, ma ne incrementò significativamente la produzione. L'innovazione era già nel DNA, come dimostra la 40/60 HP Aerodynamica del 1914, con le sue velocità "impensabili" per l'epoca.
Il percorso verso la produzione su larga scala vide protagonista la RL (1922-23), descritta come il primo capolavoro, celebre anche nella sua versione da corsa, la Targa Florio, che conquistò i podi in Sicilia, attirando l'attenzione globale. Fu in questa fase che designer come Vittorio Jano diedero vita a vetture leggendarie, tra cui la Pe, che valse il primo titolo mondiale ad Alfa Romeo. Il nome del marchio si legò indissolubilmente alle corse nei primi anni '30, con la 8C-2300 che trionfò a Le Mans nel 1931 e 1934.
Nonostante un momento di grande successo, l'azienda fu nazionalizzata nel 1933. Questa fase portò a un focus sulla produzione di veicoli di uso comune, pur mantenendo viva la tradizione di auto sportive eleganti e di alta qualità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Alfa Romeo si distinse con vetture stradali superlative come la 6C 2500 Super Sport del 1947, un capolavoro di aerodinamica, bellezza e stabilità.
Gli anni '50 videro un adattamento alle nuove esigenze del mercato: l'azienda scelse di produrre automobili di buone prestazioni a prezzi accessibili, pur non rinunciando al suo spirito sportivo. Sotto la direzione di Orazio Satta, l'industrializzazione avanzò, portando alla nascita di icone come la Giulietta Sprint (1954) di Bertone e la Giulietta Spider (1955) di Pininfarina. La Giulietta, con il suo motore da 1300 cc, dimostrò la capacità di Alfa Romeo di concentrare tecnologia ad alte prestazioni in dimensioni contenute.
Il decennio successivo ci regalò la Giulia (1962) e, nel 1966, la Duetto di Pininfarina, un modello la cui silhouette affusolata è rimasta in produzione per quasi trent'anni. Gli anni '70 videro l'arrivo della Alfasud (1971), progettata da Giorgetto Giugiaro, che aumentò notevolmente la quota di mercato.
Fino al 1986, Alfa Romeo rimase sotto il controllo statale attraverso l'IRI. Oggi, parte del gruppo Stellantis dal 2021, continua a celebrare il suo leggendario passato sportivo con modelli dal forte DNA come l'Alfa 4C, ispirata alla 8C Competizione e alla storica 33 Stradale, e i più recenti Tonale, Stelvio, Junior e Giulia, proiettando un'estetica potente e un legame indissolubile con la sua gloriosa storia. Un viaggio attraverso l'ingegneria e la passione italiana, che continua a far sognare!