エピソード

  • 2. Giuliano Boccali | La grande Dea
    2025/06/28
    La Dea è una, ma sullo sfondo di questa ambivalenza strutturale, si rifrange, si immilla in forme ambigue, contradditorie. Si riflette in questo anche la profonda varietà degli ambienti, dove le diverse figure e i diversi culti della Dea si sono sviluppati, dalla corte al villaggio, dalla città al suburbio, alla foresta, al campo di cremazione. Per il fedele hindu, però, che sia il contadino di un villaggio sperduto, o il sottile dottore di un āśram prestigioso, è evidente che la Dea sia una, manifestata in mille forme, in infinite forme, così come in infinite forme, contraddittorie anche, ambivalenti, equivoche, si manifesta la vita.

    Giuliano Boccali è stato per oltre quarant’anni professore di Indologia e di Lingua e letteratura sanscrita (ordinario dal 1987) all’Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Statale di Milano. Studioso in particolare di poesia e letterature della tradizione hindu ha pubblicato numerosi saggi e diverse traduzioni dei capolavori classici come Induismo (con Cinzia Pieruccini, 2008), Poesia d’amore indiana (2009), Suggestioni indiane (2009), Gitagovinda (2009), La storia di Śiva e Pārvatī: Kumārasambhava (2018), Il dio dalle frecce fiorite. Miti e leggende dell’amore in India (2022), Eros, passioni, emozioni nella civiltà dell’India (con Raffaele Torella e Małgorzata Sacha, 2023). Presidente onorario dell’Associazione Italiana di Studi Sanscriti, è collaboratore fisso del supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore” per la cultura e le religioni-filosofie dell’India.
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    41 分
  • 1. Raffaele Torella | Il pensiero dell'India
    2025/05/29
    Non bisogna essere pigri, ovvero non bisogna affidare le nostre conoscenze a ciò che viene ripetuto nei manuali, ma nei limiti del possibile siamo tenuti a un incontro diretto con quelli che sono i testi dell'India, al di là di queste semplificazioni manualistiche e giornalistiche, mettendo in evidenza tutto ciò che funge da granello che inceppa l'organismo.
    Andiamo a cercare tutto ciò che non quadra in questa visione così bella, elegante, spirituale. Invece di continuare per comodità a ripetere questa visione del tutto poi irreale, inesistente, che è anche la più facile da conoscere, che cosa fare? Cercare di entrare nelle pieghe del pensiero indiano in maniera originale e si scopre quella che è stata chiamata più di una volta, l'altra India, un'India che è molto più ricca di quella che noi crediamo di conoscere.

    Raffaele Torella è professore onorario di Lingua e letteratura sanscrita alla Sapienza Università di Roma, dove ha insegnato anche Religioni e filosofie dell’India e Indologia, e presidente dell’Associazione Italiana di Studi Sanscriti. I suoi ambiti di ricerca riguardano principalmente il Tantrismo e lo Śivaismo del Kaśmīr e le scuole logico-epistemologiche del Buddhismo. Tra le sue opere principali figurano Il pensiero dell’India. Un’introduzione (2008), The Philosophical Traditions of India. An Appraisal (2011), Gli Aforismi di Śiva con il commento di Kṣemarāja (Śivasūtravimarśinī) (2013), Utpaladeva, Philosopher of Recognition (con Bettina Bäumer, 2016), The Īśvarapratyabhijñā-kārikā of Utpaladeva with the Author’s Vṛtti. Critical Edition and Annotated Translation (2021, I ed. 1994), Eros, passioni, emozioni nella civiltà dell’India (con Giuliano Boccali e Małgorzata Sacha, 2023). Ha curato i volumi L’Estetica indiana. La scuola di Abhinavagupta di Raniero Gnoli (2023) e Europa e India. Storia di un incontro culturale di Wilhelm Halbfass (2025).
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    34 分