
L'informazione Ambientalista è Irrimediabilmente Inquinata
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Da oltre 50 anni la grancassa dell'#ambientalismo ideologico ha diffuso una narrativa catastrofista volta a scatenare il panico nella popolazione, prima paventando il pericolo di glaciazione poi quello del riscaldamento globale globale.
Ne parliamo con Giampiero Castellotti, che ha scritto il capitolo intitolato "Brutto Clima per l'Informazione" nel volume CRONACHE DEL RIMBAMBIENTALISMO edito dal collettivo Inglorious Globastards.
In sostanza, l'informazione ambientalista è inquinata irrimediabilmente perché rigetta un approccio razionale, che metta in luce i problemi, indichi le soluzioni possibili e soprattutto calcoli i costi da sostenere.
Invece i mestatori fanno credere all'opinione pubblica che #inquinamento ed emissioni di gas climalteranti siano causati dai "cattivi", dai "profittatori", dai "capitalismo", dai "nemici del popolo", dal "profitto". Insomma i propagandisti rossi, riverniciati di verde, hanno instillato nelle menti labili la convinzione che la transizione energetica la pagherà qualcuna altro, i "cattivi" appunto.
Però quando i costi si abbattono sulle tasche della gente comune scattano le reazioni virulente, come è successo in Francia con i gilet gialli. L'esperienza disastrosa del Green New Deal europeo, fortemente voluto dalla Merkel, dalla von der leyen e da tutta la canea "progressista", dovrebbe riportare il dibattito a forti tinte ideologiche entro i confini della realtà.