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L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo, dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Ogni caso ha una sua cartella. Per identificare l'indagine, nella copertina di ognuna, di Falco di solito scrive una frase tratta del dialetto siciliano.

L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Ogni caso ha una sua cartella. Per identificare l'indagine, sulla copertina di ognuna, di Falco di solito scrive una frase tratta del dialetto siciliano.

L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo, dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Ogni caso ha una sua cartella. Per identificare l'indagine, nella copertina di ognuna, di Falco di solito scrive una frase tratta del dialetto siciliano.

L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo, dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Ogni caso ha una sua cartella. Per identificare l'indagine, sulla copertina di ognuna, di Falco di solito scrive una frase tratta del dialetto siciliano.

L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo, dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Nella copertina dei dossier è solito, di proprio pugno, intitolarli con frasi prese dal dialetto siciliano. Uno di questi fascicoli è intitolato "A Cartedda di Babbaluci".

L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Ogni caso ha una sua cartella. Per identificare l'indagine, sulla copertina di ognuna, di Falco di solito scrive una frase tratta del dialetto siciliano.

L'Ispettore Capo Giovanni Di Falco, in servizio presso il Commissariato di pubblica sicurezza di una cittadina marinara della Sicilia occidentale, possiede un suo personale archivio. Si tratta di un armadio di metallo, dove all'interno il poliziotto conserva gli incartamenti ufficiali, in copia, dei casi di cui si è occupato. Ogni caso ha una sua cartella. Per identificare l'indagine, sulla copertina di ognuna, di Falco di solito scrive una frase tratta del dialetto siciliano.

Nava, a sud di Kabul. Gli uomini di un ricco mercante bussano alla porta...

La strada da percorrere con destinazione Russia è lunga: occorrono molte ore di treno. Ma non c'è tempo per annoiarsi: il tragitto è una continua scoperta e rivela la vera essenza di questo straordinario paese attraverso gli incontri con le persone ordinarie che si incrociano in ambienti solo all'apparenza freddi ma che in realtà scaldano il cuore.

Michele kann sich nicht beklagen: Er arbeitet als freier Journalist, schreibt an einem Buch, trifft sich abends mit Freunden, und Frauen wickelt er mit Leichtigkeit um den Finger. Alles bestens. Da beschließt sein bester Freund Federico, den Alltag hinter sich zu lassen und einfach loszufahren.Allein zurückgeblieben, stürzt Michele sich in die Eroberung Francescas. Ein paar Monate sind die beiden im siebten Himmel. Doch Michele weiß, was auf solche Zeiten folgt. Was tun, wenn die Routine sich einschleicht? Wenn man sich selbst und den anderen mehr und mehr aus den Augen verliert? Michele findet keine Antwort - bis ihn eine Nachricht von Federico wachrüttelt. Nun beschließt er, es auch zu probieren: einfach loszufahren.

Drei Lebensregeln sind der einzige Kompass Enaiats auf seiner Überlebensreise, die viele Jahre dauert...

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Vaccini, tra i contagi sottostimati e le polemiche sulle consegne: Vaccini, caos consegne, l'ad Kerkola: "Pfizer non favorisce gli Usa. L'Italia avrà le sue fiale anche se ci fa causa", di Fabio Tonacci e Giuliano Foschini; 28 Sanremo, non piangere: come cantare al Festival, anche senza pubblico, di Gino Castaldi; Vaccini, la sfida dell'Ue "AstraZeneca mente via i segreti dal contratto", di Alberto D'Argenio e Antonello Guerrera; L'allarme dell'intelligence al Governo: "Contagi sottostimati del 50 per cento", di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci.

Guerra totale al Covid: Vaccini, il piano, di Figliuolo; Una task force per aiutare le Regioni più lente, di Tommaso Ciriaco; Decreto Sostegno, verso indennizzi per 2,7 milioni di aziende, di Roberto Petrini; Le scuole aperte per tutta l'estate, ma le lezioni finiranno a giugno, di Corrado Zunino; Una sola dose di vaccino non basta, ecco quali sono i rischi se non si fa il richiamo, di Alberto Mantovani; "Non vendiamo ad altri", ma la mail da Anagni svela il doppio gioco di AstraZeneca, di Michele Bocci, Fabio Tonacci; Coronavirus, donne e giovani sono i nuovi poveri del grande Nord.

Uscire dal Covid. Curva pandemica, vaccini e misure: Italia e Francia ora spingono insieme per avere i vaccini AstraZeneca, di Michele Bocci; Sette su dieci sono stati traditi dal cenone. "Li chiamiamo contagi da Covid-panettone", di Alessandra Ziniti; Fare più vaccini o tenere la seconda dose? Regioni divise dal dilemma del richiamo, di Michele Bocci; Dai musei allo sci, l'Italia non riapre per un altro mese, di Alessandra Ziniti; Zaia: "Curva impazzita per la variante inglese, ma restiamo un modello", di Fabio Tonacci.

Vaccino anti-Covid - Tempi e destinatari: Nell'hub del vaccino: "I sette passaggi chiave perché tutto funzioni", di Fabio Tonacci; Virus, sì della Ue al primo vaccino. Le consegne alla vigilia di Natale, di Alberto D'argenio; Noi, le tribù svelate dal vaccino, di Gabriele Romagnoli; Sì dell'Aifa, il vaccino arriva. Rischio furti, in campo i Servizi, di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci; Peste, colera e vaiolo. Tutte le volte che i vaccini hanno cambiato la storia di Corrado Augias.

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Lotta al Virus: chiusure, reazioni e speranze: La politica divisa fa correre il virus, di Francesco Bei; "Zero didattica e troppa distanza". La scuola in casa di un dodicenne, di Maurizio Crosetti; Code per caffè e fiori. Milano è a porte aperte: "Così non impazziamo", di Giampaolo Visetti; Virus, tutti i dubbi sui dati delle Regioni. Indagano anche i pm, di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci; Covid, oggi il verdetto. Sei Regioni in bilico tra il giallo e l'arancione, di Michele Bocci; L'italiano ribelle per stanchezza che sfida il virus a colpi di sole, di Francesco Merlo.

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