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Throughout the 16th century, wars raged across Europe as kings and republics jostled for wealth and power. Yet one man exceeded all these medieval princes of Christendom: Suleiman the Magnificent. As ruler of the Ottoman Empire, he governed 25 million people from Constantinople, his realm stretching from Persia to the Atlantic Ocean. Twice Suleiman attacked the heart of Europe: first the island of Rhodes, home to the Hospitaller Knights, and secondly, Vienna, the gateway city to the continent.

When we think of “ancient Romans” today, many picture the toga-clad figures of Cicero and Caesar, presiding over a republic, and then an empire, before seeing their world collapse at the hands of barbarians in the fifth century AD. The Romans does away with this narrow vision by offering the first comprehensive account of ancient Rome over the course of two millennia. Prize-winning historian Edward J. Watts recounts the full sweep of Rome’s epic past: the Punic Wars, the fall of the republic, the coming of Christianity, and more.

Before the Romans could become masters of the Mediterranean, they had to first conquer the people of their own peninsula. This book explores the origins of Roman imperialism and the creation of Rome's early Italian empire, bringing new light and interpretations to this important but problematic period in Roman history. It explains how and why the Romans were able to expand their influence within Italy, often through the use of armed conflict, laying the foundations for their great imperial project.

Al principio del ventesimo secolo, a seguito di una crisi di colera che devastò Napoli, la giornalista Matilde Serao volle raccontare al mondo il "ventre" della città, quei quartieri popolari abitati da schiere di poveri costretti all'antica e ingegnosa arte del tirare a campare. Città bella ma dimenticata dallo stato sabaudo, la Napoli di inizio '900 era preda di degrado urbano, crimine organizzato e malattie cui il popolo abbandonato faceva fronte attraverso uno sconfinato repertorio di credenze e superstizioni.

It has been famously pointed out that the Holy Roman Empire was neither holy, nor Roman, but it was also not an empire in the sense people expect when hearing the term, but it is clear that church clergy occupied a privileged place in medieval society. Europe had inherited Christianity from the Roman Empire, and the concept of a united Christendom and empire were practically synonymous. Indeed, there was no real consciousness of the Roman Empire ever having ended.

In this love letter to the world’s favourite country, you’ll find everything youknow and love about Italy: the classic food, the dreamy landscapes, the Renaissance masterpieces. Along the way you’ll meet the people who make Italy what it is, the philosophies they live by and the traditions that make la dolce vita. We all want to live the Italian life. With this book, you’re one step closer.

1742: the famous dome atop Saint Peter's Basilica, designed by Michelangelo, is fractured and threatened with collapse. The dome is the pride of Italy and the largest of its kind anywhere in the world. And no one knows how to fix it. This engaging and colorful narrative tells the overlooked story of how Michelangelo's Dome was saved from disaster by three mathematicians and Pope Benedict XIV, who had asked them for help.

"Der er blod i Ginos årer. I Faustos er der benzin." Rivaliseringen mellem de to cykelhelte Fausto Coppi og Gino Bartali antager episke dimensioner i essayet fra 1949 af den italienske forfatter og krigskorrespondent Curzio Malaparte (1898-1957). Hans skarpe prosa tager læseren med ind i hjertet af cykelsporten, og den berømte duel bliver et billede på kløften mellem tro og rationale, tradition og udvikling i Europa i tiden omkring Anden Verdenskrig.

I moti del 1848 in Sicilia come pretesto per rivalse trasformistiche da parte del notabilato: in questo contesto si svolgono due efferate stragi sulle quali le autorità si affrettarono a stendere un velo di silenzio. La prima strage avvenne a Porto Empedocle, dove il maggiore Sarzana si liberò in un sol colpo di 114 detenuti, soffocandoli e bruciandoli vivi in una cella comune; la seconda ebbe luogo a Pantelleria, dove ad opera di mafiosi e proprietari furono giustiziati 15 contadini in base a pretestuose accuse.

La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione, è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri.

In The Einstein Vendetta, Thomas Harding recounts the story of an unthinkable crime, one that unspools to reveal Italy’s brutal wartime history – its fall to fascism, antisemitism and bitter partisanship – and a family’s search for justice. Vividly told, drawing on previously unpublished archival sources and first-hand accounts, Harding threads history and detective story to build an unquiet, haunting testimony.

Ho trascorso gran parte della mia giovinezza e della mia maturità occupandomi, e scrivendo, del terrorismo italiano. Qualche lettore penserà che sono stato uno sciocco o che non ho saputo impiegare meglio il mio tempo. Ma per un giornalista come me, attivo negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, era quasi fatale che andasse così.

Ci sono buchi in Sardegna che sono case di fate, morti che sono colpa di donne vampiro, fumi sacri che curano i cattivi sogni e acque segrete dove la luna specchiandosi rivela il futuro e i suoi inganni. Ci sono statue di antichi guerrieri alti come nessun sardo è stato mai, truci culti di santi che i papi si sono scordati di canonizzare, porte di pietra che si aprono su mondi ormai scomparsi, e mari di grano lontani dal mare, costellati di menhir contro i quali le promesse spose strusciano impudicamente il ventre nel segreto della notte, vegliate da madri e nonne.

In molti scritti sulla Resistenza sono indicati come autori di attacchi ai tedeschi o vittime dei loro rastrellamenti "i partigiani", senza altra specificazione. Ma in gran parte dei casi si trattò di partigiani comunisti, la cui connotazione politica in seguito è rimasta spesso sotto traccia. Nel dopoguerra fu il loro stesso partito a inglobarli nella sua visione della guerra di Liberazione come "guerra di popolo" combattuta da un ampio fronte antifascista quasi indifferenziato.

Mit Bestsellerautor und Italienkenner Andreas Englisch auf den Spuren alter Pilgerrouten in die Heilige Stadt: packend erzählte Einblicke in die Geschichte Norditaliens und Abstecher zu den wichtigsten kulturellen Highlights sowie wenig bekannten Geheimtipps Ob Pilger oder Plünderer, Kaiser oder Bettelmönche, ob die Suche nach Macht, Reichtum, Erlösung oder Liebe – seit Jahrtausenden zieht es Menschen nach Rom. Viele ihrer Spuren finden sich noch heute an zahlreichen Orten in der Region zwischen den Alpen und dem Tiber.

Nella Resistenza italiana, parte integrante di un conflitto globale che travolge i confini nazionali e spazza vite e destini ai quattro angoli del pianeta, hanno combattuto migliaia di persone – non meno di 15-20.000 – che italiane non erano. Le nazionalità sono decine: statunitensi e britannici, neozelandesi e sudafricani, jugoslavi e francesi, libici, etiopi, eritrei e somali, e poi tedeschi, sovietici, polacchi, cecoslovacchi, ebrei stranieri.

Siamo a Firenze nel 1921, le squadracce fasciste imperversano in città e si organizzano i gruppi di autodifesa socialisti e comunisti. Gli scontri sono all’ordine del giorno e il giovane fascista Giovanni Berta viene prima malmenato e poi gettato da un ponte nell’Arno. Immediatamente i fascisti trasformarono questo fatto in un martirio, enfatizzando la brutalità e la ferocia delle masse operaie. A queste dovevano porre un argine l’indomita fede e il senso di sacrificio dei sostenitori del fascismo.

بينيتو أندريا موسوليني حاكم إيطاليا ما بين 1922 و1943 شغل منصب رئيس الدولة الإيطالية ورئيس وزرائها وفي بعض المراحل وزير الخارجية والداخلية. وهو من مؤسسي الحركة الفاشية الإيطالية وزعمائها، سمي بالدوتشي أي القائد من عام 1930م إلى 1943. يعتبر موسيليني من الشخصيات الرئيسية المهمة في خلق الفاشية.

È tutto vero. È tutto rimasto finora nell’ombra. 1992: la mafia attacca il cuore dello Stato. 2022: trent’anni dopo, una ricostruzione inedita su quelle terribili stragi. Perché quella che fu una vera e propria guerra allo Stato è stata ideata con il contributo di una mafia segreta e intoccabile. Non solo: la strategia stragista di Cosa nostra servì al giovane boss Matteo Messina Denaro per attuare un ricambio generazionale e prendere il comando dell’organizzazione, facendo compiere un salto di qualità alla mafia e trasformandola in maniera profonda, con conseguenze che riusciamo a capire solo oggi.

When Gareth Harney was first handed a Roman coin by his father as a child, he became entranced by its beauty, and its unique ability to connect us with the distant past. He soon learned that the Romans saw coins as far more than just currency—these were metal canvases on which they immortalized their sacred gods, mighty emperors, towering monuments, and brutal battles of conquest. Revealed in those intricate designs struck in gold, silver, and bronze was the epic story of the Roman Empire.