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This collection of writings by Mark Fisher, author of the acclaimed Capitalist Realism, argues that we are haunted by futures that failed to happen. Fisher searches for the traces of these lost futures in the work of David Peace, John Le Carré, Christopher Nolan, Joy Division, Burial, and many others.

The news media is filled with reports of mass shootings, child molestation, road rage, vandalism, sexual harassment, and domestic violence. We instinctively assume that men are the likely perpetrators, and in the vast majority of cases, they are. The incidence of war, rape, crime, torture, genocide, and terrorism are mostly at the hands of men.

IRL, Chris Stedman's personal and searing exploration of authenticity in the digital age, shines a light on how age-old notions of realness - who we are and where we fit in the world - can be freshly understood in our increasingly online lives. Stedman offers a different way of seeing the supposed split between our online and offline selves: the internet and social media are new tools for understanding and expressing ourselves, and the not-always-graceful ways we use these tools can reveal new insights into far older human behaviors and desires.

Taking the provocative first step toward understanding the nature of heroes, this book explains what heroes are and why mankind needs them.

Aquí se reúnen algunas de las inquietudes de Fedro Carlos Guillén, científico y escritor, cuya intención es compartir su curiosidad con los oyentes de una manera fresca y personal. Al tiempo que nos informa sobre los avances y algunas ideas curiosas de los procesos científicos, toma la palabra para pronunciarse sobre temas polémicos, invitando al oyente a formar su propia opinión. Los hechos y posibilidades de la genética, la urgencia del cambio climático, el problema de las seudociencias, así como los aciertos y desaciertos de la propia ciencia, son algunos de ellos.

Un llamamiento a la unidad frente a la fragmentación promovida por el actual activismo o cómo el neoliberalismo fragmentó la identidad de la clase trabajadora....

In Eating the Dinosaur, Klosterman is more entertaining and incisive than ever. Whether he's dissecting the boredom of voyeurism, the reason why music fan's inevitably hate their favorite band's latest album, or why we love watching can't-miss superstars fail spectacularly, Klosterman remains obsessed with the relationship between expectation, reality, and living history. It's amateur anthropology for the present tense, and sometimes it's incredibly funny.

Ritorno del Covid, la corsa al vaccino: Vaccino anti Covid, fabbriche già in moto a novembre 10 milioni di dosi, di Elena Dusi; Il Covid ci toglie anche le feste, di Paolo Di Paolo; Allarme contagi in classe, arrivano i test rapidi. Speranza: "Fare in fretta", di Michele Bocci e Tommaso Ciriaco; Il virus i negazionisti e la maschera della verità, di Gabriele Romagnoli; Contagi verso quota tremila. E il Viminale manda i militari, di Paolo G. Brera; Conte e i contagi: "Attenzione altissima ma interverremo con proporzionalità", di Concetto Vecchio.

Gli insegnamenti che arrivano dal Giappone sono più attuali che mai, anche in Occidente. Ma in cosa consiste esattamente lo spirito giapponese? Wa significa armonia, ma come tutte le parole giapponesi evoca molto di più. Wa è infatti tutto ciò che è mite, sereno e moderato, ma è anche tutto ciò che è giapponese. Wa è un prefisso, che come un sigillo si applica sulle cose e sui concetti. Tramite Wa, il Giappone ci insegna la sua più grande lezione: che la bellezza, la gioia e il senso civile si costruiscono con grande impegno.

¿Por qué, después de más de veinte años con el caso cerrado, el debate sobre la monstruosidad de Woody Allen se ha recrudecido? El síndrome Woody Allen recorre los síntomas que explican esta cuestión.

¿Qué habría sido de nuestra juventud sin el Walkman, Pokémon, Pac-Man, y el anime? ¿Qué sería de nuestros mensajes de texto sin emojis? ¿Y de las celebraciones con amigos sin karaoke? Todas estas innovaciones y más se las debemos a los japoneses. Matt Alt, especialista en Japón y colaborador para medios como The New Yorker, se dio a la tarea de revelar en este libro la historia detrás de las principales creaciones niponas que han conquistado el planeta.

Als die Achtziger ausbrechen, ist Frank Goosen dreizehn, und als sie enden, vierundzwanzig: Dazwischen werden Zechen und Hochöfen stillgelegt, Schimanski erobert die Fernsehbildschirme und Starlight Express die Rollschuhbahnen. Beste Voraussetzungen also, um erwachsen zu werden! In seinen neuen Stories und Glossen nimmt Frank Goosen uns mit in diese legendäre Zeit des kulturellen Wandels und in seine eigene Jugend.

L'anno che verrà ci deve molte risposte. Dopo un anno sconvolto dal Coronavirus, è importante capire il 2021: studiare le sfide chiave dall'economia alla politica, dal cambiamento climatico alla cultura. Good Morning Italia cura una selezione di grandi firme del giornalismo italiano ci accompagna nell'esercizio sul futuro, riflettendo sui protagonisti e sulle tendenze fondamentali per iniziare l'anno che verrà.

Nel "Manuale dell'uomo sociale" troverete le instantanee di inizio secolo. Un'epoca sospesa e vagamente ottimista, appena prima alla crisi finanziaria del 2008 e alla lunga crisi economica che avrebbe segnato gli anni Dieci. Riconoscerete l'Italia ormai abituata a internet, ma sempre ossessionata dai cellulari e dai primi smartphone. Sentirete l'aria economica che cambia: stretti tra stipendi balcanici e prezzi scandinavi, molti connazionali stentavano (per fortuna c'erano le case dei genitori, gli aperitivi abbondanti, gli outlet e i voli low-cost).

Breve storia triste (o BST, sempre per obbedire all'esigenza di sintesi) non è più solo il tormentone che impazza sul web ma, come scrive Ivan Cotroneo nella Prefazione, "una specie di esercizio filosofico che in maniera brutale e diretta toglie fronzoli e orpelli e ti mette di fronte l'essenza possibile della storia, a volerla guardare con il filtro dell'ironia". Una chiave narrativa che mescola brevitas e levitas per raccontare non solo le proprie piccole-grandi sfighe del quotidiano, ma che ora si applica a tutto lo scibile umano.

I lupi stanno tornando. Negli ultimi anni la loro popolazione in tutta Europa è aumentata in modo esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando i duemila esemplari. Sempre più spesso vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce riemergono paure antiche, mai placate del tutto. Nemico da perseguitare, incarnazione del male, pericolo per raccolti e greggi: man mano che avanzava l'urbanizzazione e le foreste lasciavano spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli eserciti o dagli stessi contadini.

Che ci fanno Emmanuel Lévinas e Slavoj Žižek, maestri del pensiero contemporaneo, accanto a Rocco Siffredi e Moana Pozzi, protagonisti di ben altre imprese? Che cosa rende il pop porno, e quindi l'osceno, lo scandaloso, degno oggetto di riflessione filosofica? Cos'è, in una parola, la pornosofia? Dopo aver sgombrato il campo dalla critica politicamente ed eticamente corretta della pornografia, l'autore indaga il nesso fra corpo, amore, perversione, democrazia e, infine, ricerca filosofica.

Schieber, Spieler und Rebellen: Der Bundesligaskandal erschüttert das Land, die Nationalelf um Beckenbauer und Netzer spielt Zauberfußball im Wembley-Stadion und wird Europameister, Willy Brandt übersteht das Misstrauensvotum, die RAF hält Deutschland in Atem, die Band Ton Steine Scherben liefert den Sound für Aufbruch und Protest. Stan Libuda und Rio Reiser sind die Träumer, die die Leser durch ein aufregendes Jahr begleiten und ein Schlaglicht werfen auf die Anatomie der bundesdeutschen Gesellschaft.

Martin Suter (Linda Zervakis) und Benjamin von Stuckrad-Barre (Caren Miosga) unterhalten sich über: Badehosen, Glitzer, Äähm, Hochzeiten, LSD, Teufel, Gott, Madonna, Arbeit, Ibiza, Kochen, Rechnungen, Siri, Fotos, Mundharmonika, Geldscheine, Verliebtheit, Wiedersehen. Den Schweizer Songtext im Kapitel "Arbeit" liest Stephan Eicher. Die Mundharmonika im Abspann spielt Martin Suter.

Lighthearted, quirky, and upbeat, this book explores the portrayal of science and technology on both the big and little screen - and how Hollywood is actually doing a better job of getting it right than ever before. Grounded in the real-word, and often cutting-edge, science and technology that inspires fictional science, the authors survey Hollywood depictions of topics such as quantum mechanics, parallel universes, and alien worlds.