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Perhaps one of the most revolutionary works of philosophy ever presented, The Phenomenology of Spirit is Hegel's 1807 work that is in numerous ways extraordinary. A myriad of topics are discussed, and explained in such a harmoniously complex way that the method has been termed Hegelian dialectic. Ultimately, the work as a whole is a remarkable study of the mind's growth from its direct awareness to scientific philosophy, proving to be a difficult yet highly influential and enduring work.

Must the sins of America's past poison its hope for the future? Lately the American Left, withdrawing into the ivied halls of academe to rue the nation's shame, has answered "yes" in both word and deed. In Achieving Our Country, one of America's foremost philosophers challenges this lost generation of the Left to understand the role it might play in the great tradition of democratic intellectual labor that started with writers like Walt Whitman and John Dewey.

Some people bounce back in response to setbacks; others break. We often think that these responses are hardwired, but fortunately this is not the case. Stoicism offers us an alternative approach. Plumbing the wisdom of one of the most popular and successful schools of thought from ancient Rome, philosopher William B. Irvine teaches us to turn any challenge on its head. The Stoic Challenge, then, is the ultimate guide to improving your quality of life through tactics developed by ancient Stoics, from Marcus Aurelius and Seneca to Epictetus.

Burns highlights the two facets of Rand's work that make her a perennial draw for those on the right: Her promotion of capitalism, and her defense of limited government. Both sprang from her early, bitter experience of life under Communism, and became among the most deeply enduring of her messages, attracting a diverse audience of college students and intellectuals, business people and Republican Party activists, libertarians and conservatives.

Here is a concise, comprehensive overview of Wilber's revolutionary thought and its application in today's world. In A Theory of Everything, Wilber uses clear, nontechnical language to present complex, cutting-edge theories that integrate the realms of body, mind, soul, and spirit. He then demonstrates how these theories and models can be applied to real-world problems in areas such as politics, medicine, business, education, and the environment.

As a neuroscientist, Marjorie Woollacott had no doubts that the brain was a purely physical entity controlled by chemicals and electrical pulses. When she experimented with meditation for the first time, however, her entire world changed. Woollacott's journey through years of meditation has made her question the reality she built her career upon and has forced her to ask what human consciousness really is.

Former Oxford Philosophy Fellow Robert Rowland Smith whisks you through an ordinary day with history's most extraordinary thinkers, explaining what they might have to say about your routine. From waking up in the morning through traveling to work, shopping, eating, going to a party, falling asleep, and dreaming, Smith connects our most mundane habits to the wider world of ideas.Start with waking up: What does it really mean to be awake? How do we know we're not still dreaming?

La philosophie intrigue ou effraie ceux qui ne la connaissent pas. Elle passionne, depuis vingt-cinq siècles, beaucoup de ceux qui ont pris la peine de l'étudier, à commencer par certains des plus grands génies de l'humanité, qui ont fait son histoire et sa grandeur. C'est cette passion que le présent ouvrage veut rendre compréhensible. Il explique ce qu'est la philosophie, comment elle a évolué à travers les siècles, enfin quels sont les grands courants, dans chaque domaine, qui la traversent ou s'y affrontent.

At the heart of this classic, seminal book is Julian Jaynes' still-controversial thesis that human consciousness did not begin far back in animal evolution but instead is a learned process that came about only 3,000 years ago and is still developing. The implications of this revolutionary scientific paradigm extend into virtually every aspect of our psychology, our history and culture, our religion - and indeed our future.

Cet ouvrage part de ceux qui ont réussi à faire cristalliser une approche, une attitude, un esprit, pour offrir au lecteur la reprise des étapes majeures de l'aventure de la pensée occidentale depuis Parménide jusqu'à Sartre et Bruaire en passant par Platon, Descartes, Spinoza, Kant, Marx, Nietzsche ou encore Bergson.

Chi è il Dio dei monoteismi? Non certo il Dio di cui discutono atei e credenti, ma un Dio tragico e assoluto, drammatico nella sua Unità e apertura al mondo. È il concetto più alto: pensarlo significa affondare negli abissi del monoteismo, scorgere l'imperscrutabilità di questa presenza-assenza che da sempre ingombra la vita dell'uomo. Ma è anche il Dio che irrompe nella storia con uno sguardo di Amore verso l'Uomo e si fa sorgente di libertà e giustizia.

Solo pochi mesi fa lo chiamavamo "nostro" e adesso lo abbiamo già regalato alla storia. È fragile da maneggiare, per niente facile da catalogare. Eppure come ha detto sagacemente Karl Popper "il Novecento è stato un secolo così pieno di correnti che, vedrete, la sua influenza si diffonderà dappertutto". Scandita dalle menti più bizzarre, la filosofia del secolo che ci ha dato i natali ci lascia con ardite provocazioni, brillanti interrogativi e una certezza: il futuro è aperto, come una partita di flipper, con tutte te sue luci e i suoi bonus, le buche e i respingenti.

Solidarietà, empatia, simpatia, compassione: parole di cui oggi nel discorso pubblico e nel linguaggio della politica si è quasi persa traccia. E questo, proprio mentre milioni di uomini e donne chiedono aiuto attraversando mari e tribolazioni, e mentre la povertà e le diseguaglianze crescono anche nel mondo ricco. Perché entrare in contatto con le emozioni altrui è diventato così difficile? E che cosa accade quando un essere umano le vede e le sente, le emozioni dell'altro?

La filosofia come non ve l'hanno mai mostrata. Divertente e irriverente e, incredibile a dirsi, perfino comprensibile e utile. Rende conto di tutte le correnti, sintetizza le intuizioni più brillanti in un pensiero stupendo, suggerisce le applicazioni pratiche di ogni teoria, propone una colonna sonora per ciascuna riflessione filosofica, invita a sperimentare il valore di mercato delle diverse dottrine. Dall'Età dei Lumi ai contemporanei, da Cartesio a Popper, da Voltaire ad Heidegger, questa è la storia non autorizzata di cinque secoli di pensiero filosofico.

Profezia e utopia, due categorie fondanti dello sviluppo dell'Occidente moderno. La tensione dialettica che le ha caratterizzate nel corso dei secoli e il dualismo istituzionale che si è creato tra potere religioso e potere politico hanno permesso all'Occidente la conquista delle sue libertà, dallo stato di diritto alla stessa democrazia. Oggi, sbiadito ormai ogni progetto utopico, il declino dell'Europa non può essere letto solo come corruzione delle regole e delle istituzioni, ma come conseguenza di una crisi di civiltà.

Questa è una storia della filosofia liofilizzata, in modica quantità, per uso personale, come non ve l'hanno mai raccontata. È una storia vera, o almeno verosimile, divertente, irriverente e utile. Rende conto delle diverse correnti, sintetizza le riflessioni più brillanti in un pensiero stupendo, suggerisce le applicazioni pratiche, elenca i tifosi presunti, riflette persino sul valore di mercato delle diverse teorie.

A lungo l'umanità si è considerata perfetta, attribuendo le proprie eventuali défaillances all'alienazione portata dalla tecnica o all'azione di entità arcane e malvage come il Capitale e l'Europa. Ma sarebbe bastato un esame di coscienza per capire che il problema era un altro: l'imbecillità, dentro e fuori di noi. L'imbecillità è una cosa seria, a cui sinora non si è dato che uno sguardo distratto, come fosse una cosa per pochi e, soprattutto, per altri. Non è così, e, appena ce ne accorgiamo, i conti tornano, nell'economia, nella società e nella storia.

Dike, la Giustizia, figlia degli Dei, sarà forse costretta, alla fine del suo destino, a coincidere con Nomos, il diritto posto dalla volontà umana uscita da una guerra vittoriosa? La Giustizia apparirebbe allora come un fatto, indisgiungibile dal fatto del potere e delle sue leggi. Oppure Dike, la Giustizia, fa segno, indica qualcosa che trascende i fatti, e che tuttavia deve coi fatti del potere e delle leggi implicarsi? Ecco l'interrogazione eterna della nostra civiltà.

Proprio come l'Idra, il mostro mitologico le cui teste, mozzate da Ercole, avevano il potere di rinascere raddoppiandosi, il capitalismo, un tempo solo occidentale oggi planetario, ricompare sulla scena del mondo riproponendo nuove e più sofisticate forme di schiavitù. Ma se è vero che dai grandi conflitti del '900 il capitalismo è uscito vincitore trionfando su ogni rivoluzione, è altrettanto vero che "l'uguaglianza è una necessità che si ripresenta continuamente, come la fame".

L'ansia della psichiatria di accreditarsi come scienza, sul modello delle scienze della natura, ha portato all'oggettivazione del folle nella più completa rimozione della sua soggettività. Quello che per un greco antico era un "invasato dal dio", per un medievale un "posseduto dal demonio", per la scienza psichiatrica diventa un "malato". L'uso di termini come mente e corpo, apparato psico-fisico, psico-somatico, bio-psicologico dicono che la psichiatria non ha mai riconosciuto l'unità dell'esistenza, ma solo la composizione delle parti.