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Avril 2011, Xavier Dupont de Ligonnès s'évanouit quelque part dans le sud de la France, laissant derrière lui sa famille assassinée, enterrée avec soin sous la terrasse de leur maison. Au-delà du fait divers, une question demeure : comment devient-on le meurtrier présumé de ses enfants, de sa femme, de ses deux chiens ?

Questa è la storia inedita della figlia di un padrino e della sua ribellione soffocata. Lo hanno svelato i pentiti: Lia Pipitone sarebbe stata uccisa per ordine del padre, uno dei capimafia più fedeli a Riina e Provenzano. La colpa: avrebbe intrattenuto una relazione extraconiugale. Ma dopo un processo il padre è stato scagionato e il giallo è rimasto irrisolto. Adesso l'indagine di un figlio e di un giornalista riapre il caso della giovane assassinata a Palermo il 23 settembre 1983 durante una finta rapina.

Una exploración conmovedora y reveladora de la vida jasídica y las luchas de un hombre con la fe, la familia y la comunidad. Shulem Deen creció creyendo que las preguntas son peligrosas. Como miembro de la comunidad skver, una de las sectas jasídicas más aisladas de Estados Unidos, sabe poco sobre el mundo exterior, solo que hay que evitarlo. Conciertan su matrimonio a los dieciocho años y pronto le siguen varios hijos.

A Correggio, fra il 1939 e il 1940, Leonarda Cianciulli uccise tre donne, impadronendosi dei loro beni e distruggendone i corpi. Nel 1946 il processo alla "saponificatrice" ebbe una risonanza enorme in un'Italia che, ormai uscita dal fascismo, riscopriva il fascino un po' morboso dei grandi fattacci di nera. A fare di quest'assassina seriale un archetipo della criminalità femminile non è solo la particolare efferatezza dei tre delitti, ma l'immagine complessiva che la giustizia, la psichiatria, i giornali e l'opinione pubblica restituirono della vicenda.

Tatiana Brillant a été négociatrice au RAID. Pendant plus de 13 ans, elle fut le seul officier féminin à exercer ce métier au sein de cette prestigieuse unité d'élite. "Sa mascotte est la panthère, sa devise tient en trois mots : "Servir sans faillir". Tatiana n'y a jamais dérogé. Elle s'est imposée en prouvant que la négociation n'est pas une question de genre mais avant tout une affaire de spécialistes. C'est la crédibilité de l'interlocuteur ou de l'interlocutrice qui compte."

Sont-elles pires que les hommes ? L'univers des tueurs en série, et tout le fantasme qui entoure ces êtres capables des actes les plus barbares, attire et interroge. Le nombre de séries, de films, de documentaires, de programmes de télévision comme "Faites entrer l'accusé" ou "Snapped", et de livres basés sur ces affaires plus que macabres le montrent. Mais en dépit de cet engouement médiatique, il y a très peu d'ouvrages consacrés aux tueuses en série. Pourtant ces femmes multi-criminelles existent. Un peu moins nombreuses, certes, mais tout aussi tordues que les hommes !

After covering racial unrest in the remote northwest corner of his home state of Nebraska in 1999, journalist Stew Magnuson returned four years later to consider the larger questions of its peoples, their paths, and the forces that separate them. Examining Raymond Yellow Thunder’s death at the hands of four White men in 1972, Magnuson looks deep into the past that gave rise to the tragedy. Situating long-ranging repercussions within 130 years of context, he also recounts the largely forgotten struggles of American Indian Movement activist Bob Yellow Bird.

Una historia que parece de ficción pero no lo es. Lucía Garrido, atrapada en una red de corrupción policial y narcotráfico en el sur de España, sabía que la iban a matar. Buscó ayuda pero nunca halló respuesta. Se cansó de denunciar en el juzgado, en los cuarteles de la Guardia Civil, incluso en las asociaciones de mujeres... pero una y otra vez le denegaron la orden de protección.

J. Jesús Esquivel, autor de La D.E.A. en México, ha conseguido develar los entresijos del narcotráfico en Estados Unidos al sumergirse en la lectura de incontables expedientes judiciales, además de entrevistar a informantes clave.

"Il sasso in bocca" è la cronaca in presa diretta di come la mafia conquistò la Sicilia, l'Italia intera e pezzi degli Stati Uniti. O di come tentò di farlo, nella sottovalutazione colpevole di molti che avrebbero dovuto combatterla. Non è un audiolibro di archeologia mafiosa, ma la radiografia lucida di chi ha compreso che la mafia non è un modo di pensare o un costume tribale, ma un'organizzazione che punta con ogni mezzo a rafforzare il proprio potere e che, di volta in volta, può essere funzionale al potere stesso.

C'è stato un tempo in cui, nella Sicilia lacerata da una furiosa guerra di mafia, si fecero largo gruppi di picciotti senza regole e senza padroni, che si misero in testa di arricchirsi con le rapine e con le estorsioni. Presto vennero coinvolti nelle faide tra vecchi e nuovi boss di Cosa nostra e si trasformarono in killer spietati. Li chiamavano stiddari. Tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta seminarono il terrore nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani.

Chi sono gli uomini che hanno combattuto in prima fila il terrorismo negli anni di piombo? Chi sono gli uomini che agli ordini del generale Carlo Alberto dalla Chiesa hanno indagato, rischiato, vissuto come clandestini, servito il Paese e la democrazia, per essere dimenticati dopo l'uccisione del loro comandante passato a combattere la mafia? Questo audiolibro racconta per la prima volta la lotta al terrorismo attraverso la voce dei protagonisti che sostennero il peso di un impegno senza limiti. Ne nasce una storia sincera, per molti aspetti nuova, che smonta sospetti.

Falco per i colleghi. Mario Bottari per i boss. Giulio per la moglie. Carlos nella sua ultima missione. Tante le identità di un maresciallo dei carabinieri sotto copertura infiltrato nel business del narcotraffico per tutti gli anni Novanta, quando i tir carichi di droga invadono il mercato europeo. Falco segue le rotte degli stupefacenti attraverso rischiose operazioni in Italia, Svizzera, Stati Uniti, Colombia, Bolivia, Turchia; e per un decennio tratta affari con mafiosi e trafficanti, vive a stretto contatto con killer e confidenti, in un pericoloso intreccio di rapporti.

Forse non tutti sanno che l'Italia è stata sull'orlo della guerra civile. Era il 14 luglio del 1948, e il Paese si avviava faticosamente a uscire dalle macerie del conflitto mondiale, quando un giovane di 25 anni cerca di uccidere Palmiro Togliatti, capo del Partito comunista. Antonio Pallante, l'autore dell'attentato oggi ultranovantenne ma ancora lucidissimo, racconta per la prima volta la sua storia: dai quattro anni in seminario a quel colpo di pistola che nel '43 interruppe le linee telefoniche fra Roma e Tripoli, fra il Duce e la Libia, e lo mandò quasi sotto processo.

È il 31 gennaio del 1965 quando Nino Marano entra in carcere per aver rubato melanzane e peperoni, la ruota di un'Ape e una bicicletta. L'aveva rubata, racconta, "per andare a lavorare come manovale, non l'avessi mai fatto. Ci sono rimasto per un'eternità. La cella, la coabitazione coatta mi hanno trasformato. Dietro quelle sbarre le mie mani si sono macchiate di sangue e io sono diventato un assassino". Il presidente della Repubblica è Giuseppe Saragat, s'inaugura il traforo del Monte Bianco e i Beatles arrivano in Italia ma Nino sembra uscito da un romanzo di Verga.

Un audiolibro que aporta las claves para esclarecer un suceso que definió la historia del narcotráfico en México: el asesinato del agente de la DEA Enrique Kiki Camarena, en febrero de 1985. Se trata de un caso emblemático que pone en evidencia la forma en que el crimen organizado adquirió un poder prácticamente ilimitado en nuestro país, gracias a la complicidad urdida con policías, militares y funcionarios públicos, algunos de ellos aún en activo.

They were the DeMeo gang - the most deadly hit men in organized crime. Their Mafia higher-ups came to know, use, and ultimately fear them as the Murder Machine. They killed for profit and for pleasure, following cold-blooded plans and wild whims, from the mean streets of New York to the Florida Gold Coast, and from coast to coast. Now complete with personal revelations of one of the key players, this is the savage story that leaves no corpse unturned in its terrifying telling.

El combate al narcotráfico en México desde el punto de vista de los agentes de la Agencia Antidrogas de Estados Unidos, con los testimonios de varios de ellos que han trabajado en nuestro país en diversos momentos. Hasta hoy no se había escrito una investigación como ésta. Se sospechaba que la DEA operaba en el territorio nacional con entera libertad, pero se carecía de evidencias como las que aquí presenta J. Jesús Esquivel.

Hay historias que mejoran con el tiempo. Sobre todo si suceden en Italia, porque allí las ondas expansivas de las investigaciones judiciales son interestelares: rascas un poco y aparecen conspiraciones de película de serie B en las que no falta ningún elemento, desde grupos terroristas a tramas vaticanas. Parece muy sofisticado, pero no se engañen: la mafia es una fábula estúpida sin ningún glamour.

En un caluroso 22 de julio de 1975 en el Cortijo de Los Galindos, situado en Paradas, un pueblo de la campiña sevillana se cometió un terrible crimen en el que murieron cinco personas. Aquello supuso una verdadera conmoción para la España de la época. A pesar de decenas de años de investigación, el crimen jamás fue resuelto, dando pábulo a novelas, películas y a teorías disparatadas, donde casi siempre se acusaba a uno de los asesinados. Debido a la desastrosa investigación, hace ya más de 20 años que los crímenes prescribieron.