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Questo libro l'ho scritto quando avevo 16 anni, lo dedico a mia madre. Forse, dopo un'attenta lettura, sarebbe stata molto fiera di me. Sicuramente si sarebbe lamentata per la poca luce e poi, avvicinandosi alla finestra, con il suo sguardo da scolaretta lo avrebbe letto tutto d'un fiato. Lo dedico a tutti quelli che come me non credono all'amore e che rimpiangono di non aver dimostrato a "qualcuno" i propri sentimenti, per il loro carattere irascibile. Lo dedico a tutte le ragazze che sono state con me. E a loro chiedo scusa se qualche episodio ricorderà momenti particolari passati insieme.

Il protagonista di questa mini-storia è un ragazzo di nome Emmanuel, un bel ventenne che si trova all’improvviso in difficoltà economiche e per far fronte all’emergenza pensa di tentare la carriera di fotomodello “a tempo perso”, nonostante la sua timidezza e la sua introversione; in questo tentativo è incoraggiato dai suoi fedeli amici Carlos e Mayra. Il caso vuole che la scelta di Emmanuel cada su Gianni Gandolfini, un fotografo di moda piuttosto noto nel Milanese.

E' la storia di un'ombra che, non si sa come, perde il suo corpo, il marinaio appunto. Per ritrovarlo, intraprende un viaggio in cui incontrerà vari personaggi e ognuno di loro rappresenterà per lei una esperienza importante, un momento di crescita. Col trascorrere del tempo si creerà un corpo fittizio composto, in parte dai ricordi frammentati dei personaggi che ha incontrato e, in parte, da una sua personalità nuova e inaspettata, nata dalle avventure che ha vissuto.

Chiara è una donna di quarantacinque anni, laureata in filosofia e di professione bibliotecaria. Con queste premesse si rivolge a Sofia, una psicoterapeuta sua coetanea, con un'angosciante richiesta: «Non voglio morire». Sofia prende Chiara per mano e si pone davanti a lei come uno specchio chiarificatore, tentando di riportarla su, lontana dall'abisso nel quale era sprofondata.

Questo è il racconto umoristico dell'esperimento di una Giustizia totalmente affidata all'intelligenza artificiale. La comicità nasce dall'intreccio tra i vari personaggi e le varie categorie favorevoli e avverse alla realizzazione di una "Giustizia Robotica".

Ogni scelta porta con sé delle conseguenze. Nel mio caso, mi ha costretta a stare lontana da casa. La separazione è stata brusca, ma ora sto finalmente tornando. L'accademia mi aspetta, sono stata ammessa. So di essere pronta, ma so anche che ci sarà anche lui. Posso ignorarlo, non sarà un problema. Se non fosse che lui non è della mia stessa idea. Dimitri è disposto a tutto per fare di nuovo parte della mia vita, ma stavolta il mio cuore mi dà indicazioni contrastanti, soprattutto quando sono sola con il mio istruttore, Vladimir.

Emmanuel è un adolescente irrequieto, figlio di una famiglia di piccoli industriali torinesi, incapace di accontentarsi del molto che possiede e con una personalità borderline che lo porterà a fare esperienze intense e disordinate, alla ricerca di un "senso". In questa sua ricerca travolge diversi personaggi, tra cui Antonia, la fidanzata del fratello Michele, finendo per mettere nei guai se stesso e lei.

Una notte in una città spenta, illuminata dai neon, che crea un paesaggio quasi surreale. Un uomo cammina tra le strade, invisibile e silenzioso, con un’apparenza ordinaria che cela un significato straordinario: è Dio. Non il Dio maestoso e onnipotente delle religioni, ma un “dio delle piccole cose,” legato ai desideri e ai bisogni insignificanti degli uomini, come trovare un oggetto smarrito o vivere piccole soddisfazioni. Attraverso questa figura, il racconto riflette sull’umanità e sulla sua indifferenza, meschinità e incapacità di cogliere il bello nei dettagli.

È una calda giornata d'estate."I Piccoli Sognatori" si danno appuntamento al lago. L'aria è carica di eccitazione, il sole splende alto, un vento fresco muove le foglie degli alberi e i passeri cinguettano che è un piacere star lì a sentirli.All'improvviso...La spensieratezza diventa panico. Un tuffo. E Lukyan non riemerge."Lukyan dove sei?". Urlano disperati.Spavento e terrore. Si guardano l'un l'altro. Occhi negli occhi.Senza dire una parola. Senza saper cosa fare. Yascha reagisce. Decide di lanciarsi. Gli altri si stringono in circolo, per farsi coraggio a vicenda. Scrutano l'acqua.

Seletne è una ballata sensoriale e sentimentale. Coincidenze, segni, sogni premonitori, profumi, sentimenti, emozioni travolgenti ci trascineranno in altre dimensioni. Seletne vuole ricordare che siamo esseri spirituali, energetici e con molte dimensioni. Le due anatomie principali dell’essere umano, quella fisica e visibile e l'altra totalmente invisibile devono essere in armonia per una vita serena e felice.

Il romanzo è tratto da un diario autentico, scritto da un adolescente di cui si sono perse le tracce anni fa, che chiameremo per convenzione Emmanuel; la sua scomparsa risale al 1997, quindi il libro è ambientato nei primi anni '90. Emmanuel è un adolescente irrequieto, figlio di una famiglia di piccoli industriali torinesi, incapace di accontentarsi del molto che possiede e con una personalità borderline che lo porterà a fare esperienze intense e disordinate, alla ricerca di un "senso".