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20.000 chilometri in Vespa, sei mesi e mezzo all'interno di un viaggio attraverso Angola, Namibia, Botswana, Sudafrica, Lesotho, Swaziland, Mozambico, Zimbabwe, Malawi, Tanzania, Kenya, Etiopia e Gibuti, per completare il periplo, iniziato in Marocco, di un continente dove l'ingiustizia, la vulnerabilità e la tragedia sono elevate all'ennesima potenza, una Babele dove ragazzini dodicenni addestrati dai guerriglieri hanno già ucciso e bevuto il sangue dei nemici; dove la corruzione e la disonestà sono virtù per sopravvivere.

Dopo quattro lunghi viaggi in Vespa attraverso 134 paesi, dopo più di 250.000 chilometri in sella alle sue due ruote, nel 2004 Giorgio Bettinelli decide di iniziare una nuova vita in Cina. Compra una casa sulla riva sinistra del Mekong, si sposa. Sembra l'avvio di una stagione della vita più sedentaria, o almeno più tranquilla. E invece il demone del movimento è di nuovo in agguato.

Incontriamo, nella storia d'Italia, una lunga serie di sovrani di ogni genere - papi, re, duchi - grazie ai quali la penisola è stata costellata di regge e residenze prestigiose. Grandi architetti come Juvarra, Vanvitelli e Piermarini, affiancati da letterati e da artisti, hanno contribuito a trasporre sul piano della progettazione, dell'estetica, della decorazione le esigenze politiche e di autocelebrazione dei loro committenti.

Vigne circondate da boschi, o dai resti di città perdute, vigne immerse in paesaggi incantevoli, vigne che abbracciano antiche abbazie, si dispiegano alle pendici di un vulcano o a picco sul mare: tanto variegati sono i territori del vino italiani. Seguiamolo allora questo itinerario, da sud a nord, privilegiando i vitigni più antichi, anche millenari, che sono giunti nella penisola lungo le direttrici dei coloni Greci, o frutto di domesticazione da parte degli Etruschi o di popolazioni locali.

Mister Piccolo è uno scrittore al quale viene fatta una proposta: girare il mondo insieme ad altri sei colleghi. Così comincia per lui un'avventura all'insegna della diversità: quella di popolazioni lontane, ma soprattutto della sua. Sì, perché Mister Piccolo, con il bagaglio di Occidente che si porta dietro, capisce ben presto che il vero diverso è lui, segnato dal marchio del privilegio che azzera le distanze geografiche e amplifica le differenze sociali.

Il viaggio più affascinante è un viaggio antico, graduale, privato e sociale insieme: il viaggio in treno. I treni sono teatri, caffè, bazar. L'unico talk-show che non conosce crisi è quello che si replica quotidianamente sulle rotaie. La confidenza genera libertà: ci ha messo insieme il caso, ci dividerà una stazione. I treni aiutano a pensare. Tutti i grandi viaggi - dai pellegrinaggi cattolici al Grand Tour, dalla prima partenza con gli amici al viaggio di nozze - sono, in fondo, una scoperta di se stessi: il panorama che c'interessa sta dentro di noi.

Fed up with questions about what he was going to do when he retired, Edward decided to get on his bicycle and ride from Le Havre to the Mediterranean. He struggled in Normandy to get directions from old men tipsy on Calvados by 9 am, passed by prairies of corn and acres of sunflowers, and hit his stride on the towpath of the Burgundy canal. He explored the mystery of what an ouvrier eats for lunch, and was barred from a swimming pool because his trunks were too decent.

Eighteen years ago, Joe Bennett left England for a holiday. Now he’s come back. But how is the England of his memory different from the England of the motorway? Identikit high streets, New Labour, chicken tikka - things aren’t what they used to be. But the longer Joe travels, the more he wonders whether things were ever what they used to be. Even a century ago, H. V. Morton, the nation’s most celebrated eulogiser, was In Search of England.

Simon Majumdar is a man on a mission, and he might just be hungry enough to accomplish it. Setting out in search of the ultimate meal, he travels to every corner of the globe - from China to Brazil and from Finland to Japan. He tries everything, from mouldy shark in Iceland (not very nice) to kare stew in the Philippines (almost unimaginably delicious) and befriends (and sometimes fights with) some extraordinary characters along the way.

The author travels from London to Baghdad by train, following the route of an identical journey made by Agatha Christie in 1928. Many of the countries Eames passes through have been deeply troubled in recent years. Merging literary biography with travel adventure, The 8.55 to Baghdad is the journey of a lifetime.

In this intrepid and humorous travelogue, Carlo Pizzati embarks on a quest to find a cure for a backache that has tortured him for 20 years. Carlo travels from a posturologist's office in northern Italy to the rarefied mountain air of Boulder to seek a variety of New Age alternative cures; from a trance-dance venue hidden near the woods of Cinque Terre to an exorcist-shaman's den near Buenos Aires, who photographs demons and auras. Eventually, Carlo fetches up in India, to live and learn from the yogis at the Ashtanga yoga centre in Mysore.

In 1913, before there is a rumor of war in Europe, Matthias Wrenn and Con Hatchel, lifelong friends from Ballyrannel in the Irish midlands, decide to see the world at the expense of the king of England and join the British army. A year later, while en route to India, their troop ship is recalled and they soon find themselves in the European slaughterhouse that was World War I.

Juin-juillet-août 2023. Traverser pendant trois mois le Grand Désert Victoria et le désert de Gibson dans l’Outback australien : voici le nouveau défi de Sarah Marquis, qui nous emmène dans un monde où il faut savoir décrypter les signes que nous envoie la nature et qui entre en résonance avec notre propre histoire. Qualifiée de " folie " par les locaux, au vu de l’isolement, du manque d’eau et de nourriture des territoires qu’elle va parcourir, cette nouvelle expédition à laquelle l’exploratrice s’était minutieusement préparée prend un tout autre tournant lorsque peu de temps avant son départ sa mère décède subitement.

Tutto ha inizio da una coppia e dalle loro caselle di posta che, in un continuo botta e risposta di messaggi e condivisioni, si riempiono velocemente di foto di luoghi idilliaci che non solo sembrano irraggiungibili, ma lo sono davvero, data la condizione di immobilità a cui Sara, Gian Marco e il resto del mondo sono stati costretti negli ultimi due anni. È in questa bolla di «poi vorrei» che nasce l’idea di Yes Weekend: un format che, dopo aver mosso i primi timidi passi sui social, è diventato una trasmissione di successo su Sky TG24.

Lunga nuvola bianca non è una guida turistica, per questo esiste già la Lonely Planet. Non è la storia di un uomo in carriera che ha mollato tutto per girare il mondo. Non parla di un viaggio in Asia senza soldi e senza prendere aerei. Non è nemmeno una guida pratica atta a muovere i primi passi lontani da casa. È la Nuova Zelanda raccontata attraverso gli occhi di un viaggiatore, ritrovatosi lontano da casa durante la pandemia.

Questa non vuol essere una guida ma un viaggio tra passato e futuro: una personalissima mappatura di ciò che (ancora per poco) sopravvive dell'Avana più letteraria: le strade, le piazze, gli edifici, raccontati e vissuti nel corso del tempo da Alejo Carpentier, Pedro Juan Gutiérrez, Virgilio Piñera, Miguel Barnet, solo per citare alcuni nomi fondamentali della narrativa cubana del Novecento.

Brasileiros, quando pensam no Canadá, vislumbram uma terra de gelo e neve, com rios e lagos repletos de salmões saltitantes. Um lugar de florestas muito frias, imensas massas verdes que se estendem até o horizonte e terminam em geleiras. Um país de cidades limpas, organizadas e seguras, com policiais educados dando orientações aos transeuntes perdidos...

Anthony Bourdain conhecia o mundo como poucos. Suas viagens o levaram dos recônditos secretos de Nova York a casas comunais de tribos em Bornéu; da vida cosmopolita em Buenos Aires, Paris e Xangai aos cenários de beleza extraordinária da Tanzânia e de solidão deslumbrante do deserto de Rub’ al-Khali, no Omã. Em Volta ao mundo, esse vasto conjunto de experiências é apresentado em forma de um guia de viagens divertido, prático e objetivo, oferecendo um gostinho dos lugares selecionados pela memória afetiva de Bourdain.

In prose as crystalline as his view to the Pyrenees on a clear day, Allman animates Lauzerte and its surrounding communities—Cahors, Moissac, Montauban—all ever in thrall to the magnetic impulse of Paris. Witness to so many dramas over the centuries, his house comes alive as a historical protagonist in its own right, from its wine-cellar cave to the roof where he wages futile battle with pigeons, to the life lessons it conveys. “The onward march of history, my House keeps demonstrating, never takes a rest,” he observes, pulling us vividly into his world.

A Índia é tudo aquilo que um turista vê. Mas também o seu oposto. Os contrastes estão a cada esquina. O país é espiritual e material; pacífico e violento; rico e pobre; antigo e moderno. A jornalista Florência Costa—que tem laços de família com a Índia, onde viveu por muitos anos—nos leva à cozinha indiana, com seus múltiplos temperos; às festas monumentais de casamentos arranjados; à espiritualidade e às religiões e até aos banheiros (raros).