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Guerrilla Warfare by the revolutionary Ernesto Che Guevara, written in 1960, has become a how-to manual for thousands of guerrilla fighters in various countries around the world. Guevara intended it to be a guidebook on guerrilla warfare, as inspiration for the revolutionary movement. Fascinating to admirers and adversaries alike, he captured the minds of millions with his leadership and his belief in guerrilla warfare as the only effective agent to achieve political change.

Drawing on a huge range of sources - letters, memoirs, conversations - Orlando Figes tells the story of how Russians tried to endure life under Stalin. Those who shaped the political system became, very frequently, its victims. Those who were its victims were frequently quite blameless. The Whisperers recreates the sort of maze in which Russians found themselves, where an unwitting wrong turn could either destroy a family or, perversely, later save it: a society in which everyone spoke in whispers - whether to protect themselves, their families, neighbours or friends - or to inform on them.

In a hugely ambitious study that crosses continents, languages, and almost a century, Gregory Woods identifies the ways in which homosexuality has helped shape Western culture. Extending from the trials of Oscar Wilde to the gay liberation era, this book examines a period in which increased visibility made acceptance of homosexuality one of the measures of modernity.

In The People's Republic of Amnesia, NPR correspondent Louisa Lim charts how the events of June 4 changed China, and how China changed the events of June 4 by rewriting its own history. Lim reveals new details about those fateful days, including how one of the country's most senior politicians lost a family member to an army bullet, as well as the inside story of the young soldiers sent to clear Tiananmen Square.

The astounding memoir of a World War II veteran who spent three and a half years in the slave-labor camps made famous by The Bridge on the River Kwai.

Loet Velmans was 17 when the Germans invaded Holland. He and his family fled to London on the Dutch Coast Guard cutter Seaman’s Hope and then sailed to the Dutch East Indies - now Indonesia - where he joined the Dutch army. In March 1942, the Japanese invaded the archipelago and made prisoners of the Dutch soldiers. For the next three and a half years Velmans and his fellow POWs toiled in slave-labor camps.

This essential biography, by the author most deeply familiar with the vast archives of the Soviet era, offers an unprecedented, fine-grained portrait of Stalin, the man and dictator. Without mythologizing Stalin as either benevolent or an evil genius, Khlevniuk resolves numerous controversies about specific events in the dictator's life while assembling many hundreds of previously unknown letters, memos, reports, and diaries into a comprehensive, compelling narrative of a life that altered the course of world history.

Since the fall of the Soviet Union, long-suppressed information has emerged on Heisenberg’s role in the Nazi atomic bomb project. In Beyond Uncertainty, Cassidy interprets this and other previously unknown material within the context of his vast research and tackles the vexing questions of a scientist’s personal responsibility and guilt when serving an abhorrent military regime.

In October 1962, when the United States confronted the Soviet Union over its installation of missiles in Cuba, few people shared the behind-the-scenes story as it is told here by the late Senator Robert F. Kennedy. In this unique account, he describes the hour-by-hour negotiations, with particular attention to the actions and views of his brother, President John F. Kennedy. In a foreword to this edition, the distinguished historian and Kennedy adviser Arthur M. Schlesinger, Jr., discusses the book's enduring importance and the significance of new information about the crisis that has come to light from the former Soviet Union.

The Berlin Wall was erected in 1961 to end all traffic between the city’s two halves: the democratic west and the communist east. The iconic symbol of a divided Europe, the Wall became a focus of western political pressure on East Germany; as Ronald Reagan’s famously said in a 1987 speech in Berlin, “Mr. Gorbachev, tear down this wall!”

In molti scritti sulla Resistenza sono indicati come autori di attacchi ai tedeschi o vittime dei loro rastrellamenti "i partigiani", senza altra specificazione. Ma in gran parte dei casi si trattò di partigiani comunisti, la cui connotazione politica in seguito è rimasta spesso sotto traccia. Nel dopoguerra fu il loro stesso partito a inglobarli nella sua visione della guerra di Liberazione come "guerra di popolo" combattuta da un ampio fronte antifascista quasi indifferenziato.

Israele stava già attraversando un periodo di crisi drammatica prima del criminale attacco del 7 ottobre 2023. Grandi manifestazioni chiedevano a gran voce le dimissioni di Netanyahu e del suo governo e il paese era praticamente bloccato. La risposta al gesto terroristico di Hamas con la guerra di Gaza rischia però di essere un vero e proprio suicidio per Israele.

Il regno delle Due Sicilie era una specie di paradiso in terra: ben amministrato da un governo illuminato come quello napoletano, aveva raggiunto risultati straordinari che lo ponevano all’avanguardia in Europa. Ma proprio questo benessere aveva acceso la cupidigia del Nord che con la forza delle armi se n’è impadronito, distruggendone l’industria, occupando militarmente i territori e sterminando i ‘briganti’, in realtà eroici resistenti all’oppressione.

"Nessuno parla mai dei crimini del comunismo!": sul serio? Dagli eccidi perpetrati dai bolscevichi al massacro di Piazza Tienanmen a Pechino, i crimini dei regimi comunisti o sedicenti tali non sono mai stati sconosciuti, anche quando si è provato a tacerli o negarli; hanno accompagnato la storia del secolo scorso come un’ombra cupa e assillante, condizionandone il corso.

Nell'agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di Siviglia. Erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall’imperatore Carlo V. Alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della Corona spagnola in cerca di riscatto. L’obiettivo del viaggio era dimostrare che le Isole Molucche, allora famose perché produttrici di spezie, appartenevano alla Spagna e non al Portogallo secondo le regole del trattato di Tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi.

Diciassette mesi nascosti sottoterra: l'avventura di quarantasei ebrei nel diario di un ragazzo che sfuggì ai nazisti. Nei primi mesi del 1943 l'ombra della liquidazione incombeva sul ghetto di Drohobycz, una cittadina polacca ai piedi dei Carpazi. Gli ebrei scampati a due anni di occupazione nazista sapevano di essere condannati e cercarono di nascondersi in attesa dell'Armata rossa. Alcuni di loro, raccolti attorno alle famiglie Mayer e Schwartz, spesero le ultime risorse per costruire un bunker sotto una villa.

Il 15 marzo 1944, la ventiquattrenne Renata Laqueur venne deportata assieme al marito nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, nella Bassa Sassonia, dopo aver già trascorso un anno in vari altri lager. I due rimasero a Bergen-Belsen fino all'aprile del 1945, quando furono liberati dall'Armata Rossa.

Una ricostruzione che diventa un racconto pieno di fascino: siamo sul campo di battaglia, ascoltiamo i suoni, vediamo i colori, odoriamo il fumo. Viviamo con i soldati francesi e poi con quelli inglesi e poi con i prussiani in una sorta di ripresa cinematografica a tratti dall'alto, a tratti dal basso, ad altezza d'uomo. Questo libro è il primo ad analizzare la battaglia in una prospettiva europea, dando voce a tutti coloro che vi presero parte, di qualsiasi nazionalità: le loro emozionanti testimonianze costituiscono il filo conduttore del libro.

The liberal democratic order that seemed so stable in North America and Western Europe has become precarious. James E. Cronin argues that liberalism has never been secure and that since the 1930s the international order has had to be crafted, redeployed, and extended in response to both victories and setbacks.

Quando diciamo: "Prima gli italiani!" cosa intendiamo? Chi ha la cittadinanza italiana o chi in Italia ci abita? Chi parla italiano? Chi ha genitori italiani o chi in Italia ci è nato? E non è la prima volta che ci poniamo questa domanda: ha cominciato Dante con la ‘serva Italia’; poi d’Azeglio con gli ‘italiani da fare’; e ancora, i ‘santi, poeti e navigatori’; gli ‘italiani nuovi’ fascisti o ‘gli italiani brava gente’. Urliamo questo slogan in un paese dai confini incerti, diviso tra nord e sud, est e ovest, città e campagna.

Nel discorso pubblico italiano e internazionale c’è una formula che ritorna costantemente: "la Germania ha saputo fare i conti con il nazismo". Se però andiamo a verificare quanto c’è di vero in questa frase, ci accorgiamo quanto il passato nazista abbia condizionato il lungo dopoguerra tedesco, generando una tacita e continua tensione, ma producendo solo occasionalmente effettive prese di responsabilità. In questo libro scopriremo come, dopo decenni di oblio e di silenzio interessato, si è cominciato ad affrontare questo tema.