エピソード

  • Su Coru Si Solidarizara: Sport, Beneficenza e Spettacolo al Palacus
    2025/09/01
    Sabato 31 agosto, il Palacus di Cagliari ha ospitato la prima edizione di Su Coru Si Solidarizara, una giornata speciale che ha unito sport e beneficenza in un clima di festa e partecipazione. Al Palacus L’iniziativa, nata con lo scopo di raccogliere fondi per tre associazioni impegnate nel sociale, ha visto la presenza di ex calciatori del Cagliari, influencer, cantanti e tantissimi spettatori accorsi per sostenere la causa. Il ricavato dell’evento sarà devoluto a tre realtà attive nel volontariato: Amici del Branco e degli Stortini, che si occupa della cura e dell’adozione di animali disabili o in difficoltà; Charlie Brown, associazione che realizza i desideri dei pazienti oncologici, offrendo supporti concreti come l’Armadio del Sorriso e parrucche; e infine Emergency, che utilizzerà i fondi raccolti per supportare un ospedale a Gaza, in una situazione di emergenza umanitaria. Sport e intrattenimento: il cuore dell’evento Il campo del Palacus è stato il palcoscenico di un quadrangolare di calcio a 5 molto combattuto e ricco di emozioni. Le quattro squadre – bianca, rossa, nera e blu – erano capitanate da volti noti del Cagliari Calcio: Marco Sau, Andrea Cossu, Marco Mancosu e Pisano. A curare la telecronaca della giornata è stato Vittorio Sanna, storica voce del Cagliari Calcio, con il supporto tecnico di Unica Radio, Eja TV e Radio Supersound. Un’organizzazione impeccabile che ha valorizzato ogni momento della manifestazione. Le partite: un racconto ricco di emozioni I protagonisti in campo: le formazioni delle quattro squadre Squadra Rossa, capitanata da Pisano, ha potuto contare su una formazione composta da Il Maestro tra i pali, affiancato da Contu, LordJey, Diem, Unto, Espa, Stuart Arrodu, Miga, Marcello Mancosu, Sensei e Ale Diablo. La Squadra Bianca, guidata da Marco Sau, ha risposto con Fruit Giuse in porta, insieme a Zeep, Matteo Bruni, Ero Caddeo, Rolly, Gavio, Cristino, Roxx, Iuser e Calafiura. La Squadra Blu, con Andrea Cossu alla guida, tra i pali ancora Fruit Giuse, Sa Leggenda, Moska, Treno, Vintage, Bartolini, Uselinho, Manu Invisibile e Fema. Squadra Nera, capitanata da Marco Mancosu, Frenk in porta, Kry, Calcio Emotivo, Samu, Zorcollo, Deligia, Basciu, Brick, Sitzi e Langella. Prima semifinale: Squadra Bianca vs Squadra Rossa Il primo incontro ha messo di fronte la squadra bianca di Marco Sau e la squadra rossa di Pisano. Il match si è acceso fin dai primi minuti, con Ero Caddeo che ha portato in vantaggio i bianchi, sfruttando un errore difensivo. La risposta dei rossi non si è fatta attendere: Miga ha raccolto un perfetto assist dalla fascia destra di Unto e ha appoggiato in rete il gol del pareggio. La squadra rossa ha poi trovato il vantaggio grazie a Marcello Mancosu, ma i bianchi sono riusciti a reagire prontamente. Calafiura, su tacco illuminante di Iuser, ha riportato il punteggio sul 2-2. Poco prima dell’intervallo, Mancosu e Contu hanno costruito una splendida azione: tunnel, scambio stretto e assist per Mancosu che segna il momentaneo 3-2. Nella ripresa, la squadra bianca è entrata in campo con determinazione. Marco Sau ha servito un perfetto pallone a Ero Caddeo che non ha sbagliato: 3-3. I bianchi hanno poi preso il largo con un’azione corale conclusa da Sau, che ha finalizzato dopo un doppio scambio con Caddeo. Il 5-3 è arrivato grazie a Iuser, bravo a sfruttare l’assist di Sau e mettere il pallone in rete con freddezza. I rossi hanno provato a riaprire l’incontro con un bel gol ancora di Mancosu, ma nel finale Sau ha chiuso la partita con la sua doppietta, portando i bianchi alla vittoria con il punteggio finale di 6-4. Seconda semifinale: Squadra Blu vs Squadra Nera Nel secondo match si sono affrontate la squadra blu capitanata da Andrea Cossu e la squadra nera guidata da Marco Mancosu. La partita è iniziata con grande equilibrio. Il primo tempo si è sbloccato grazie a una brillante giocata di Cossu che, dopo essersi allungato il pallone, ha servito Bartolini per il più facile dei gol: 1-0 per i blu. Nel secondo tempo la reazione dei neri è stata immediata. Mancosu, con una potente conclusione al volo, ha trafitto Fruit Giuse e pareggiato i conti. Poco dopo, Uselinho ha approfittato di un errore difensivo per riportare avanti i blu, ma la squadra nera ha risposto con decisione. Zorcolo ha firmato il 2-2 su assist di Mancosu, e poco dopo è stato Calcio Emotivo a finalizzare un’azione spettacolare ancora su assist del capitano, portando il punteggio sul 3-2. I neri, in pieno controllo, hanno allungato con Basciu, che ha calciato forte sul portiere trovando il gol del definitivo 4-2. Con questa vittoria, la squadra nera ha raggiunto la finale. La finale: Squadra Bianca vs Squadra Nera L’ultimo atto del torneo ha visto affrontarsi le squadre capitanate da Marco Sau e Marco Mancosu. Il primo tempo è stato molto equilibrato, con entrambe le squadre attente in difesa. Il primo squillo è arrivato dalla squadra nera con Kry ...
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  • Giulia Anania a Cagliari: la forza dell’amore come linguaggio universale
    2025/09/01
    Giulia Anania racconta a Cagliari la sua arte poliedrica tra musica, poesia e illustrazione, mostrando come l’amore diventa strumento di espressione, libertà e partecipazione culturale attiva per tutti.

    Unica Radio ospita Giulia Anania, artista poliedrica e provocatrice culturale, autrice di brani per grandi nomi della musica italiana e protagonista di un percorso creativo che abbraccia musica, poesia e illustrazione. La sua nuova opera, Rotaje, un graphic poem di forte impatto emotivo, sarà presentata al Ficco d’India di Cagliari nell’ambito dell’evento Lesbicis 2025, dal 28 al 31 agosto, occasione di confronto, inclusività e cultura.

    Durante l’intervista, Giulia ha raccontato il suo approccio ai diversi linguaggi artistici: «Scrivere una canzone, una poesia o un libro è, per me, molto simile. Ogni forma mi permette di esprimere l’amore nelle sue mille sfumature, creando connessioni profonde con chi ascolta o legge». La parola “accollo”, presente nella sua poetica, simboleggia proprio la capacità di prendersi cura e responsabilità dei sentimenti altrui, un concetto universale che attraversa tutta la sua produzione artistica.

    Il graphic poem Rotaje nasce dall’urgenza di raccontare l’umanità attraverso immagini e parole: un’esperienza visiva e narrativa che amplifica la libertà creativa rispetto a un romanzo tradizionale. Giulia spiega come il disegno, praticato fin dall’infanzia, sia diventato strumento per affrontare momenti difficili e trasformare emozioni personali in arte condivisa. Rotaje racconta un amore che si svolge tra autobus e spazi urbani, con l’obiettivo di riflettere sull’umanità e sulla bellezza nascosta nei gesti quotidiani.

    Parallelamente, il suo album Come Loro rappresenta il primo esempio di urban pop italiano, una miscela di esperienze personali e collaborazioni con artisti emergenti e consolidati. Giulia sottolinea come la produzione musicale le permetta di mantenere la propria voce artistica, pur confrontandosi con progetti sociali e collaborazioni con altri interpreti. La sua attività dimostra che è possibile conciliare visione creativa e impegno sociale, creando opere che parlano a un pubblico ampio senza perdere autenticità.

    La relazione con il contesto culturale italiano resta centrale nel lavoro di Giulia. La sua scelta di partecipare a eventi come Lesbicis e di coinvolgersi in progetti di musica, poesia e illustrazione nasce dalla volontà di promuovere dibattito, inclusione e partecipazione: «Se in una piazza accade qualcosa che possa emozionare, divertire o far riflettere, quella piazza vive davvero».

    Il pubblico di Cagliari potrà sperimentare dal vivo l’arte di Giulia stasera alle 18.30 al Ficco d’India, un incontro che promette emozioni, poesia e musica in un contesto di condivisione autentica e partecipazione collettiva.

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  • Alessia Dulbecco a Cagliari con “Il piacere sovversivo”, tra educazione, desiderio e libertà
    2025/08/31
    La pedagogista e consulente Alessia Dulbecco presenta a Cagliari il libro "Il piacere sovversivo", un’opera che intreccia storia, educazione e politica del corpo, all’interno dell’evento Lesbeach 2025.

    Durante LesBeach 2025, in corso a Cagliari dal 28 al 31 agosto, la pedagogista e consulente Alessia Dulbecco ha presentato Il piacere sovversivo. Breve storia della masturbazione, un libro che affronta il rapporto tra corpo, piacere e libertà. L’opera nasce come ampliamento di un articolo pubblicato su una rivista culturale e si trasforma in un testo che scardina tabù antichi, mettendo in luce come l’educazione, la società e le istituzioni abbiano storicamente condizionato la percezione del piacere.

    Con un approccio accessibile, l’autrice racconta come miti e pregiudizi, come quello secondo cui la masturbazione danneggerebbe la vista, abbiano radici nel Settecento ma siano sopravvissuti nel tempo, influenzando generazioni intere. Il libro si propone come strumento educativo e politico, capace di stimolare nuove riflessioni sul rapporto con il corpo e sulla possibilità di vivere il piacere come parte integrante della libertà individuale.

    Dal tabù alla pedagogia: il piacere come strumento di emancipazione

    Secondo Alessia Dulbecco, affrontare la sessualità in chiave educativa significa restituire dignità a un aspetto della vita troppo spesso relegato ai margini. La cultura della performance, che privilegia produttività e razionalità, ha infatti contribuito a mettere in secondo piano la dimensione corporea e affettiva. Questo silenzio educativo ha avuto conseguenze importanti, in particolare sul concetto di consenso, che richiede un vero e proprio processo di apprendimento sociale.

    Il piacere, sostiene l’autrice, non deve essere interpretato come un rischio o una deviazione, ma come una risorsa per comprendere se stessi e costruire relazioni sane. Parlare di piacere oggi significa rompere con l’idea che il corpo sia un terreno da disciplinare e restituirgli invece valore come luogo di ascolto, desiderio e libertà.

    Un messaggio alle nuove generazioni e un invito al dialogo

    Il libro di Dulbecco guarda anche alle nuove generazioni, considerate più consapevoli e meno inclini a ripetere i modelli educativi repressivi del passato. La pedagogista incoraggia i giovani a fidarsi della propria sensibilità, senza lasciarsi schiacciare dalle logiche adulte fondate sulla produttività e sulla paura del corpo.

    L’esperienza di Dulbecco nei centri antiviolenza e nel lavoro pedagogico ha influenzato profondamente la sua scrittura, trasformando Il piacere sovversivo in uno strumento di riflessione collettiva. Non a caso, la sua presentazione a Cagliari ha assunto i toni di un dialogo aperto, più che di una semplice esposizione, con l’obiettivo di stimolare il confronto e arricchire il pubblico attraverso lo scambio di idee e prospettive.

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  • Yoko Yamada porta la sua comicità a LesBeach 2025 tra ironia, introspezione e inclusione
    2025/08/30
    Yoko Yamada racconta la sua comicità nata dall’incontro tra culture diverse. Dai premi ricevuti ai nuovi spettacoli, fino alla partecipazione a eventi inclusivi come LesBeach 2025 a Cagliari.

    Yoko Yamada rappresentava una delle voci più sorprendenti della stand up comedy italiana. Nata a Brescia nel 1993 da madre italiana e padre giapponese, ha iniziato il suo percorso nel 2017 e in pochi anni ha conquistato pubblico e critica. Nel 2023 riceveva il premio al Festival della Satira di Forte dei Marmi, un riconoscimento che confermava la sua crescita artistica. La sua comicità nasceva inizialmente dall’incontro tra due mondi culturali molto diversi, con storie familiari che diventavano materia comica. Negli ultimi anni però Yoko stava virando verso una comicità più introspettiva, capace di scavare nei temi personali e universali con leggerezza e profondità.

    Nei suoi primi spettacoli, come Pizza sul gelato, Yoko affrontava argomenti complessi come la malattia, il coming out e le crisi esistenziali, riuscendo sempre a trasformarli in un’occasione di risata condivisa. Il coraggio di raccontarsi sul palco veniva bilanciato da un’ironia naturale, che le permetteva di affrontare paure e fragilità senza perdere la leggerezza. Per Yoko, far ridere significava ridimensionare le ansie quotidiane, trasformando ogni esperienza in un’occasione di riflessione collettiva.

    Premi, tour e nuovi progetti per una carriera in crescita

    Il 2024 segnava un’altra tappa importante: la finale di Italia’s Got Talent su Disney+, che la portava sotto i riflettori nazionali. L’artista non nascondeva l’emozione e l’insicurezza tipica della sindrome dell’impostore, ma l’affetto del pubblico le dava conferma del suo talento. L’anno vedeva anche un successo di pubblico con oltre cinquanta date del suo show Mary Poppins e i doni della morte, spettacolo in cui giocava con il contrasto tra leggerezza e oscurità, tra fantasia e paura.

    Il futuro di Yoko si arricchiva di nuove sfide. Dal 28 novembre 2025 partirà il suo tour Stellina Shintillina, atteso in diverse città italiane, con uno sguardo ancora più profondo sull’introspezione personale. Allo stesso tempo, la comica manifestava il desiderio di avvicinarsi al mondo della recitazione, sia teatrale che cinematografica, per esplorare anche ruoli drammatici. Una scelta che dimostrava la volontà di ampliare il proprio linguaggio espressivo oltre la comicità.

    Partecipazione a LesBeach 2025 e comicità come inclusione

    In questi giorni Yoko Yamada è protagonista anche di LesBeach 2025, evento che si svolge a Cagliari dal 28 al 31 agosto negli spazi del Fico d’India. La sua partecipazione porta in scena non solo comicità, ma anche riflessioni sui temi dell’inclusione e dell’identità. Lo spettacolo previsto il 30 agosto alle 23:15 promette di lasciare il pubblico con più domande che risposte, perché per Yoko l’ironia è anche uno strumento per stimolare pensiero critico e confronto.

    Il percorso di Yoko Yamada si inserisce così nel panorama della comicità femminile italiana come un esempio di originalità e coraggio, capace di unire intimità, satira e leggerezza. Un’artista che non teme di raccontarsi e di trasformare il palcoscenico in uno spazio di condivisione autentica.

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  • Informalmente edizione del 28 agosto 2025
    2025/08/28

    Con uno sguardo attento al mondo accademico e uno stile diretto, il podcast “Informalmente” è un punto di riferimento per chi vive l’università non solo come percorso di studio. È anche un’occasione di crescita culturale e personale. Il notiziario, curato e prodotto da Unica Radio, parla agli studenti e alle studentesse con un linguaggio semplice e diretto. Racconta bandi, progetti e opportunità in modo chiaro e dinamico. In questa edizione del 28 agosto 2025 si parla di ricerca scientifica, innovazione e sport.

    In questa edizione

    Le notizie di oggi mettono la Sardegna al centro della scienza. Si parla dell’evento “Verso Einstein Telescope”, delle novità nel Piano strategico 2022-2027 dell’Università di Cagliari e della quarta edizione di USSIC 2025, dove sport e ricerca si incontrano.

    Verso Einstein Telescope, Sardegna al centro della ricerca

    Cagliari ha ospitato l’evento “Verso Einstein Telescope: i risultati di TeRABIT e ETIC”. L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni come INAF, INGV, OGS e il consorzio GARR. Sono stati presentati i risultati dei progetti TeRABIT ed ETIC. Grazie ai fondi del PNRR, la Sardegna si sta trasformando in un polo di ricerca scientifica e innovazione. Questo percorso rafforza la candidatura italiana a ospitare il futuro Einstein Telescope per lo studio delle onde gravitazionali.

    Nuovo Piano strategico per l’Università di Cagliari

    L’Ateneo di Cagliari aggiorna il proprio Piano strategico 2022-2027 con un sistema di qualità più solido e un piano di comunicazione più efficace. Tra le novità spicca la progettazione di cinque nuovi corsi di laurea e magistrale. Potranno partire dall’anno accademico 2026/2027. Obiettivo: migliorare la didattica e rendere l’università più competitiva a livello nazionale e internazionale.

    USSIC 2025, scienza e sport insieme

    Si è chiusa con successo la quarta edizione di USSIC 2025 – Unica Sport Science International Conference, che ha portato in Sardegna ricercatori da 11 Paesi. L’evento, organizzato da Filippo Tocco e Myosotis Massidda, ha offerto simposi internazionali, premiazioni ai giovani ricercatori e attività pratiche. Tra queste anche gare di orienteering e visite alle accademie sportive. Il prossimo appuntamento è nel 2026 e sarà dedicato all’esercizio fisico come prevenzione e terapia.

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  • Salute mentale e adolescenza: il ruolo della scuola e del digitale nella crescita dei giovani
    2025/08/28
    Approfondimento su come insegnanti, psicologi e famiglie possono affrontare le sfide emotive e sociali degli adolescenti, favorendo ambienti sicuri e stimolanti per il loro sviluppo personale e digitale.

    Le scuole rappresentano oggi il cuore pulsante per la crescita dei giovani, ma spesso si trovano a fronteggiare sfide legate alla salute mentale e alle dinamiche emotive degli studenti. Il progetto Make It Thrive, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Erasmus+, ha l’obiettivo di offrire strumenti pratici a insegnanti, psicologi e operatori educativi per colmare il divario tra i bisogni degli adolescenti e le competenze del personale scolastico.

    Il progetto coinvolge diverse scuole in Sardegna e partner internazionali provenienti da Grecia e Portogallo. Attraverso ricerche approfondite, questionari e focus group con studenti tra i 13 e i 17 anni, sono state identificate dieci problematiche principali che incidono sul benessere dei giovani: disturbi alimentari, bullismo e cyberbullismo, autolesionismo, ansia e altre difficoltà emotive. La fase successiva ha permesso di sviluppare strumenti educativi mirati per affrontare queste sfide in maniera efficace, rendendo il percorso scolastico più sereno e consapevole.

    Ansia e linguaggio emotivo: come dare parole ai sentimenti dei ragazzi

    Uno degli aspetti centrali emersi è la gestione dell’ansia. Molti adolescenti non hanno ancora sviluppato un vocabolario emotivo adeguato, rendendo difficile comprendere e comunicare i propri stati d’animo. L’educatore e psicologo Paolo Schetter sottolinea l’importanza di insegnare ai ragazzi a riconoscere le emozioni di base e a dare loro un nome. Questo approccio aiuta non solo a gestire situazioni lievi di ansia, ma anche a prevenire problemi più profondi, creando una cultura della consapevolezza emotiva all’interno della scuola.

    Creare ambienti sicuri e non giudicanti è fondamentale: quando uno studente si sente accettato e ascoltato, può esprimere liberamente le proprie emozioni, raccontare frustrazioni o gioie, e affrontare gli errori come opportunità di apprendimento. La sfida principale per insegnanti e genitori consiste nel favorire la tolleranza, la pazienza e la capacità di accogliere le imperfezioni, elementi essenziali per una crescita equilibrata.

    Il digitale come strumento di consapevolezza e pensiero critico

    L’influenza del mondo digitale sulla vita degli adolescenti è enorme. Se da un lato offre opportunità educative senza precedenti, dall’altro crea bolle di informazione e rischi di isolamento. L’obiettivo non è vietare l’uso della tecnologia, ma educare al pensiero critico, stimolando la curiosità, la lettura, l’arte e la musica. Paesi come l’Estonia hanno introdotto l’intelligenza artificiale nelle scuole primarie e secondarie per insegnare un utilizzo consapevole e attivo del digitale, stimolando riflessioni critiche e la capacità di analizzare informazioni diverse.

    Educare i ragazzi a riflettere, interrogarsi e comprendere il mondo digitale rappresenta una priorità per la formazione di cittadini consapevoli. Come ricordano gli esperti, questo percorso richiede anche che gli adulti imparino a sviluppare la propria capacità di osservazione, ascolto e comprensione, diventando modelli di pensiero critico e gestione emotiva.

    Il progetto Make It Thrive rappresenta dunque un laboratorio di innovazione educativa, in cui salute mentale, strumenti digitali e formazione emotiva si intrecciano per costruire scuole più inclusive, consapevoli e capaci di accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita.

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  • Carlo Manca presenta l’Officina Film Festival: il cinema sociale e indipendente a Decimomannu
    2025/08/27
    Il festival dal 1 al 6 settembre affronta immigrazione, carcere e ambiente, dando spazio a giovani autori sardi e proponendo laboratori creativi per adolescenti e studenti del territorio. Intervista a Carlo Manca.

    Dal 1 al 6 settembre, Decimomannu ospita la prima edizione dell’Officina Film Festival, la rassegna ideata e organizzata da Oficina Progetti. A presentarla è Carlo Manca, direttore organizzativo, che sottolinea l’importanza di un festival capace di unire la forza narrativa del cinema sociale con l’urgenza di riflettere sui problemi contemporanei.

    Il cuore della rassegna è un intreccio di serate tematiche che toccano argomenti cruciali: immigrazione, carcere, ambiente e le produzioni della sezione Visioni Sarde, dedicate agli autori isolani. Un calendario che non si limita alla proiezione di opere indipendenti, ma che vuole diventare spazio di confronto e dialogo con il pubblico, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni.

    Visioni Sarde e un cinema che illumina le zone d’ombra

    Tra i momenti più attesi della rassegna emerge Visioni Sarde, una selezione di lavori che raccontano la Sardegna attraverso lo sguardo dei giovani registi. La sezione valorizza il talento di chi, pur restando ai margini dei grandi circuiti, riesce a costruire narrazioni originali e di qualità, capaci di coniugare memoria, territorio e innovazione.

    Allo stesso tempo, l’attenzione al tema del carcere mette in luce storie invisibili che meritano ascolto. Come spiega Carlo Manca, il cinema diventa uno strumento per denunciare le condizioni difficili degli istituti penitenziari e dare spazio a progetti creativi che coinvolgono direttamente i detenuti. Tra questi spiccano laboratori cinematografici che affrontano la ludopatia e altre fragilità sociali, trasformando la visione in occasione di crescita collettiva.

    Laboratori per adolescenti e il segno di Greca

    La rassegna non si limita alle proiezioni: i laboratori di cinema rappresentano una parte fondamentale del festival. Disegno, sceneggiatura e riprese diventano strumenti per permettere agli adolescenti di scoprire il linguaggio audiovisivo e partecipare alla realizzazione di un cortometraggio.

    Un esempio è il progetto “Il segno di Greca”, che unisce storia, tradizione e creatività locale. I ragazzi, guidati da professionisti come Mauro Aragoni, vivono l’esperienza di trasformare la memoria di Santa Greca in narrazione cinematografica, passando dal fumetto alle riprese sul set. L’obiettivo è farli diventare protagonisti di un percorso culturale che valorizza il territorio e al tempo stesso stimola la loro espressività.

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  • Fabio Carta porta i Franz Ferdinand al Sulky Rock Festival di Sant’Antioco
    2025/08/26
    Il 26 agosto l’Arena Fenicia ospita il Sulky Rock Festival: cinque band, tra cui i Franz Ferdinand, riportano il rock internazionale in Sardegna con un evento che unisce passione e visione culturale. Il Sulky Rock Festival torna a Sant’Antioco con una serata che promette energia pura e atmosfere internazionali. Il 26 agosto l’Arena Fenicia ospita i Franz Ferdinand, icona assoluta dell’indie rock europeo, protagonisti di un evento che punta a riportare la Sardegna al centro della scena musicale mondiale. Dietro l’organizzazione c’è Mis Factory, guidata da Fabio Carta e Alberto Murru, realtà che da anni lavora per costruire un ponte tra i grandi palchi internazionali e l’isola, con determinazione e passione.

    Portare una band di livello globale come i Franz Ferdinand non è stata un’impresa semplice. Le sfide logistiche, dagli spostamenti ai costi, hanno reso l’operazione complessa, ma la volontà di offrire al pubblico sardo un’esperienza irripetibile ha prevalso. L’arrivo della band a Sant’Antioco diventa quindi non solo un concerto, ma un vero traguardo culturale e organizzativo.

    Un festival che nasce dalla passione per il rock e dal desiderio di rilanciare il genere in Sardegna

    Il nome stesso, Sulky Rock Festival, rivela la sua natura: un progetto che mette al centro il rock in tutte le sue sfumature. Gli organizzatori, Fabio Carta e Alberto Murru, hanno scelto questo genere non solo per passione personale, ma anche per colmare un vuoto. Negli ultimi anni, infatti, il rock ha perso spazio nei festival sardi, lasciando un pubblico affamato di chitarre, riff e sonorità potenti.

    La risposta degli spettatori conferma questa intuizione: il festival trova terreno fertile in un’isola che ha ancora voglia di vivere grandi eventi rock. Il sostegno delle istituzioni locali, con l’assessore alla cultura Luca Medau in prima fila, ha reso possibile questa rinascita, trasformando il Sulky Rock Festival in un appuntamento ormai atteso.

    Cinque band sul palco e un futuro che guarda ancora più in alto

    La serata del 26 agosto si annuncia come una vera maratona musicale. Le porte dell’Arena Fenicia aprono alle 19, con biglietti disponibili anche al botteghino. A scaldare il pubblico ci saranno i Ray Grot, seguiti dai King Owl, dai Vrongo New e dagli internazionali Molotov, giovane band inglese che porta freschezza e nuove sonorità. Il gran finale è affidato ai Franz Ferdinand, attesi sul palco intorno alle 23, per uno show che promette energia e coinvolgimento.

    Il Sulky Rock Festival non si ferma qui. L’organizzazione guarda già al futuro, con trattative avviate per portare in Sardegna nuove band internazionali. La volontà è chiara: continuare ad alzare l’asticella e consolidare la reputazione del festival come punto di riferimento per il rock in Sardegna.

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