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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti© Unica Radio 社会科学 音楽
エピソード
  • Intervista Daniela Dawan: “Giochi di ombre” e la scrittura trasversale
    2025/11/01
    Ai microfoni di Unica Radio abbiamo ospitato Daniela Dawan, ex avvocato e magistrato della Corte di cassazione per "meriti insigni", la quale svolge anche l'attività di scrittrice. Daniela Dawan è stata ospite del Rainbook Festival a Cagliari, festival che si occupa principalmente delle tematiche LGBTQIA+. In questa intervista ci parlerà della sua ultima fatica letteraria "Giochi di ombre" uscito nel 2022 ed edito da Giunti. I personaggi e il legame con l’autrice

    I personaggi del romanzo sono vicini all’autrice, ma al tempo stesso autonomi. Per Dawan, la scrittura nasce dalla curiosità verso l’altro e dall’attenzione ai dettagli del mondo che la circonda. Si definisce “una buona osservatrice” e racconta che alcuni personaggi prendono ispirazione da persone reali che hanno incrociato la sua vita. Tuttavia, ognuno di loro mantiene una propria indipendenza narrativa.

    Il concetto di giustizia al centro della narrazion

    Il tema della giustizia è fondamentale nella sua scrittura. Durante la carriera da avvocata e magistrata, Dawan ha sempre creduto nell’importanza di garantire una difesa anche ai colpevoli, nel pieno rispetto dello Stato di diritto. Per lei, un’arringa in tribunale rappresenta un modo per esprimere una visione del mondo, proprio come fa la letteratura. La differenza sta nel linguaggio: l’avvocata usa la parola giuridica, la scrittrice quella narrativa, ma entrambe raccontano l’umanità e la ricerca della verità.

    Il tema dell’omosessualità e il personaggio di Omar

    Nel romanzo, il personaggio di Omar affronta il tema dell’omosessualità. Dawan invita soprattutto i giovani ad avere il coraggio di essere sé stessi, senza vergogna e senza paura del giudizio. Secondo la scrittrice, togliere il velo del pregiudizio aiuta a costruire una società più aperta e accogliente. La presenza di un personaggio omosessuale nel libro è una scelta voluta: un modo per rappresentare la varietà dell’esperienza umana.

    Il Rainbook Festival e la partecipazione di Dawan

    La partecipazione di Daniela Dawan al Rainbook Festival nasce dal desiderio di conoscere e approfondire il mondo LGBTQIA+. L’autrice racconta che Omar, uno dei protagonisti, poteva inizialmente sembrare un personaggio secondario, ma il pubblico ha mostrato un forte interesse per la sua storia, riconoscendone la profondità emotiva.

    Un invito ai giovani lettori

    Nel finale dell’intervista, Dawan lancia un messaggio ai giovani:

    “Abbiate la capacità di sognare e non provate vergogna per nessuna tematica.”

    Aggiunge inoltre l’importanza di valori come empatia e solidarietà, elementi che emergono chiaramente dai suoi personaggi e che possono diventare fonte di ispirazione nella vita quotidiana.

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    25 分
  • Simeone Latini: maestro del palcoscenico
    2025/10/31
    Dal Public Speaking alla Scuola di Arte Drammatica di Cagliari: L'attore Simeone Latini torna ai nostri microfoni per raccontarsi sotto l'aspetto inedito dell'insegnante di recitazione

    Simeone Latini non è nuovo ai nostri radioascoltatori più affezionati, e quando qualcuno torna a Unica Radio, vuol dire che è sempre in movimento. Attore, regista e versato in diverse altre pratiche artistiche, nel suo percorso, come tanti colleghi, ha dovuto spaziare. E fra uno spettacolo, una pubblicità e un ruolo in un film, Latini ha sperimentato anche il ruolo di formatore. Ha infatti tenuto lezioni di public speaking per diverse case farmaceutiche e persino politici italiani. In due settori dove la comunicazione è cruciale, come è il caso di questi ultimi, è un'abilità che serve come il pane. Inoltre, grazie al suo orecchio, ha potuto apprendere la dizione da autodidatta, per poi trasmetterla. A chi? Agli allievi della Scuola di Arte Drammatica, del corso avanzato, da cui è partito il suo percorso come insegnante di recitazione, pur di quella sola materia. Un piccolo laboratorio, che però è stato solo l'inizio come formatore di nuovi attori, giovani e non.

    L'approdo alla direzione artistica della Scuola

    Dopo un passaggio di testimone, Simeone Latini ha assunto, nel settembre del 2023, la direzione artistica della Scuola di Arte Drammatica. Da allora, oltre al lavoro in tandem con le docenti Caterina Ghidini e Marta Proietti Orzella, ha potuto finalmente aprire il suo personale corso avanzato di recitazione, il cui focus è di stampo principalmente shakespeariano, vista la sua formazione. Di recente, ha inoltre realizzato, con diversi allievi della Scuola e con la partecipazione dell'attore Stefano Cancellu, il corto "In segreto", ambientato in una sala di psicoterapia. Un lavoro corale ed emozionante che ha coinvolto tutte e tutti, sia nella scena che dietro le quinte.

    Professionisti, masterclass e tanto altro: le novità della Scuola

    Sotto la sua direzione, inoltre, sono stati realizzati diversi workshop e masterclass, legati a diversi aspetti della recitazione, con professionisti dei diversi settori e ambiti, come l'attore televisivo Enrico Inserra, Marta Gervasutti e il regista teatrale turco Kubilay Erdelikara. Anche quest'anno si prospetta ricco di novità per la scuola, con un nuovo corso di recitazione cinematografica ed il corso di doppiaggio diretto proprio dallo stesso Latini.

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    14 分
  • Fabrizio Congia, il viaggio infinito nel teatro
    2025/10/29
    L’attore, regista e insegnante cagliaritano racconta il suo percorso artistico, dalla formazione itinerante ai progetti futuri. Tra passione, sperimentazione e amore per il teatro come luogo d’incontro e crescita.

    Per Fabrizio Congia, il teatro è più di una professione. È una scelta di vita, fatta di incontri, studio e continua ricerca. La sua formazione è nata attraverso workshop in tutta Italia, un percorso itinerante che ha lasciato un segno profondo nel suo modo di lavorare.

    “Viaggiare e imparare in contesti diversi mi ha cambiato”, spiega Congia. “Ogni esperienza è una lezione. Inoltre, ogni persona che incontri sul palco o dietro le quinte ti aiuta a crescere”.

    Nel corso degli anni, ha portato i suoi spettacoli fuori dalla Sardegna, arrivando anche all’estero. “In Spagna ho scoperto un pubblico diretto, sincero. Quell’esperienza mi ha fatto capire che il teatro è davvero universale. Infatti, le emozioni non hanno lingua”.

    Congia si divide tra due ruoli: attore e regista. Due mondi diversi ma complementari. “Recitare significa essere nel momento, sentire il ritmo del pubblico. Dirigere, invece, vuol dire creare una visione. Tuttavia, entrambe le esperienze mi completano. Non potrei scegliere una sola parte di me”.

    Oggi, oltre a calcare le scene, è anche insegnante di recitazione a Talenti Stravaganti. “Cerco di trasmettere ai miei allievi l’amore per la verità del gesto e della parola. Allo stesso tempo, loro mi restituiscono entusiasmo e freschezza. È uno scambio continuo, ed è questo che rende viva la scuola”.

    Talenti Stravaganti unisce teatro comico, tragedia, musical e commedia sarda. “Mi sento a casa nella commedia”, racconta Congia. “È un linguaggio diretto e sincero. Ti permette di far ridere e pensare allo stesso tempo. Così il pubblico si riconosce e riflette”.

    Guardando alla scena teatrale cagliaritana, Congia vede nuove energie. “Ci sono giovani che credono nel teatro e vogliono restare in Sardegna. Questo mi dà speranza. Quindi, penso che il futuro sia nelle mani di chi osa”.

    Infine, anticipa i suoi prossimi progetti. “Sto lavorando a una nuova regia e a un laboratorio dove parola, musica e movimento dialogano tra loro. Perché il teatro, in fondo, è un viaggio. E io non ho alcuna intenzione di fermarmi”.

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    9 分
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