Alpinista, esploratore e fotografo, Galen Rowell ha trasformato la luce in linguaggio e la montagna in insegnamento.
Dalle pareti dello Yosemite ai deserti del Tibet, le sue immagini raccontano la meraviglia del mondo naturale e la fragilità di chi lo attraversa.
Una vita spesa a inseguire l’attimo perfetto, non per possederlo, ma per comprenderlo.
Un racconto di visione, coraggio e silenzio, alla ricerca di quella luce che non illumina solo il paesaggio, ma anche chi lo osserva.

Musica: River by Corals

Fotografo, regista e arrampicatore, Corey Rich ha trasformato la passione per la montagna in un linguaggio visivo potente.
Dalle pareti di Yosemite ai set sospesi nel vuoto, le sue immagini raccontano il gesto, la paura, la gioia e la verità del movimento.
Una storia di curiosità, rischio, luce e di un modo di fotografare che, come l’arrampicata, nasce dall’equilibrio tra forza e sensibilità.

Traccia musicale: Me You di Airstream

Alpinista, fotografo e regista, Jon Griffith ha scelto di raccontare la montagna dal cuore dell’azione.
Dalle Grandes Jorasses alle spedizioni himalayane, le sue immagini catturano il silenzio, la fatica e la vertigine dell’alta quota.
Un viaggio tra tempeste e luce, dove la fotografia diventa esperienza e ogni scatto è vissuto in prima persona.

Fotografo, arrampicatore, alpinista: Heinz Zak ha saputo trasformare la sua vita in un racconto per immagini. Dalle Dolomiti alle big wall americane, i suoi scatti non sono solo documentazione, ma pura poesia verticale. In questa puntata di Scatti Verticali vi porto dentro la sua visione, dove ogni parete diventa una storia e ogni fotografia un’emozione sospesa tra roccia e cielo.

Musica: Feel Alive di Philip Anderson.

Gaston Rébuffat è stato molto più che una guida alpina: è stato scrittore, fotografo e narratore della bellezza delle grandi pareti.
Con il suo libro Stelle e tempeste ha trasformato l’alpinismo in poesia, raccontando la montagna non solo come sfida, ma come compagna di vita.
In questo episodio di Scatti Verticali vi porto tra le sue parole, le sue immagini e la sua eredità.

Musica: “The Hollow” di Greenhouse.