Lo sapevate che dobbiamo risalire al mitico ma realmente esistito Creso a cui ancora oggi facciamo riferimento come a un sinonimo di ricchezza? Di questa «tecnologia», la moneta, si sa proprio tutto: l’etimologia, dal latino monere, ammonire con le famose oche del Campidoglio, e anche chi ne fu il primo «governatore» ante litteram e come si diffuse. La prima moneta si può anche ammirare recandosi al British Museum di Londra. È in oro, coniata dal re di Lidia, Creso, intorno al 560 avanti Cristo. Sulla faccia principale vi è rappresentato un tipico leone, simbolo di potenza e di impero. Da allora intorno alla moneta è sorta quella che oggi chiamiamo finanza. Ed è qui che, come sentiremo con Ferruccio de Bortoli e Umberto Ambrosoli, noi italiani possiamo dire di avere inventato tutto: il credito, con le repubbliche marinare, il concetto di banco (oggi banca), il monte di Pietà, ma in particolare anche uno degli strumenti più innovativi della storia: la cambiale. Inventata nel 1200 a Genova. Come sentiremo dall’analisi di Ferruccio de Bortoli, giornalista, editorialista e presidente della Fondazione Corriere della Sera, questo lunghissimo viaggio si è ora intrecciato ancora di più saldamente con la trasformazione tecnologica. E il risultato, come sempre, è in chiaroscuro. Meno vincoli, certo, ma anche meno controllo. L’annoso trade off della società liquida messo in luce dal sociologo Bauman.
Di Massimo Sideri.
Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera.
Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Producer: Alessio Albano.
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