Storia della tecnologia attraverso quattro viaggi nel tempo: Gabriele Gobbo, esperto digitale, presenta una puntata speciale di FvgTech con la rubrica "Indietro nel futuro" dove avatar creati tramite intelligenza artificiale raccontano momenti rivoluzionari della storia informatica. Le ambientazioni d'epoca sono ricostruzioni generative che ricreano laboratori, centri di ricerca e location storiche.

Dal 1969 con l'Apollo Guidance Computer che guidò l'allunaggio con meno potenza di un orologio da polso, al 1991 con Tim Berners-Lee che pubblica il primo sito web al CERN di Ginevra. Passando per il 1951 con UNIVAC 1, il primo computer commerciale da tredici tonnellate che previde le elezioni americane in diretta TV, fino al 1972 con Pong, il videogioco arcade installato in una taverna californiana che si ruppe per troppe monete nel contenitore.

La puntata mostra come ogni smartphone moderno abbia più potenza del computer che portò l'uomo sulla Luna.

Storia della tecnologia attraverso viaggi nel tempo: Gabriele Gobbo, esperto digitale, presenta una puntata speciale di FvgTech con la rubrica "Indietro nel futuro" dove avatar creati tramite intelligenza artificiale raccontano tre momenti rivoluzionari della storia informatica. Le ambientazioni d'epoca sono ricostruzioni generative che ricreano laboratori e uffici storici.

Dal 1947 con il primo bug letterale trovato da Grace Hopper nel computer Mark II nei laboratori di Harvard, al 1968 con la storica presentazione del mouse di Douglas Engelbart allo Stanford Research Institute durante la madre di tutte le dimostrazioni, fino al 1971 quando Ray Tomlinson invia la prima email scegliendo il simbolo chiocciola per gli indirizzi digitali presso la Bolt Beranek and Newman.

La puntata celebra le invenzioni che oggi diamo per scontate ma che hanno rivoluzionato il nostro modo di interagire con la tecnologia.

Dipendenza da smartphone e solitudine digitale: Gabriele Gobbo, esperto digitale, dialoga con Alessandro Franchi, IT e Security Manager e coautore del libro "Solitudine digitale", per esplorare il rapporto problematico tra esseri umani e tecnologie digitali.

Dalla ricreazione scolastica passata interamente sugli smartphone al meccanismo dopaminergico studiato dalle piattaforme social per catturare la nostra attenzione, l'analisi rivela comportamenti disfunzionali diffusi in tutte le generazioni. Franchi spiega lo spostamento dall'attenzione di lungo termine a quella di breve termine, il fenomeno dell'infodemia e perché essere nativi digitali non significa automaticamente essere competenti nell'uso della tecnologia.

La puntata offre una riflessione critica sui benefici e i rischi del digitale, proponendo la disconnessione consapevole come strategia per riprendere il controllo della nostra attenzione in un mondo iperconnesso.