Ci sono forme di cura che non abbiamo mai ricevuto.

Eppure ne sentiamo ancora il peso, o il vuoto.

Questo episodio parla di quella mancanza silenziosa:

dell’amore che non ha trovato strada,

della tenerezza imparata tardi,

di ciò che cerchiamo senza saperlo.

Un invito a iniziare a darsi la cura che è mancata.

A volte il peso più grande non è quello che portiamo fuori,

ma quello che ci mettiamo addosso da soli.

Questo episodio parla delle aspettative:

quelle che ci seguono in silenzio,

quelle che ci appesantiscono senza rumore,

quelle che non sappiamo più da dove arrivano.

Un invito a lasciare andare,

almeno per un momento.

Ci sono momenti in cui ci perdiamo senza accorgercene.

Non in grandi modi… ma in piccole sottili distanze da noi stessi.

Questo episodio parla del bisogno di tornare a sé:

alla propria voce,

ai propri ritmi,

ai propri confini.

Un ritorno dolce, lento, necessario.

A volte non serve andare veloce.

A volte serve solo fermarsi abbastanza a lungo

per capire cosa stiamo davvero sentendo.

Questo episodio parla del bisogno di rallentare,

di smettere di inseguire,

di imparare a non correre ogni volta che qualcosa fa paura.

Un invito a respirare,

a restare,

a lasciarsi trovare dal proprio ritmo.

Un episodio sulla vulnerabilità, sulla paura di mostrarsi fragili e sul coraggio silenzioso di restare autentici anche quando la voce trema.

Per ricordarci che la verità non è sempre ferma, ma vive anche nel tremore.