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Amalia CareMaster Radio

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著者: Amalia CareMaster
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このコンテンツについて

Amalia CareMaster Radio è lo spazio dove le badanti possono finalmente sentirsi viste, ascoltate e riconosciute. Con storie autentiche, domande delle lavoratrici e riflessioni professionali, questo canale dà voce a chi ogni giorno sostiene la vita degli altri con coraggio e dignità. Raccontiamo emozioni spesso taciute, difficoltà reali e il valore profondo del lavoro di cura. Ti invitiamo a partecipare! Inviaci le tue storie, temi di cui vorresti parlare o domande su WhatsApp al 351 682 98 28.Amalia CareMaster 出世 就職活動 経済学
エピソード
  • Lavoro in nero e lavoro regolare: cosa cambia davvero
    2025/12/15

    Prima di tutto, grazie di cuore a tutte le persone che ci avete scritto, condividendo storie, domande e riflessioni. Questo spazio esiste grazie a voi.


    🌿 La Storia della Settimana è dedicata a Tatiana: un racconto intenso che mostra quanto valore, professionalità e umanità possano (e debbano) essere riconosciuti.


    Dalle testimonianze emerge spesso il confronto tra lavoro regolare e lavoro in nero:


    🔹 Il lavoro regolare, basato sul CCNL, garantisce tutele fondamentali: contratto chiaro, stipendio mensile su IBAN, contributi INPS, ferie, tredicesima e TFR accantonato.
    La famiglia è il datore di lavoro, mentre l’agenzia si occupa di burocrazia e cedolini.


    🔸 Il lavoro in nero, ancora diffuso soprattutto nelle prime esperienze, comporta rischi elevati: sfruttamento (mesi senza riposo), stipendi bassi o irregolari, assenza totale di diritti e tutele (pensione, NASPI, ferie, tredicesima, TFR). A volte vengono proposti pagamenti “fuori busta” per extra o weekend, lasciando la lavoratrice senza garanzie.


    📲 Partecipa anche tu

    Grazie a chi ci ha già scritto: continuate a farlo. Le vostre parole danno vita a questo spazio. Raccontaci la tua esperienza, una domanda o un tema di cui vorresti parlare in radio.


    Scrivici su WhatsApp: 351 682 98 28


    La tua voce conta. E qui trova spazio.


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    11 分
  • Difficoltà più comuni nella vita delle badanti
    2025/12/12

    Nella puntata di oggi entriamo in una delle realtà più dure del lavoro di cura: le difficoltà quotidiane che segnano la vita delle badanti.

    Ostacoli che spesso restano invisibili, ma che pesano enormemente sulla loro vita lavorativa ed emotiva.

    Dalle testimonianze raccolte emerge una realtà segnata da precarietà contrattuale, scarsa protezione e scelte forzate dettate dalla necessità.

    Molte raccontano di periodi lunghi di lavoro “in nero”, senza contratto, contributi o riposo settimanale.

    Altre spiegano di aver firmato contratti in fretta, senza comprendere diritti e tutele, oppure di aver ricevuto stipendi più bassi del pattuito o pagati in ritardo, senza possibilità di chiarire la propria posizione.

    Accanto a tutto questo, emergono difficoltà pratiche che rendono la ricerca di lavoro ancora più complessa: offerte lontanissime, spese per raggiungere colloqui inutili, la mancanza di patente che limita le opportunità, documenti difficili da ottenere e referenze complicate da recuperare quando le famiglie non collaborano.

    La parte più dolorosa riguarda lo sfruttamento e il peso emotivo.

    Molte raccontano riposi non rispettati, richieste continue anche di notte, mansioni non previste, pressioni familiari, ordini contraddittori e la sensazione di essere trattate come persone sempre disponibili.

    La gestione di assistiti ansiosi, aggressivi o con patologie cognitive aggiunge un carico psicologico enorme, spesso affrontato da sole.

    Un altro tema che ritorna è il mancato riconoscimento professionale. Nonostante anni di esperienza, molte dicono di sentirsi considerate “cameriere” più che professioniste della cura. Raccontano di aver imparato tecniche difficili da sole, sollevando persone allettate finché il corpo non regge più, accumulando dolori alla schiena, stanchezza cronica e notti di ansia.

    E poi c’è l’instabilità.

    Ogni volta che un lavoro termina si ricomincia da capo: cercare un nuovo posto “per disperazione”, senza sapere dove guardare, senza indicazioni chiare, con la sensazione di muoversi dentro un sistema confuso.

    Oggi siamo qui per dare voce a tutto questo: per riconoscere ciò che vivono ogni giorno, per dare dignità ai loro racconti e per costruire uno spazio in cui nessuna si senta più sola o invisibile.

    🎧 Se vuoi inviare la tua storia, un tema o una domanda, scrivici su WhatsApp al 351 682 98 28.

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    18 分
  • Storie di invisibilità
    2025/12/08

    Oggi entriamo in uno dei temi più dolorosi e più taciuti di questo mestiere: le storie di invisibilità.

    Racconti in cui le badanti non si sentono viste come persone, ma come presenze secondarie, silenziose, spesso date per scontate.

    Sono storie che emergono con forza dalle vostre parole e che meritano di essere dette ad alta voce.

    Molte lavoratrici descrivono situazioni in cui il loro valore umano e professionale viene ignorato: vengono trattate come “cameriere”, considerate “oggetti”, escluse dalle decisioni importanti sul lavoro.

    C’è chi racconta che, anche quando prova a spiegare un bisogno o una difficoltà, nessuno ascolta.

    In diversi messaggi, alcune badanti parlano apertamente di sentirsi trattate come “schiave”, senza rispetto né riconoscimento.

    Dalle storie inviate emerge anche lo sfruttamento del tempo e del lavoro. Molte raccontano ore di riposo ignorate, giornate infinite senza pausa, lavoro extra dato per scontato. Alcune spiegano che, vivendo in casa, si aspettano da loro una disponibilità totale: mesi senza un giorno libero, carichi di lavoro che vanno ben oltre il loro ruolo, mansioni che riguardano l’intera famiglia.

    Tra i vostri racconti c’è anche l’ombra dell’isolamento, dello stress e degli abusi.

    C’è chi parla di notti intere senza dormire, chi gestisce aggressioni verbali o fisiche, chi si trova a svolgere compiti sanitari complessi senza alcun supporto. In alcuni casi, persino quando chiedono aiuto, vengono incolpate o lasciate sole, fino a raggiungere un limite emotivo e fisico difficile da sostenere.

    E poi c’è il quadro più ampio: un sistema che troppo spesso rende invisibili le badanti.

    Un sistema che, nonostante competenze e qualifiche, continua a vedere questo lavoro come qualcosa di sostituibile, non come una professione che richiede competenza, forza emotiva e dignità.

    Ci sono famiglie splendide – lo sappiamo – ma il problema è culturale: l’idea che chi assiste debba essere sempre disponibile, sempre grata, sempre silenziosa.

    Questa puntata nasce per dare voce a tutto questo. Per nominare ciò che viene nascosto. Per riconoscere emozioni ferite, rabbia, fatica, umiliazione. Per trasformare il dolore in parola, e la parola in dignità.

    🎧 Se vuoi inviare la tua storia, un tema o una domanda, scrivici su WhatsApp al 351 682 98 28.

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    13 分
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