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Lui, Bearzot, classe 1927, oggi avrebbe 90 anni. Per tutti era il "vecio", come lo aveva soprannominato Giovanni Arpino. Ci sono persone, nel mondo dello sport come nella vita, di cui è impossibile non sentire la mancanza. Enzo Bearzot è una di queste. In molti possono limitarne il ricordo, indelebile, a quando, allenatore della Nazionale italiana, sollevò la Coppa del mondo al Santiago Bernabeu, la sera dell'11 luglio 1982, quando gli Azzurri vinsero un Mondiale contro tutto e tutti. Ma per scoprire molto altro non resta che leggere il libro che Gigi Garanzini gli ha dedicato.

In the 1970s the US military believed they could create a ‘super soldier’ - one who could use psychic powers to walk through walls, disarm the enemy through telepathy or kill a goat by staring at it. The brain behind these techniques was Michael Murphy, one of the founders of New Age spiritualism in the hippy enclaves of San Francisco. But Murphy’s primary goal was to use these powers in sport to create a supreme athlete capable of extraordinary feats.

No driver has ever made such an instant impact on the sport of F1 racing as Lewis Hamilton. The first black grand prix driver, his astonishing level of success in his rookie season together with his swash-buckling, attacking style has created a sensation. It has also been a central factor in the most exciting and controversial season of F1 in living memory as Hamilton was involved in a three-way fight for the world crown.

Le gare non sono mai state una passeggiata per me, ma quella lotta all’ultimo respiro io la cercavo. Se capivo di dover entrare in acqua e combattere alla morte, l’adrenalina mi scorreva ed ero felice. La condizione ideale per gareggiare era sentirmi un animale braccato. La sera prima di una gara quasi non mangiavo. Era la tensione, certo, ma anche un modo di prepararsi all’assalto, come il lupo che prima di andare a caccia per affrontare la lotta digiuna, dimagrisce. La fame o l’inappetenza non erano solo forme nervose, ma manifestazioni di un atavico istinto al combattimento.

A quasi dieci anni dalla sua ultima partita ufficiale in un polveroso campo della provincia lombarda, Dario Hübner si racconta nella sua autobiografia. Cresciuto a Muggia, nel triestino, al confine con l'allora Jugoslavia, fino a 20 anni montava infissi e finestre giocando in Prima Categoria nella squadra del suo paese. Il passaggio al professionismo, gli anni di C, la Cadetteria e l'esordio in Serie A con la maglia del Brescia. Un fuoriclasse che non ha mai rinunciato ai piccoli piaceri della vita. Un personaggio romantico e nostalgico.

Carlo Ancelotti, uno dei grandi protagonisti del calcio italiano, racconta la sua vita con la schiettezza e lo spirito pungente che derivano dalle sue origini contadine. "Uno su mille ce la fa", e lui è quell'uno. Centrocampista forse un po' lento, ma caparbio e con una lucida visione di gioco, ha avuto due grandi maestri, uno agli antipodi dell'altro: Liedholm e Sacchi. Da lì, la vocazione irresistibile a fare l'allenatore. Attenendosi semplicemente ai risultati, Carletto da Reggiolo ha vinto tutto. Eppure, la sua carriera sembra un percorso avventuroso.

Pippo Ricci si racconta in una toccante storia intima, svelando un faticoso percorso di crescita e la sua coraggiosa attitudine a migliorarsi, sempre. Dai soprusi subiti durante l'adolescenza, quando è stato vittima di bullismo, ai disturbi alimentari, dal suo senso per la competizione — che sprona, ma al tempo stesso logora — al lutto per il migliore amico falcidiato da un'auto in corsa quando era solo ventenne, il campione di oggi ha dovuto affrontare sfide decisive fuori e dentro al campo.

18 luglio 1976, Olimpiadi di Montréal: una giovane ginnasta rumena esegue l’esercizio alle parallele asimmetriche. La votazione tarda ad arrivare, poi sullo schermo appare un misterioso 1.00, che lascia tutti confusi e interdetti; infine giunge la rivelazione: i computer sono programmati per segnalare un massimo di 9.99 punti. A soli quattordici anni, Nadia Comaneci entra nella storia dello sport con un esercizio da 10, una perfezione che il tabellone non è neanche in grado di registrare, diventando istantaneamente un modello per generazioni intere di ginnaste e atlete.

Sept ans seulement après s'être mis à courir, Mathieu Blanchard est devenu l'une des stars mondiales des courses d'endurance en montagne. Son rêve : remporter l'Ultra-Trail du Mont-Blanc (UTMB), une boucle de 172 kilomètres et 10 000 mètres de dénivelé positif autour du géant des Alpes. Tout au long de sa préparation pour l'édition 2022, l'ultra-traileur de 35 ans, passionné de nature et d'aventures, raconte ce qui l'a convaincu de quitter sa carrière toute tracée d'ingénieur pour mettre la course à pied au centre de son existence.

Lemyr acompanhou toda a carreira de Senna, desde sua estreia no kart, tornando-se confidente do piloto enquanto ele morava na Europa. Pela primeira vez, revela história de bastidores das corridas, das negociações com as escuderias, da vida pessoal do piloto. Trata-se do mais completo audiolivro sobre a carreira e a vida do tricampeão de Fórmula 1.

Parlare di sport significa prima di tutto raccontare di persone. Ognuna di queste, sia che abbia vinto le olimpiadi o perso all’ultimo secondo, ha una propria storia. Vergari ha raccontato le sfide più epiche, contrapponendo – divisi da una rete, dal colore di una maglia, di una bandiera o da una corsia – i più grandi dello sport italiano e dei loro avversari.

30 anni senza Gaetano Scirea. Un campione sul campo e nella vita, morto in un incidente stradale su una strada polacca, quando era vice allenatore della sua Juve, il 3 settembre 1989. Mundial in Spagna nell'82, tanti scudetti e tante coppe, mai espulso pur giocando in difesa, da libero. Un giocatore esemplare, perfetto, corretto. Un Angelo Calciatore.

Olympian and World Champion Caster Semenya is finally ready to share the vivid and heartbreaking story of how the world came to know her name. Thrust into the spotlight at just 18 years old after winning the Berlin World Championships in 2009, Semenya’s win was quickly overshadowed by criticism and speculation about her body, and she became the center of a still-raging firestorm about how gender plays out in sports, our expectations of female athletes, and the right to compete as you are.

Borja Bauzá no escribe de oídas. Él mismo formó parte de una banda ultra en su juventud, y para escribir este libro ha pasado años recorriendo España de norte a sur y de este a oeste para entrevistarse con docenas de hooligans de todas las aficiones y de todas las ideologías. Este no es un libro denuncia ni un libro blanqueador. Es una enciclopedia sociológica, cultural y política de un fenómeno de masas desde sus orígenes en los años 70 hasta el día de hoy, pasando por el caos de los años 80, el salvajismo de los años 90 y la sofisticación que llegó a partir del 2000 con las nuevas tecnologías.

Lorsqu'il édita ces Mémoires olympiques, Pierre de Coubertin avait 69 ans en 1931. Ce livre est particulièrement utile pour comprendre l'Esprit des Jeux Olympiques de l'ère moderne tels qu'ils ont été recréés sous l'impulsion de Pierre de Coubertin. Car Pierre de Coubertin dut batailler ferme avant de pouvoir imposer son œuvre qui s'inscrit dans un contexte politique précis dont on retrouve la trace dans son récit.

For wrestling fans, Jim Ross’ voice is the soundtrack of an era. This book is your ringside ticket to wrestling’s most unforgettable moments—from the announcer who made them iconic. In the last 50 years, professional wrestling has risen up from a collection of regional territories to become a global phenomenon—and Jim Ross has been there for it all. From the grit and glory days of the 1970s with NWA, to the rise of WCW and the heyday of WWF and WWE, to signing on as on-air talent and senior advisor for wrestling’s newest chapter at AEW, Jim Ross has long had the best seat in the house.

Chris Bonington è uno dei più grandi alpinisti al mondo. A più di ottant’anni, non smette ancora di affrontare le cime e se stesso: la montagna è per lui sfida, ricerca del limite, senso della vita. In questa autobiografia racconta la sua storia straordinaria: la famiglia, da cui eredita il temperamento avventuroso; la madre, una donna forte, coraggiosa, anticonformista, che lo alleva con tenerezza e determinazione durante gli anni della guerra; l’attrazione per le vette, un magnete irresistibile che lo allontana prima dalla carriera militare e poi da quella nel marketing, reclamandolo a sé come unico scopo dell’esistenza.

"Il mio professore Alberto Garutti ripeteva sempre: “Siete l’unica generazione che può viaggiare con pochi euro, dovete andare, scoprire, conoscere... L’Accademia non si fa in aula, si fa respirandone l’esperienza nel mondo”. Queste parole mi illuminarono e mi fecero capire che dovevo muovermi, partire da Lambrate, dalla realtà quotidiana fatta di sogni giganti seduti su delle panchine, perché da quelle panchine qualcuno prima o poi si deve alzare." E così ha fatto Omar Hassan, figlio della periferia multietnica dell’hinterland milanese, padre egiziano e madre milanese.

Renan Dal Zotto é um dos maiores nomes do vôlei brasileiro de todos os tempos. Campeão olímpico e criador do saque viagem, Renan atribui sua bem-sucedida trajetória no vôlei a seis princípios que sempre nortearam sua vida: paixão, treinamento, renúncia, ousadia, resiliência e planejamento. Mesclando momentos inesquecíveis de sua carreira com dramas pessoais que mudaram sua vida além de trazer depoimentos de antigos colegas, como Bernardinho e Bernard, as lições de Renan servirão de inspiração para todos aqueles que buscam a vitória e o alto desempenho.

Guardi in basso, davanti a te: il confine da attraversare è una piatta distesa azzurra apparentemente senza fondo, che attende solo di abbracciarti. Gonfi i polmoni, pieghi le gambe e ti prepari a trattenere il fiato, a lungo, per metri e metri e metri, sempre più giù, oltre i pesci colorati e le gorgonie, giù, fino a quando la luce si affievolirà e poi sparirà, fino a quando il freddo ti annebbierà la mente e rischierà di farti perdere la concentrazione.