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Filippo ed Elisabetta. Due vite, una coppia. Una storia d’amore che s’intreccia con la storia del Novecento e l’attualità, iniziata nell’estate del 1939 quando Elisabetta aveva tredici anni e Filippo, nato principe di Grecia e Danimarca, diciotto. Era un cadetto navale, ma anche il nipote di Lord Louis Mountbatten. Un amore celebrato nella Londra post bellica con il Royal Wedding del 1947. Un uomo che per seguire il cuore ha rinunciato a molto, dato battaglia all’establishment, cercato con tenacia un ruolo. Grazie a Filippo, la «Firm» dei Windsor si è aperta al mondo, al suo tempo.

La conosciamo tutti. Ma la conosciamo davvero? Il suo marchio è su piatti, tazze, teiere, capi dabbigliamento, macaron e perfino bottiglie di gin. I francobolli con la sua effigie sono gli unici a non aver bisogno del paese dorigine stampato sopra. Il suo stile, borsetta al gomito e completi pastello, l'ha resa un'icona globale. Ogni suo gesto, sguardo o movimento è osservato, studiato, analizzato.

«L'agente di pubblica sicurezza Antonio Annarumma muore con la testa fracassata da una sbarra di ferro». Gli anni di piombo si aprono nel 1969 con un morto durante una manifestazione a Milano, e proseguono con le stragi nere di piazza Fontana, di Brescia e dell'Italicus, con lo stillicidio degli agguati delle Brigate rosse e degli altri gruppi terroristici di estrema sinistra fino alla morte di Aldo Moro e degli agenti della sua scorta.

Elisabetta II è, è stata, e verosimilmente resterà, la regina dei record. È il sovrano che ha viaggiato più di tutti coloro che, prima di lei, hanno indossato una corona. È stata la prima regina a comparire in televisione e anche la prima a dover affrontare una serie di scandali che hanno messo a dura prova la sua pazienza e la sopravvivenza stessa della monarchia. E il 6 febbraio ne ha raggiunto un altro: il Giubileo di Platino, 70 anni seduta sul trono inglese come mai nessuno nella Storia.

Tutto parte dall'Emilia e dalle lezioni politiche della madre, dalle partite di calcio al Campo Volo nella Reggio Emilia rossa degli anni Cinquanta. Romano Prodi si racconta per la prima volta in queste pagine scritte con Marco Ascione, giornalista del "Corriere della Sera": la vita intensa di un protagonista della nostra storia che ha sempre "interpretato a soggetto" da riformista, sì, ma a modo suo. Vicino alla Democrazia cristiana, ma non dentro.

Em muitos aspectos, Pio XI e o “Duce” não poderiam ter personalidades mais diferentes. No entanto, havia muito em comum. Não acreditavam na democracia e abominavam o comunismo. Eram propensos a ataques de cólera e protegiam com todas as forças as regalias dos cargos que ocupavam. Além disso, contaram um com o outro para consolidar seus poderes e alcançar objetivos políticos.

As décadas de 1950 e 1960 renderam ao mundo grandes divas que figuram no imaginário popular: Jacqueline Kennedy, Maria Callas, Marilyn Monroe, Grace Kelly. Também foram a época da ascensão de homens que dariam origem a uma verdadeira mitologia envolvendo suas famílias: John e Robert Kennedy e Aristóteles Onassis.

O relato de um idealista que, inconformado com a situação de seu estado, decide mergulhar nas águas turbulentas da política brasileira e se candidatar a governador.

Documento histórico–esta seria a melhor maneira de classificar a narrativa que Fernando Gabeira empreende para nos contar, em primeira pessoa, como jovens guerrilheiros, em 1969, conseguiram realizar a mais espetacular proeza de um grupo de esquerda: o sequestro do embaixador americano. O então jornalista recém-saído do Jornal do Brasil e seus companheiros de organização "trocaram" a vida do embaixador pela libertação de 15 presos políticos.

«Non intendevo scrivere questo libro. Un'autobiografia, alla mia età, mi sembrava presuntuosa». Ma questa ragazza nera cresciuta nella provincia americana, studiosa di filosofia, allieva di Adorno e di Marcuse, militante comunista e vicina alle Pantere Nere, attiva nelle battaglie contro il razzismo e contro il sistema «militare- industriale carcerario» americano, a poco più di vent'anni era già una stella polare per i movimenti in favore dei diritti civili.

Cosa succede quando si risponde al precariato del sistema capitalista trovando lavoro in una delle ultime realtà comuniste rimaste? In gioco ci sono la propria visione del mondo, le relazioni amorose e amicali, la ricerca di stabilità e dignità. Poco più che trentenne e attrezzata con un master in diplomazia, Carla Vitantonio è atterrata per la prima volta all’aeroporto di Pyongyang con un lavoro come insegnante di italiano.

El libro recoge los puntos de vista de aquel joven provinciano, enamorado del teatro y la poesía, que luchó durante veinte años en clandestinidad contra una malsana dictadura y que, más por azar y por responsabilidad, que por vocación, desempeñó un cierto papel en el gobierno de España y que hoy quiere creer que todavía sus opiniones encuentran eco en algunos españoles. En marzo de 2022, Alfonso Guerra se sentó frente a la cámara del cineasta Manuel Lamarca para hacer un repaso a su trayectoria personal y política.

Es indiscutido el papel fundamental desempeñado por don Juan Carlos en la restauración pacífica de la democracia a la muerte de Franco, como es generalmente aceptado que durante su reinado España ha vivido el periodo más largo de paz, prosperidad y libertades. Sin embargo, el monarca, que podía haber pasado a la historia como el mejor rey de España, se ha visto obligado a abdicar y a exiliarse por su afán de hacerse con una fortuna a base de comisiones ilegales y tráfico de influencias, derrochando su fortuna política, su gran popularidad nacional e internacional.

This "extraordinary human story" (Irish Times) is Bill Carter's deeply personal memoir of his experience in the war-torn city of Sarajevo. In 1991, the 26-year-old Carter joined up with a maverick aid organization to deliver food to orphanages across the city while dressed as a clown. He soon discovered the underground world of punk rock clubs, discos, and a thriving cultural scene within the besieged city where art and music were used as a defiant act against the war.

Uma história emocionante que se passa durante os anos da Segunda Guerra, em Berlim. De dia, a jornalista alemã Ruth trabalhava para a revista feminina Die junge Dame (A jovem senhora) e, à noite, salvava desconhecidos, amigos e conhecidos judeus, abrigando-os em sua casa. Pessoas como Ruth arriscaram suas vidas fazendo uso da coragem civil para salvar cinco mil pessoas na Alemanha. Em Berlim, 1.700 conseguiram sobreviver com a ajuda de corajosos civis.

La prima è stata Margaret Thatcher. Eletta a capo del governo britannico nel 1979, guidò il paese per dieci anni, portandolo attraverso una crisi economica e una guerra contro l’Argentina, interpretando il suo ruolo con il piglio autoritario che le valse l’appellativo di “Lady di ferro”. Fu il primo tentativo di rompere quel “tetto di cristallo” che nei paesi occidentali sembrava imprigionare le velleità di leadership femminili, relegando le donne in politica a incarichi minori, o alla funzione ancillare di First Lady.

India’s prime ministers have taken decisions that changed the course of the country’s history. This book by Neerja Chowdhury, an award-winning journalist and political commentator, goes beyond the news headlines to provide an eye-opening account of how some of the most important political decisions in independent India were taken.

Per la prima volta un ex fabbricante di armi, che nella sua carriera ha progettato e venduto due milioni e mezzo di mine antiuomo, racconta senza reticenze le due vite che ha vissuto: da fabbricante di strumenti bellici a operatore umanitario. È la storia vera di Vito Alfieri Fontana che per oltre vent’anni, alla guida dell’azienda di famiglia, ha progettato e prodotto mine vendendole in diversi Paesi del mondo.

India’s tumultuous political history, revealing backroom stories, humorous anecdotes and invaluable life lessons come together in Azaad, Ghulam Nabi Azad’s frank, unflinching autobiography about his life and career alongside some of the most powerful leaders from India and the world. As Ghulam Nabi charts his political odyssey, he showcases the grand arc of the great India story through the most dramatic political transformations of the last five decades.

Em seu quarto livro publicado pela Benvirá, Celso Amorim relata suas experiências como chanceler no trato das relações do Brasil com seus vizinhos da América do Sul. O autor utilizou, como eixo da narrativa, anotações feitas à época dos acontecimentos, complementando-as com referências a documentos oficiais e informações de outras fontes.