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In the late 1970s Ondaatje returned to his native island of Sri Lanka. As he records his journey through the drug-like heat and intoxicating fragrances of that "pendant off the ear of India", Ondaatje simultaneously retraces the baroque mythology of his Dutch-Ceylonese family. An inspired travel narrative and family memoir by an exceptional writer.

Hunter S. Thompson, "smart hillbilly"; boy of the South; born and bred in Louisville, Kentucky; son of an insurance salesman and a stay-at-home mom; public school-educated; jailed at 17 on a bogus petty robbery charge; member of the US Air Force (airman second class); copy boy for Time; writer for The National Observer; et cetera.

When Lucy Mangan was little, stories were everything. They opened up new worlds and cast light on all the complexities she encountered in this one. She was whisked away to Narnia and Kirrin Island and Wonderland. She ventured down rabbit holes and womble burrows into midnight gardens and chocolate factories. She wandered the countryside with Milly-Molly-Mandy and played by the tracks with the Railway Children.

In A Grand Theory of Everything, McGirk takes us from the winding backstreets of New Delhi to his cramped apartment in New York City, and then on to his eventual relocation with his wife to the empty plains of Oklahoma. And, most importantly, he takes us inside his own head, where his weird theories take shape to help him understand his alienation from his family, his struggles to find a career, his wife's failing health, and all of life's hardships.

"Over the last few years I've started writing a number of stories that, for various reasons, I never finished writing..." So begins Special Problems, the comic tale of Christie Hodges, a writer who can't seem to finish a story. The problem isn't that Hodges has nothing to write about - there's her recent divorce, her paralyzed foot, trouble with her daughter and job - it's that once she starts writing, she can't stop. One problem leads to another, and another.

In 1976, following years of harsh cutbacks to salaries and benefits at the New Yorker, editorial workers - the fact-checkers, copy editors, and other paraliteraries - finally took a stand and began a drive to unionize the storied magazine. But strong-willed longtime editor William Shawn's fierce resistance to unionization kicked off a stalemate between management and their subordinates.

In this poignant book, the writer and investigative journalist Katharine Quarmby describes the 20-year search for her Iranian birth father and her own adoption history. She links this narrative to the wider story that she uncovered during her search - of the many missing Iranian military fathers, who disappeared after the Iranian Revolution, but who are still sought by so many Iranian love-children in Britain today. Her narrative is a meditation on the importance of both birth and adoptive families.

Over fifteen years of dirty secrets, shocking reveals, and all of the celebrity gossip that’s unfit to print . . . but we’re going to anyway. When Jay Z defended himself against unfair charges that he slapped a woman, when Yankee slugger Alex Rodriguez got tagged by an escort agency madam, when Bill O’Reilly dissed Muslim women, and when Ruth Madoff discovered her scam artist husband, Bernie, had also been cheating on her, it all came out in the pages of Rush & Molloy.

Un libro particolare. Nato in una situazione particolare. Una donna palestinese, colta, intelligente e spiritosa, tiene un "diario di guerra". Gli israeliani sparano ma, nella forzata reclusione fra le pareti domestiche, "spara" anche la madre del marito, una suocera proverbiale. Pubblicato in maggio in Israele, il libro è un documento che, in forza della sua freschezza, è schierato senza rinunciare al dialogo. Suad Amiry è un architetto palestinese, fondatrice e direttrice del Riwaq Center for Architectural Conservation a Ramallah.

Elsa de' Giorgi è stata una donna bellissima, una delle più belle del suo tempo; un'attrice importante nell'epoca dei telefoni bianchi ma invisa al regime fascista per le sue coraggiose posizioni politiche che la porteranno dopo pochi anni a sostenere concretamente la Resistenza romana. Grazie al matrimonio con il nobile Contini Bonacossi poté contare su una collezione d'arte che spaziava da Cimabue a Goya. E nella sua casa, ormai circolo letterario di alto profilo, fecero capolino molte tra le figure letterarie più importanti degli anni cinquanta.

La vita cambia in un istante. Passa dalla normalità alla catastrofe. John Gregory Dunne, sposato da quarant'anni con Joan Didion, muore all'improvviso la sera del 30 dicembre 2003. Ed è così che per Joan inizia l'anno del pensiero magico. Un anno in cui tutto viene rimesso in discussione, riconsiderato, riformulato.

All'indomani della seconda guerra mondiale, un eroe nuovo nasce in Italia e conquista il pubblico dei lettori: è Tex Willer. Entro la cornice dell'iconografia classica americana, le storie del leggendario ranger texano attingono alla cultura del recente passato del nostro paese (i film d'epoca fascista, la Resistenza, il neorealismo) e alla realtà sociale e politica contemporanea (la legalità costituzionale, la corruzione politica).

Un'ereditiera californiana viene rapita dall'Esercito di liberazione simbionese, diventa l'amante di uno dei terroristi e terrorista lei stessa, poi sposa la sua guardia del corpo e va a vivere con figli e cani in una casa finto-spagnola iper-blindata. Una banchiera d'affari di Manhattan mentre fa jogging a Central Park viene aggredita da sei adolescenti neri e ispanici, stuprata, torturata con dei rami e ridotta in fin di vita.

Un viaggio, per quanto terribile possa essere, nel ricordo si trasforma in qualcosa di meraviglioso. La vita è un viaggio, e come tutti i viaggi si compone di ricordi. In questo audiolibro, Banana Yoshimoto raccoglie preziosi frammenti di memoria e ci porta con sé, lontano nel tempo e nel mondo. Dalle emozioni del primo amore alla scoperta della maternità, dalle piramidi egiziane alla Tokyo degli anni settanta.

Un appassionato scambio di lettere che disegna la biografia emotiva e la vita di una coppia bella e dannata, quella di Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda. Poche storie d'amore sono diventate una leggenda come questa: uno scrittore di disarmante talento che morì a quarantaquattro anni consumato dalla tubercolosi e dall'alcol, soltanto otto anni prima che l'eterna ragazza in cui aveva specchiato tutte le sue turbolente eroine bruciasse nel rogo di una clinica per malattie mentali.

Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c'è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di La Repubblica, che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l'altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta.

Dopo il ritratto di Alan Blair in "Sveglia, Sir!" e quello autobiografico di "Veloce come la notte", Ames si mette a nudo senza pudore. Insicuro nei rapporti con le donne, angosciato dalla depressione, ossessionato dalla calvizie e dall'impotenza, si rivela una sorta di antieroe in cerca di un'identità, ma soprattutto in lotta con se stesso per non farsi tentare dal Prozac e dal Viagra. Le sue bizzarre manie diventano il filo rosso di un esilarante viaggio, dall'adolescenza alla "immaturità", nei suoi problemi con il sesso, dovuti all'incapacità di accettare il proprio corpo.

"A volte i posti assomigliano semplicemente ai loro nomi", scrive Sandro Veronesi a proposito di Montevideo; a volte, invece, i luoghi, i volti, i fatti, hanno bisogno di altre parole per essere visti. È questa narrazione visiva a legare assieme, in un flusso unico eppure fatto di cose molto diverse, i reportage che compongono "Live".

Johann Ernst Biren, il mangiatore di carta, era per Balzac un esempio di "imperio del vizio". Eppure il poderoso scrittore gli dedica un brevissimo studio in un paio di pagine delle "Illusioni perdute", facendo mostra quasi di voler strappare il segreto nascosto di quel curioso personaggio.

Al nostro secolo è mancata la vocazione di costruire cattedrali. Ma c'è Raymond Isidore che costruì una cattedrale fatta di detriti. E la sorte volle che questo incongruo monumento, oggi considerato un luogo d'arte, sorgesse a Chartres. Dapprima fonditore, poi pulitore di rotaie e alla fine custode di discariche e cimiteri, Raymond Isidore, detto Picassiette, raccolse instancabilmente nella spazzatura frammenti di tazze, piatti e bicchieri, con i quali ricopriva ogni superficie e ogni suppellettile della sua casa.