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Old Trafford, Manchester, 28 maggio 2003. Lo sguardo rivolto più volte verso l'arbitro, rincorsa lunga e gol. Il rigore decisivo contro la Juventus, in una finale di Champions League tutta italiana. Questo è il ricordo indelebile che Andriy Shevchenko, Pallone d'oro nel 2004, ha lasciato nei tifosi del Milan. Già da bambino sentiva che il suo destino sarebbe sta- to quello del calciatore, fin da quel marzo 1986, quando fu selezionato per entrare nei piccoli della Dynamo: il tempo di qualche allenamento poi saltò in aria il reattore numero 4 nella centrale nucleare di Chernobyl.

Rivellino, a Patada Atômica, o campeão do mundo pela seleção brasileira de 1970. Ídolo de ontem e das novas gerações - de torcedores e de jogadores. Como não lembrar seus dribles e a potência daquela canhota? Conhecido até hoje como Reizinho do Parque - por suas proezas como atleta do Corinthians - Rivellino brilhou também do outro lado da ponte aérea: até hoje é considerado o maior jogador da história do Fluminense.

Tra passione e fanatismo, la violenza nelle curve e i legami segreti con le organizzazioni mafiose. Un fenomeno come quello degli ultrà in Italia non ha eguali nel resto dEuropa. Organizzati e violenti, molti di questi gruppi si sono trasformati negli anni in vere e proprie bande criminali, coinvolte in episodi di bagarinaggio, spaccio di droga e omicidi. Come accade per gli hooligan in Inghilterra e i club di motociclisti americani, spesso la criminalità organizzata o l'ultradestra si sovrappongono agli ultrà.

"Quiero compartir lo que sé, lo que aprendí del juego y del deporte en general, y hacerlo no solo con los que aman el fútbol, sino también con aquellos a los que este maravilloso deporte no les es familiar, pero que también se preguntan cómo triunfar en la vida, cómo guiar y liderar un equipo hacia la victoria y de las lecciones que se aprenden de la derrota."

Era un semplice esperimento, una prova in vista delle Olimpiadi di Roma del 1960, eppure il programma radiofonico Tutto il calcio, minuto per minuto ha rivoluzionato il modo di vivere le partite. Ezio Luzzi, una delle voci storiche di quella trasmissione, ha raccontato praticamente tutto il calcio italiano: dalle serie minori alla Nazionale. È stato il primo a regalare scoop come l'arrivo di Maradona al Napoli e il primo a informare il mondo sull'attentato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996.

Tore, Titel, tolle Spiele - Geschäft, Rassismus, Depression. Beide Ebenen gehören zur Welt des modernen Fußballs. Mit seiner sportlichen Intensität begeistert er die Fans rund um den Globus, und wer ihn selbst auf höchstem Niveau spielen will, von dem verlangt er äußerste Hingabe und Disziplin. Philipp Lahm gehörte zu den Besten dieses Sports und hat wie kaum ein Zweiter dessen Sonnen- und Nachtseiten kennengelernt. Nun legt er spannend, klar und kompetent seine Sicht auf die Welt des Fußballs von heute dar.

El Rayo Vallecano es de los últimos equipos de barrio que pueden encontrarse en España. Este hecho lo ha dotado de una particular idiosincrasia que se refleja en este audiolibro, en el que se habla de fútbol, pero también de ideología, de historia y de una ciudad.

Siete años después de la publicación de Las mejores anécdotas del Real Madrid, que cosechó un gran éxito, su autor vuelve ahora con nuevas historias del club más ponderado del mundo. Las anécdotas aquí recogidas, pasadas y presentes, muestran la gesta merengue de más de un siglo, desde su fundación en 1902. Un audiolibro para millones de incondicionales madridistas y para el público aficionado al buen fútbol.

En realidad, la obra de Hemingway es un gran críptico sobre la historia sevillista. Y quien diga lo contrario, o se lo dijera a cierto chaval que vio a su equipo bajar con 16 años y ahí quedó tullido de la cabeza para siempre, miente o es un imbécil. Si no fuera así, ¿qué simboliza entonces el leopardo congelado en las nieves perpetuas del Kilimanjaro, sino el título de Liga que nunca podremos alcanzar mientras morimos de gangrena a pocos pasos de él? Es un audiolibro que cautiva al oyente en los primeros instantes, un relato que va más allá de la historia del fútbol.

Passé au travers des mailles du filet de la formation française, Antoine Griezmann n'a jamais porté le maillot d'un club hexagonal. Jugé trop frêle, il a dû s'exiler en Espagne, à la Real Sociedad, pour accomplir son rêve de gamin et devenir footballeur professionnel. Désormais star incontestée de l'Atlético de Madrid et fer de lance de l'équipe de France, le meilleur joueur de l'Euro 2016 incarne la nouvelle génération bleue.

"A 10 ans, on aurait payé pour le voir jouer. Les recruteurs se pressaient autour des terrains." Dès ses débuts à l'AS Bondy, le talent de Kylian Mbappé a fait l'unanimité. Son avenir était tout tracé dans les plus grands clubs européens. De nombreux témoignages dévoilent les secrets de sa formation à l'INF Clairefontaine, puis à l'AS Monaco. "Mbappé, Le Petit Prince" raconte aussi son éclosion en Ligue des champions jusqu'à son transfert colossal au PSG durant l'été 2017.

Il mondo si divide in due. Ci sono quelli che amano i gatti, Londra e l'Inter. E quelli cui piacciono i cani, Parigi e la Juventus. L'Inter (come i gatti e Londra) è fascinosa e imprevedibile. La Juve (come i cani e Parigi) è solida e rassicurante. Il resto è contorno. Lo scudetto 2021 ce lo ricorda, perché segna il ritorno alla vittoria dei nerazzurri allenati da Antonio Conte. Ma anche la batosta dei bianconeri del divo Ronaldo, e la fine di un'epoca, dopo nove scudetti di fila.

Dopo quattro anni di sospensione, "Le Roi" Michel Platini si mette finalmente a nudo e racconta la verità sullo scandalo che gli è costato la presidenza della Fifa e che ha scosso il mondo del calcio internazionale. Il celebre centrocampista francese, tre volte Pallone d'Oro, rompe il silenzio e sceglie di dire la sua: in questo audiolibro ricco di ricordi e sfoghi, aneddoti e confessioni Platini ricostruisce le ragioni e denuncia gli interessi in gioco in questa vicenda, svela i retroscena di un vero e proprio complotto e per la prima volta parla del suo rapporto con Sepp Blatter.

A quasi dieci anni dalla sua ultima partita ufficiale in un polveroso campo della provincia lombarda, Dario Hübner si racconta nella sua autobiografia. Cresciuto a Muggia, nel triestino, al confine con l'allora Jugoslavia, fino a 20 anni montava infissi e finestre giocando in Prima Categoria nella squadra del suo paese. Il passaggio al professionismo, gli anni di C, la Cadetteria e l'esordio in Serie A con la maglia del Brescia. Un fuoriclasse che non ha mai rinunciato ai piccoli piaceri della vita. Un personaggio romantico e nostalgico.

"Mio padre è quel signore che in un filmato Rai ormai passato alla storia, il giorno della vittoria del primo scudetto del Napoli, a fine partita scappa negli spogliatoi inseguito da Giampiero Galeazzi che lo sovrasta brandendo un microfono. Sugli spalti novantamila napoletani cantano la loro gioia, e lui, occhi bassi e passo veloce, si limita a dire: “Abbiamo fatto un buon lavoro. Sono soddisfatto”. Stop. Ottavio Bianchi è fatto così. Schivo, riservato, umile. Eppure il suo nome è nella leggenda del calcio italiano.

Carlo Ancelotti, uno dei grandi protagonisti del calcio italiano, racconta la sua vita con la schiettezza e lo spirito pungente che derivano dalle sue origini contadine. "Uno su mille ce la fa", e lui è quell'uno. Centrocampista forse un po' lento, ma caparbio e con una lucida visione di gioco, ha avuto due grandi maestri, uno agli antipodi dell'altro: Liedholm e Sacchi. Da lì, la vocazione irresistibile a fare l'allenatore. Attenendosi semplicemente ai risultati, Carletto da Reggiolo ha vinto tutto. Eppure, la sua carriera sembra un percorso avventuroso.

Giacinto Facchetti è stato uno dei più grandi simboli del calcio italiano e della centenaria storia dell'lnter. Vicecampione del mondo in Messico nel 70, campione d'Europa a Roma nel '68, ha giocato con la Nazionale azzurra 94 partite, delle quali 70 da capitano. In nerazzurro ha giocato 728 partite ufficiali, vincendo quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Famoso in tutto il mondo per le doti di "cannoniere" (come si diceva una volta), ha segnato in serie A 59 gol, record di tutti i tempi per un difensore.

Da quando Leo Messi è arrivato al Barcellona, all'età di tredici anni, la sua dimensione calcistica è cresciuta a tal punto da farlo diventare il miglior giocatore di tutti i tempi, il primo ad avere vinto per sei volte il Pallone d'Oro, il massimo riconoscimento per un calciatore. Tutti i bambini e le bambine vogliono essere Messi, la sua maglia è la più venduta e i video dei suoi gol e delle sue azioni sono i più visti su YouTube. Leo Messi ha reso felici spesso gli appassionati del gioco più bello del mondo.

Dallo Stadium, gigantesca arena inaugurata a Torino nel 1911, allo Juventus Stadium, aperto - sempre a Torino - nel 2011: nell'arco di un secolo il nostro football ha vissuto momenti epici e tragici. Ricordiamo la vittoria dell'Italia ai mondiali del 1934, disputati in casa; i trionfi del Grande Torino; lo storico scudetto del Cagliari di Gigi Riva e quelli del Verona di Bagnoli e del Milan di Sacchi; ma anche la drammatica morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli in un derby Roma-Lazio del 1979, e il "Totonero", primo grande scandalo calcistico.

No recuerdo cuándo dejé el fútbol. Solo sé que un tiempo después aprendí a controlar el balón con las figuras metálicas de un futbolín. A pocos metros del colegio, en un bar de La Maruca, había uno extraordinario, de madera maciza y mangos que se movían como pistones, mangos pegajosos. Las bolas tenían muescas. La última vale doble en caso de empate. Pasar por debajo al dejar al otro a cero. Cervezas en botellín. Vestidos. Los primeros móviles. Mejillones en salsa para doce. Cigarros.