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Sul genere, sui generis

Sul genere, sui generis

著者: Alessandra Paiusco-Paulsson @la.tuttologa
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このコンテンツについて

Sul genere, sui generis è un podcast che porta gli studi di genere fuori dalle aule universitarie — e li intreccia con cultura pop, attualità, teoria critica e vita quotidiana. Un podcast di Alessandra Paiusco-Paulsson — ricercatrice, lettrice universitaria, femminista intersezionale, e content creator (TikTok: @la.tuttologa). 💌 alessandra.tuttologa@gmail.comAlessandra Paiusco-Paulsson @la.tuttologa 社会科学
エピソード
  • Influattiviste, chat “fascistella”, e la piramide della violenza
    2025/11/29

    ⚠️ Trigger Warning: linguaggio - contiene citazioni ma le parole più volgari sono state censurate


    In questa puntata ricostruisco e analizzo la vicenda della chat “Fascistella”, un caso che ha coinvolto alcune note influattiviste italiane (nello specifico: Carlotta Vagnoli, Valeria Fonte e Flavia Carlini) e che, al di là degli aspetti giudiziari, rappresenta un esempio illuminante della crisi del femminismo digitale in Italia.


    Prendo questa storia come paradigma: il punto di incontro tra personal branding, attivismo performativo, dinamiche di gruppo e uso distorto del linguaggio.

    Da qui si apre una riflessione più ampia sullo stato del femminismo mainstream online e sulle sue contraddizioni: la centralità degli influencer, la spettacolarizzazione della militanza, la confusione tra visibilità e autorevolezza, e il rischio di trasformare un movimento politico in una strategia di engagement.


    Partendo dalle frasi emerse nelle chat, esploriamo insieme:

    – la piramide della violenza e la cultura dello st*pro nel

    linguaggio quotidiano;

    – perché “il privato è politico” vale anche nell’era digitale;

    – la differenza tra feminist rage (rabbia femminile) e livore;

    - bad feminists;

    – cosa significa davvero decostruire e assumersi responsabilità;

    – e perché influattivismo e femminismo non sono sinonimi.


    Un episodio critico, necessario, scomodo ma urgente: per riportare al centro un femminismo che sia studio, pluralità, etica e coerenza — e non un algoritmo da assecondare.

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    1 時間 29 分
  • Twilight, vent’anni dopo: un esercizio pratico di decostruzione 🩸🪩✨
    2025/10/22

    In occasione dei vent’anni dall’uscita del primo Twilight (!), questa puntata speciale di Sul Genere – Sui Generis propone un viaggio tra religione, potere e cultura pop, per capire cosa rende ancora oggi la saga di Stephenie Meyer un fenomeno così divisivo e affascinante.


    A partire da una domanda chiave — Twilight è un’allegoria mormone o il riflesso dei valori della sua autrice? — esploro il modo in cui i temi della purezza, della disciplina, dell’amore eterno e del controllo rivelano l’impronta del mormonismo nella scrittura di Meyer.

    Dalle coppie eterne alla castità, dal concetto di famiglia come sigillo divino fino alla visione della ricchezza come ricompensa terrena, Twilight diventa un caso di studio perfetto per comprendere come le credenze religiose e culturali plasmino l’immaginario collettivo.


    Ma questa è anche una riflessione più ampia: un esempio concreto di decostruzione e di applicazione pratica della lente sociologica informata dagli studi di genere.

    Rileggere Twilight oggi significa guardare dentro una capsula del tempo che ci mostra chi eravamo — adolescenti cresciuti in una cultura che romanticizzava il controllo e la dipendenza — e come, nel frattempo, la società sia cambiata.


    Perché se nei primi anni Duemila non parlavamo ancora di giustizia decoloniale, equità di genere o dinamiche di potere affettivo, oggi lo facciamo.

    E forse proprio per questo Twilight, rivisto vent’anni dopo, continua a parlarci — non più solo di vampiri, ma di noi: di chi eravamo, e di chi siamo diventatə.



    P.S. Vi chiedo un po’ di pazienza per qualche strafalcione, soprattutto negli accordi di genere o di numero: sono italiana ma vivo all’estero da tantissimi anni. Faccio sempre del mio meglio, ma ogni tanto qualcosa mi scappa… come la mia r moscia, ahah.

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    1 時間 44 分
  • I cretesi, i cretini, Donna Haraway e John Rawls
    2025/10/17

    In questa puntata, partita da Creta, parlo di strade dissestate, conversazioni scomode e populismo.

    Da lì il discorso si sposta su Locke, Rawls e Donna Haraway — tra contratti sociali, veli d’ignoranza e sguardi situati.

    Perché la giustizia e la conoscenza non nascono dall’uniformità, ma dal riconoscimento delle differenze.

    E no, non siamo “una faccia, una razza:” siamo molti sguardi che imparano, ogni giorno, a guardare meglio.

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    35 分
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