エピソード

  • Lo sciopero di Latina; Marco Omizzolo . Ep n 4
    2024/05/15
    Il 18 aprile del 2016 è un lunedì mattina, potrebbe essere il classico noioso lunedì mattina ma il 18 aprile del 2016 è un inizio settimana che entrerà nella storia del movimento di lotta degli sfruttati, perché, in questo giorno, 5.000 braccianti indiani sikh di Latina e provincia , sfruttati e maltrattati , iniziano lo sciopero che darà il via ad una campagna di lotta per i diritti degli oppressi. A capo di questo movimento di lotta vi è un sociologo , Marco Omizzolo che si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata. Marco Omizzolo , da ricercatore inizia il percorso che lo porterà ad essere un intellettuale militante e nel corso della sua vita , ad organizzare uno dei maggiori scioperi contro lo sfruttamento e le agromafie, ossia quello del 18 aprile del 2016 insieme alla Cgil con oltre 5 mila braccianti indiani. Ha replicato questa esperienza negli anni successivi per due volte e occupato numerose aziende agricole insieme a braccianti indiani gravemente sfruttati allo scopo di denunciare le condizioni di emarginazione e sfruttamento alle quali erano condannati. Ha accompagnato oltre 150 lavoratori e lavoratrici di origine immigrata a sporgere denuncia contro padroni e mafiosi, e si è costituito, con alcuni di loro, parte civile in vari processi contro il caporalato e lo sfruttamento. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo nomina Cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e impegno contro le agromafie e lo sfruttamento del lavoro. E' stato anche insignito del titolo di Human Rights Defenders a Dublino per Frontline Defenders. Nel 2020 è stato candidato dall'Unesco al premio biennale “Madaneet Singh” assegnato alle personalità nel mondo che si sono contraddistinte per la lotta non violenta in favore dei diritti e della pace. È stato il primo italiano e il secondo europeo a ricevere questa candidatura.
    Da alcuni anni vive sotto protezione da parte delle Forze dell'ordine per le numerose minacce di morte subito.
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    32 分
  • Lo sciopero di Nardò Yvan Sagnet Ep. n 3
    2024/05/08
    Lo sciopero di Nardò, la storia di Yvan Sagne . Ep. 3
    In questa puntata raccontiamo la storia di un uomo che ha detto no allo sfruttamento e al caporalato: la storia di Yvan Sagne Yvan Sagnet un attivista camerunese e scrittore di saggistica, noto per aver fondato l'organizzazione benefica No Cap e organizzatore dello sciopero di Nardò, il primo sciopero di braccianti stranieri in Italia . Sagnet è arrivato in Italia nel 2007, al Politecnico di Torino, per studiare ingegneria ricevendo una borsa di studio . Dopo aver fallito un esame e perso la borsa di studio alla fine di luglio 2011, si reca nel Salento a Nardò per la raccolta dei pomodori . Li scoprì il caporalato. La mattina del 30 luglio 2011, dopo aver lavorato nei campi solo per cinque giorni, Sagnet convinse i suoi compagni di lavoro a iniziare uno sciopero dopo che i loro datori di lavoro avevano emesso un aumento del carico di lavoro senza aumento della retribuzione. Cosi inizia lo sciopero, prima in modo spontaneo poi , grazie all’apporto del sindacato in modo più organizzato. Questa puntata racconta le varie fasi dello sciopero, il suo successo, le sue contraddizioni e soprattutto la voglia di dare vita alla costituzione italiana . Lo sciopero durò oltre 40 giorni e terminò con il successo dei braccianti a cui fu riconosciuto l’applicazione del contratto nazionale e il pagamento secondo contratto. Grazie a quello sciopero nel settembre del 2011, per la prima volta, il parlamento italiano riconobbe, con una legge, il reato di sfruttamento e di caporalato. Questo dette la possibilità alla Procura distrettuale antimafia di Lecce di avviare la prima indagine in Italia sul caporalato portando all’ arrestato di 16 caporali. Sagnet è stato un testimone chiave nel processo contro il boss Saber Ben Mahmoud Jelassi . Per il suo impegno nel febbraio 2017, Yvan Sagnet è stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente italiano Sergio Mattarella per il suo lavoro volto a porre fine alla schiavitù moderna nel settore agricolo italiano
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    34 分
  • Mafia Caporale Ep. 2
    2024/04/30
    Mafia caporale, il titolo di questa puntata, prende il nome da un saggio di Leonardo Palmisano , pubblicato il 2017 da Fandango libri. La puntata racconta l’impegno e il lavoro di ricerca di Leonardo Palmisano sulle connessioni tra le organizzazioni criminali , il caporalato e le modalità di sfruttamento esistenti nel nostro paese. E’ un racconto lucido, in alcune parti cinico che Leonardo fa , senza alcuna paura, ne timore, di manifestare e raccontare tutte le debolezze del nostro paese che, finge di non vedere oppure è complice di un sistema economico che genera sfruttamento e dolore. In questa puntata, grazie a Leonardo Palmisano conosceremo, non solo le dinamiche dello sfruttamento, ma le sue profonde contraddizioni e il suo intreccio con il sistema criminale e mafioso .
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    32 分
  • Caporalato e Agromafie Ep.1
    2024/04/23
    Questa prima puntata che, apre il podcast , vede la partecipazione di Jean Rene Bilongo, presidente della Fondazione Placido Rizzotto e responsabile del dipartimento politiche migratorie della Flai Cgil nazionale. Originario del Camerun e trapiantatnto in Italia dal 2000, Bilongo comincia la sua militanza civile a Castel Volturno in provincia di Caserta fino a diventare uno dei volti noti nelle battaglie in difesa degli oppressi e degli sfruttati. In questa puntata, Bilongo, ci racconta il suo percorso di vita e di militanza, le sue battaglie, le sue sconfitte le sue vittorie e sopratutto il suo No ad ogni forma di sfruttamento . Jean Rene Bilongo è oggi uno dei massimi espertii italiani delle dinamiche dello sfruttamento e del caporalato; tra i suoi impegni vi è anch quello di curatore , per conto della Fondazione Placido Rizzotto, del Rapporto Agromafie e Caporalato; un rapporto biennale cha ha il compito di indagare l'intreccio tra la filiera agroalimentare e la criminalità organizzata con particolare attenzione al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento. Nella sua attività giornalista ha collaborato con quotidiani nazionali come l'Unità, Liberazione, La Repubblica. Il suo ultimo libro si chiama: SPezzare le catene. Un lavoro libero tra centri commerciali e caporalato edito da Citta Nuova ( 2019)
    Il podcast è scritto da Marcello Colopi, la musica è scritta e diretta da Antonio Piacentino, il sax è suonato da Michele Tempesta.
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    34 分
  • Trailer
    2024/04/17
    2 分