
La felice prova dell'autoptero Bernasconi (Aprile 1910)
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Anche nei giornali della capitale si parlò tempo addietro di un nuovo tipo di aereoplano, inventato da uno studioso giovane residente a Macerata: il signor Fernando Bernasconi. In questi giorni e precisamente giovedì scorso l'inventore ed il costruttore del nuovo velivolo Sig. Renzo Rabbaglietti, tennero una riuscitissima prova presso la tenuta del conte Ludovico Carnevali sulla strada di Cingoli. Assistevano alla prova poche persone fra cui il Sig. Biagio Micozzi Ferri il cui stabilimento ha fornito il materiale, il conte Viscardi Materassi, il conte Risso Taurico, il meccanico Romeo Giovannetti e lo chaffeur del suddetto conte Materassi. L'areoscafo Bernasconi è un apparecchio simile nella configurazione ad un monoplano, ma si fonda su un principio assolutamente originale. La teoria del suo volo, formulata in base a una scoperta scientifica dello stesso Bernasconi, è poi in sostanza quella medesima del volo degli astori e delle rondini. In conclusione all'azione del motore si sostituisce a volontà quella del vento che senza timor di danno può anche esser violentissimo e raggiungere anche i 20 Km. all'ora, quanto debolissimo, servendo ugualmente allo scopo. Ciò non avviene per gli altri tipi di velivoli.
L'autoptero è largo M. 9 lungo M. 5 ed ha la superficie di 17 mq. portante. Pesa senza motore Kg. 100 e durante la prova compreso il pilota il peso totale era di Kg. 215 (verrà a giorni applicato un motore Anzani e nuove prove verranno compiute). L'areoscafo autoptero Bernasconi verrà esposto da sabato 16 fino a giovedì 21 aprile nel teatro dell'Albergo Centrale per comodo di coloro che volessero averne esatta cognizione.