Un recap sincero di questo primo anno di I giovani non vogliono lavorare: cosa è successo, cosa è cambiato e perché siamo ancora qui, nonostante il disagio della vita e i mille lavori.

Ringraziamo chi ci ha ascoltate, supportate e sopportate ❤️Facciamo un bilancio di numeri, traguardi e retroscena, raccontiamo com’è nato il podcast e, sì, vi raccontiamo anche un po’ i fatti nostri (con consenso).

Non è una fine, è solo una pausa.

Questa settimana parliamo di influencer, creator e tutti quei mestieri che la Gen Z si è inventata nei buchi lasciati aperti dal mercato del lavoro.

Spoiler: no, sono solo gente che posta selfie e apre pacchi PR. Dietro c'è molto di più.

In questa puntata, scaturita da una curiosità personale, abbiamo provato a capire cosa fa davvero un influencer tutto il giorno; perché dietro ogni reel c’è un piano editoriale e non improvvisazione; cosa dice la legge e come si è adeguato INPS.

Il tutto con una domanda fissa: "Se oggi ognuno può diventare un brand, dove finisce il lavoro e dove comincia la vita?"

L'ospite di questo mese a I GIOVANI NON VOGLIONO LAVORARE è Lorenzo: una persona eccezionale, che fa tanti lavori senza però identificarsi in alcuno.

Dall’amore sincero per l’insegnamento della danza – perché “ti permette di risuonare insieme ai desideri dei tuoi allievi e allieve” – alla passione per il suo lavoro da HR Senior Consultant – perché “ti permette di coltivare i sogni delle persone e farli crescere nel loro percorso professionale”.

Tra temi molto tecnici (come la crisi della ricerca e selezione in Italia, le agenzie per il lavoro e la psicologia del lavoro) e altri molto più profondi (il sentirsi sbagliati, le discriminazioni, il lavoro come mezzo e non come vita) ci siamo emozionati tantissimo.