Ep 116 AI e Marketing per Hotel
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L'industria dell'ospitalità, per sua natura intrinseca, vive di una dualità complessa: l'eccellenza operativa sul campo e la necessità, sempre più pressante, di una narrazione digitale impeccabile. Negli ultimi due decenni, il fossato tra queste due realtà si è allargato in modo allarmante. Mentre l'albergatore, o l'imprenditore turistico, manteneva il controllo ferreo sull'esperienza dell'ospite – dalla qualità della biancheria al sorriso del concierge – ha progressivamente perso il controllo sulla rappresentazione esterna della sua azienda. La complessità crescente del marketing digitale, frammentato tra SEO tecnico, gestione dei social media, campagne Pay-Per-Click (PPC) e content creation visiva, ha costretto l'industria a una delega massiccia verso agenzie esterne. Questa esternalizzazione, sebbene necessaria in una fase storica di transizione tecnologica, ha creato uno squilibrio di potere: il "padrone di casa" non è più padrone della sua voce.
In questo contesto si inserisce Google Pomelli, un esperimento di Google Labs sviluppato in collaborazione con Google DeepMind.1 A prima vista, Pomelli potrebbe apparire come un semplice generatore di contenuti, un altro strumento nella vasta cassetta degli attrezzi dell'intelligenza artificiale generativa. Tuttavia, un'analisi approfondita rivela che la sua architettura e la sua integrazione nell'ecosistema Google rappresentano un punto di flesso fondamentale. Pomelli non promette solo efficienza; promette sovranità. Attraverso la creazione automatizzata di un "Business DNA" e la capacità di generare asset multicanale coerenti partendo da un singolo URL, Pomelli offre all'imprenditore alberghiero la possibilità di internalizzare funzioni critiche che prima richiedevano budget onerosi e tempi di latenza inaccettabili.
Questo rapporto si propone di dissezionare Google Pomelli non solo come tecnologia, ma come catalizzatore di un cambiamento organizzativo. Analizzeremo come, nonostante lo stato embrionale e le limitazioni attuali tipiche di una versione beta 4, questo strumento prefiguri un futuro in cui l'hotel manager torna ad essere il regista unico della strategia di mercato. Esploreremo inoltre come Pomelli si inserisca nella visione a lungo termine di Google verso un'intelligenza artificiale "Agentica" – capace non solo di creare, ma di agire e transare autonomamente – e quali siano le implicazioni profonde per la disintermediazione e la gestione della reputazione nel settore travel.