エピソード

  • S1E13 Nuovi orizzonti di ricerca
    2022/09/08

    E per concludere alcune considerazioni per ripercorrere il percorso fatto, riflettere nuovamente su contenuti e format e immaginare le linee di ricerca che potrebbero essere ancora sviluppate. C'è anche qualche indizio su come sarà la prossima stagione!

    Estetica. Un podcast di ricerca tornerà verso inizio/metà ottobre 2022 con una nuova stagione, per rimanere aggiornati seguitemi sui social: i riferimenti sono in fondo a questa descrizione.

    Fonti e crediti

    T. C. Nguyen, The arts of action

    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".

    Ideato e prodotto da Benjamin Cucchi
    https://filotelling.wordpress.com/
    https://www.instagram.com/cecinestpasbenji/
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    7 分
  • S1E12 I videogiochi
    2022/09/05

    Perché giochiamo ai videogiochi? Che esperienza proviamo quando giochiamo? Siamo "attori" quando lo facciamo? Qual è la relazione che instauriamo con l'avatar? Che ruolo gioca l'interattività? Quali sono le differenze con gli altri media?

    In questo episodio cercheremo di rispondere a queste domande, per comprendere l'estetica dei videogiochi alla luce della prospettiva agentiva sull'arte, tra interazione, immersione e presenza.

    Fonti e credtiti

    Interviste a Riccardo Fassone, professore presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino specializzato in storia e teoria dei videogiochi e game designer presso Dotventi; Manuel Maximilian Riolo, professore di Estetica della Comunicazione presso l’università Guglielmo Marconi di Roma, la cui ricerca si focalizza sulle esperienze estetiche all’interno del contesto videoludico, virtuale e finzionale; e a Lorenzo Lembo, appasionato di videogiochi e aspirante game designer.

    J. Y. Bopp, Aesthetic Emotions in Digital Games: The Appeal of Moving, Challenging, and

    Thought-Provoking Player Experience, tesi di dottorato

    J. Gingerich, Freedom and the value of games, in "Canadian Journal of Philosophy”

    J. Juul, The Art of Failure: An Essay on the Pain of Playing Video Games

    A. Kania, Why gamers are not performers, in "The Journal of Aesthetics and Art Criticism”

    V. Karhulahti, A Kinesthetic Theory of Videogames: Time-Critical Challenge and Aporetic

    Rhematic, in "Game Studies”

    C. T. Nguyen, Games. Art as Agency

    M. M. Riolo, Videogiochi ed estetica come filosofia della sensibilità e del senso, tesi di dottorato

    J. Robson, "The Beautiful Gamer: On the Aesthetics of Videogame Performances", in The Aesthetics of Videogames

    B. Suits, The Grasshopper. Games, Life and Utopia


    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".

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    49 分
  • S1E11 Cucinare (e mangiare)
    2022/09/02

    La cucina è ormai considerata una pratica artistica, o meglio l'atto di mangiare si sta sempre più trasformando in un'esperienza estetica. Tuttavia, non potremmo pensare che anche l'atto di cucinare possa essere un'esperienza estetica per chi la compie?

    In questo episodio esploreremo in che modo un atto così ordinario e quotidiano possa essere occasione di esperienze estetiche tra creatività, improvvisazione e relazione dinamica con gli ingredienti. Al contempo ci interrogheremo sugli aspetti agentivi dell'atto di mangiare, specialmente in alcune pratiche (i "food rituals") in cui il cibo diventa il centro di un'esperienza estetica e sociale particolare.


    Fonti e crediti

    Interviste a Nicola Perullo, filosofo, professore ordinario di Estetica e Pro-rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a Sergio Maria Teutonico, cuoco a 360° gradi, personaggio televisivo e fondatore della scuola di cucina La palestra del cibo.


    C. Korsmeyer, Making Sense of Taste. Food and Philosophy

    J. Dewey, Arte come esperienza

    C. T. Nguyen, The arts of action, in "Philosophers' Imprint"

    C. T. Nguyen, What's missing from cookbook reviews?, in "Aesthetics for Birds”

    N. Perullo, "Improvisation in Cooking and Tasting", in The Routledge Handbook of Philosophy and Improvisation in the Arts

    R. Shusterman, "Somaesthetics and the Fine Art of Eating", in Body Aesthetics

    J. Thorne, Outlaw Cook

    N. van der Meulen e J. Wiesel, "Introduction", Culinary Turn. Aesthetic Practice of Cookery


    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".


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    41 分
  • S1E10 Dalla quotidianità al gioco e viceversa
    2022/08/26

    I giochi hanno fatto e fanno sempre più parte della nostra quotidianità. Eppure le più accreditate riflessioni filosofiche sul gioco partono dal presupposto che il gioco sia qualcosa di separato dalla vita ordinaria: una sfera a sé stante, separata nel tempo e nello spazio, con regole e finalità proprie. Come spieghiamo questo cortocircuito? In che direzione va la relazione gioco - vita quotidiana?

    Fonti e crediti

    P. Conte, "Gioco", in Il primo libro di estetica

    J. Huizinga, Homo ludens

    H.-G. Gadamer, L'attualità del bello

    C. T. Nguyen, Games: Agency as Art

    https://www.ilsole24ore.com/art/nuovo-record-mercato-videogiochi-italia-ma-solo-grazie-nuove-console-AEMxE3LB

    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".

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    11 分
  • S1E9 Come risolviamo il problema dell'intersoggettività?
    2022/08/26

    In breve la risposta è questa. L'arte, ogni forma di arte, è sempre accompagnata da dei "frame": delle cornici normative che stabilizzano l'oggetto dell'attenzione estetica e prescrivono la nostra interazione con esso. Questo vale, seppur in misura minore, anche per le arti agentive. 

    Per la versione lunga e per capire che cosa tutto questi significhi ... basta ascoltare l'episodio!

    Fonti e crediti

    S. Irvin, The artist's sanction in contemporary art, in "The Journal of Aesthetics and Art Criticism"

    C. T. Nguyen, The arts of action, in "Philosophers' Imprint"

    Y. Saito, Everyday Aesthetics

    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".

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    11 分
  • S1E8 Il tango
    2022/08/04
    Il tango è un ballo di origine argentina che dall'Ottocento in avanti si è diffuso in tutto il mondo. Si balla in coppia, abbracciati, girando in senso antiorario insieme ad altre coppie nella ronda, a ritmo di musica e improvvisando sulla base di alcuni passi e codici.

    In questo episodio analizziamo l'estetica del tango, guardando alle sue specifiche caratteristiche, alle sue diverse varianti, all'esperienza personale che si fa mentre lo si balla e al complesso rapporto che si instaura con il partner.

    Fonti e crediti

    Interviste a Anna Viola, ballerina e insegnante di tango, ideatrice di Loftango; e Elisaveta Skalosvka, ballerina, insegnante, musicalizadora e studiosa di di tango, fondatrice insieme al marito Fernando Morani della scuola Elisaveta e Fernando Tango.

    Registrazioni sul campo e interviste presso il Loftango di Como: http://www.loftango.it/

    B. Dujovne, In Strangers Arms. The Magic of the Tango
    E. Skalovska, La pausa e l’infinito. I cardini dell’improvvisazione nel tango, in "Danza e Ricerca.
    Laboratorio di studi, scritture, visioni"
    S. Zubarik, "'Touch Me If You Can'. The Practice of Close Embrace as a Facilitator of Kinesthetic Empathy in Argentine Tango", in Touching and Being Touched. Kinesthesia and Empathy in Dance and Movement

    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".

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    54 分
  • S1E7 La contact improvisation
    2022/08/03
    La contact improvisation è una pratica di danza basata sull'improvvisazione attraverso il contatto corporeo costante tra due o più partner. Non c'è coreografia prestabilita ma un flusso continuo che emerge dal contatto e dall'interazione, dall'equilibrio tra un dare-peso attivo e un ricevere-peso passivo, da una vigile consapevolezza del momento, dell'altro e di sé.

    In questo episodio comprenderemo meglio che cosa si prova ballando in questo modo e che tipo di rapporto si instaura tra le persone che lo fanno. E lo faremo cercando di accedere anche alla dimensione interiore e interpersonale della contact improvisation attraverso degli esperimenti di danza parlata in cui due ballerine raccontano dal vivo ciò che provano, sentano e pensano durante una sessione di contact improvisation.

    Fondi e crediti

    Esperimenti di contact improvisation parlata con la collaborazione di Caterina Piergiovanni e Alice Camoriano. Caterina è danzatrice di formazione sia contemporanea che classica (avvicinandosi anche a teatro e acrobatica) e insegnante di danza presso MCF Belfioredanza asd-aps e altre scuole. Alice Camoriano è attrice, danzatrice contemporanea e regista, formatasi come Danzatrice per la Comunità e come Animatrice Teatrale alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino e diplomata all’Atelier Teatro Fisico Philip Radice. Attualmente entrambe collaborano a diversi progetti multidisciplinari che coinvolgono la danza sotto diversi aspetti.

    Interviste a Caterina Piergiovanni, Alice Camoriano e Livia Motterle: filosofa e antropologa, ex-ballerina e studiosa di contact improvisation ora si dedica a tematiche quali il lavoro sessuale, la violenza di genere, la sessualità, il femminismo, l'intersezionalità, lo spazio pubblico e la dissidenza.

    Registrazioni sul campo e interviste realizzate presso MCF Belfioredanza asd-aps | Uno spazio per la danza contemporanea: https://www.belfioredanza.it/

    E. A. Behnke, Contact Improvisation and the Lived World, in "Studia Phaenomenologica"
    R. Bigé, Tonic Space: Steps toward an aesthetics of weight in Contact Improvisation, in "Contact Quarterly"
    K. Hennesy, The Experiment Called Contact Improvisation, in "Indance Magazine"
    T. Kaltenbrunner, Contact improvisation. Moving - Dancing - Interaction (1998), trad. ing. di N. Procyk, Meyer & Meyer Sport, Oxford 2004
    Keriac, Politics and contact, in “Contact Quarterly”
    L. Motterle, L’esperienza dell’altro nella Contact Improvisation: un percorso fenomenologico dall’avere all’essere, in "Danza e ricerca"
    S. Paxton, Contact Improvisation, in "The Drama Review: TDR"

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    40 分
  • S1E6 L'estetica della danza
    2022/08/02
    Tradizionalmente la riflessione estetica sulla danza si è principalmente concentrata sull'esperienza estetica del pubblico, quindi sulla danza come oggetto di contemplazione da parte di altri. Tuttavia è possibile anche un altro punto di vista: quello di chi balla.

    Attraverso la propriocezione ballerini e ballerine sono in grado di giudicare esteticamente i propri movimenti e lo possono fare con due scopi: modificare la propria performance in vista dell'apprezzamento visivo del pubblico oppure fare egli stessa o egli stesso un'esperienza estetica.

    Fonti e crediti

    R. Barlow, Proprioception in dance: a comparative review of understandings and approaches to
    research, in "Research in Dance Education"
    G. Bassetti, Riflessività-in-azione. L’incorporamento dello sguardo spettatoriale come sapere
    pratico professionale nella danza, in "Etnografia e ricerca qualitativa"
    R. Glass, "Observer response to contemporary dance", in Thinking in four dimensions: Creativity and cognition in contemporary dance
    T. Himberg et all, Coordinated Interpersonal Behaviour in Collective Dance Improvisation. The
    Aesthetics of Kinaesthetic Togetherness, in "Behavioral Sciences”
    F. Hugel, M. Cadopi, F. Kohler e P. Perrin, Postural control of ballet dancers: a specific use of visual input for artistic purposes, in "Internationl Journal of Sports Medicine"
    B. G. Montero, Proprioception as an aesthetic sense, in "The Journal of Aesthetics and Art
    Criticism"
    M. Vukadinović e S. Marković2, Aesthetic Experience of Dance Performances, in "Psihologija"

    La prima stagione di Estetica. Un podcast di ricerca è prodotta nell'ambito del progetto della mia tesi magistrale sull'arte come mezzo di ricerca presso l'Università degli Studi di Torino, presentata e discussa con il titolo "Arts-Based Research e Performance Philosophy. Prospettive metodologiche per un'estetica epistemologica delle arti performative".

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    11 分